Arnett, Kristen - Con i denti

estersable88

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Sammie Lucas ama suo figlio, certo che lo ama. Ma non lo capisce, in qualche modo lo teme. Samson è un bambino sempre imbronciato, che si oppone ostinato a qualunque tentativo della madre di cercare la sua complicità, di approfondire il loro legame. Incerta riguardo ai propri sentimenti, consapevole di non essere in alcun modo ricambiata, Sammie fa comunque del suo meglio per portare avanti le cure materne - cucina per lui, lo aiuta a fare compiti e lavoretti scolastici, lo accompagna ovunque - ma, al contempo, non riesce a evitare di accumulare risentimento nei confronti di Monika, la donna forte che ha sposato e che è sempre più assente dal loro ménage. E mentre Samson cresce, passando dall'essere un bambino scorbutico a un teenager spietato, la vita di Sammie comincia a indulgere in comportamenti sempre più disordinati, e la sua determinazione a creare una perfetta famiglia arcobaleno si sfalda. Quando l'ostilità in casa degenera a un punto di non ritorno, Sammie deve venire a patti con il suo ruolo di madre e moglie, non più necessariamente disposta a ricomporre quello che era un presunto idillio. Pieno di calore e ironia, "Con i denti" ci offre un punto di vista insolito sulle articolate dinamiche all'interno di una famiglia, un ritratto del delicato tessuto che la compone, e dei molti modi in cui si può finire per lacerarlo.

Il bello dei romanzi, in fondo, qual è, se non raccontarci mondi possibili, ma anche scelte possibili e situazioni che, se traslate nel nostro vivere quotidiano, potrebbero verificarsi con le dovute differenze? È quel che ho pensato quando ho finito di leggere "Con i denti" di Kristen Arnett: una storia senza lieto fine, una storia lontana dalle vite e dalle esperienze di molti di noi, ma in fondo quanto, poi, lontana? A me questo libro è piaciuto perché descrive con grande lucidità il declino triste ed inesorabile di una donna troppo sola con la sua inadeguatezza ed incapace di riconoscere d'aver bisogno d'aiuto e quindi di chiederlo; descrive il lacerarsi di un rapporto madre-figlio che dovrebbe, per natura, essere solo d'amore; descrive, poi, l'incapacità di una compagna di guardare verso le difficoltà dell'altra, di uscire dal proprio egoismo e tendere una mano. Una storia non facile, affatto calorosa o ironica – come riporta la quarta di copertina – ma anzi triste e foriera di riflessioni… per chi vorrà coglierli. Consigliata.
 
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