Monica
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Una Vicky Krieps, magnifica,che per questo film ha vinto il Premio Un Certain Regard per la migliore interpretazione al Festival di Cannes 2022, veste gli abiti strettissimi e affannosi di Elisabetta Di Baviera, o Sissi, ormai diretta verso una conclamata depressione negli anni tra il 1877 e il 1878, quando inizia a essere considerata vecchia. Ha appena raggiunto i quarant'anni.
Una Sissi tormentata dalla sua immagine. Considerata bellissima, ripetutamente trattata come un involucro, aveva evidenti problemi di anoressia e non mangiava praticamente mai, al punto che i corsetti assumevano una forma aliena, quasi caleidoscopica. Una fetta di arancia divisa a metà per cena, no dolci, tè con una fetta di limone a colazione, no pane e carboidrati, e fare molto sport, dall’equitazione alla scherma, per non diventare grasse. La grassofobia è onnipresente e ben chiara: la moda richiede forme smaglianti, il suo ruolo pretende perfezione fisica nonostante quattro figli, non c’è margine di errore. La storia di Sissi è un’occasione ottima per raccontare il lato oppresso di un soggetto privilegiato, una donna influente simbolo dell’Impero, che nonostante questo provava puro terrore all’idea che un abito le stesse male, che gli altri uomini nella stanza notassero inesistenti chili in eccesso.
Mi ha colpito la storia di questa donna,lontana dal ritratto edulcorato di Romy Shnider,relegata ad oggetto,mentre lei era piena di idee;avrebbe amato discutere di politica con l Imperatore.
Una scena in particolare,tristissima in cui lei chiede notizie dei problemi dell'impero e l imperatore la zittisce battendo il pugno sul tavolo e dicendole di limitarsi al suo ruolo di rappresentanza.Una Sissim prigioniera ,insofferente e arrabbiata in un ruolo che le sta stretto.
Bisogna assolutamente guardarlo al cinema.La presenza scenica della protagonista è incredibile,affascinante,senza un filo di trucco.Una bellissima interpretazione ,un film duro ,scarno con ambientazioni spoglie che assecondano lo stato d'animo dei protagonisti
Un film diverso,da vedere assolutamente.
Una Sissi tormentata dalla sua immagine. Considerata bellissima, ripetutamente trattata come un involucro, aveva evidenti problemi di anoressia e non mangiava praticamente mai, al punto che i corsetti assumevano una forma aliena, quasi caleidoscopica. Una fetta di arancia divisa a metà per cena, no dolci, tè con una fetta di limone a colazione, no pane e carboidrati, e fare molto sport, dall’equitazione alla scherma, per non diventare grasse. La grassofobia è onnipresente e ben chiara: la moda richiede forme smaglianti, il suo ruolo pretende perfezione fisica nonostante quattro figli, non c’è margine di errore. La storia di Sissi è un’occasione ottima per raccontare il lato oppresso di un soggetto privilegiato, una donna influente simbolo dell’Impero, che nonostante questo provava puro terrore all’idea che un abito le stesse male, che gli altri uomini nella stanza notassero inesistenti chili in eccesso.
Mi ha colpito la storia di questa donna,lontana dal ritratto edulcorato di Romy Shnider,relegata ad oggetto,mentre lei era piena di idee;avrebbe amato discutere di politica con l Imperatore.
Una scena in particolare,tristissima in cui lei chiede notizie dei problemi dell'impero e l imperatore la zittisce battendo il pugno sul tavolo e dicendole di limitarsi al suo ruolo di rappresentanza.Una Sissim prigioniera ,insofferente e arrabbiata in un ruolo che le sta stretto.
Bisogna assolutamente guardarlo al cinema.La presenza scenica della protagonista è incredibile,affascinante,senza un filo di trucco.Una bellissima interpretazione ,un film duro ,scarno con ambientazioni spoglie che assecondano lo stato d'animo dei protagonisti
Un film diverso,da vedere assolutamente.
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