Armeni, Ritanna - Il secondo piano

MonicaSo

Well-known member
Prima o poi doveva accadere che Ritanna Armeni, tra le fondatrici del Manifesto, femminista e con una lunga militanza a sinistra, scrivesse un libro sulle suore. Perché è diventata una loro fervida ammiratrice, perché incarnano, ai suoi occhi, un femminismo fatto di libertà e indipendenza. Perché, pur compiendo opere straordinarie, sono sempre rimaste ai margini della storia ufficiale e perché non di rado sfuggono al cliché, patetico e duro a morire, di chi le considera dimesse, frustrate o fuori dal mondo.
Quelle che racconta nel suo ultimo romanzo Il secondo piano sono autentiche avventuriere della carità, trasgressive fino a rischiare la vita e dotate di un coraggio quasi picaresco.

Nella Roma occupata dai nazisti, tra le mura del convento di via Poggio Moiano, vicino alla Salaria, accade qualcosa d’incredibile, ancorché non raro in quel periodo: le suore francescane della Misericordia nascondono quarantasette ebrei (ridotti a dodici nel romanzo per esigenze narrative) ricercati strada per strada dai nazisti dopo il rastrellamento del Ghetto del 16 ottobre 1943. Madre Ignazia, la superiora d’origine tedesca, tiene un diario dove annota tutto quello che accade. Fino all’impensabile: mentre gli ebrei sono al secondo piano, con le imposte chiuse, i tedeschi le chiedono di poter allestire al pianterreno un’infermeria. Madre Ignazia è a un bivio: dire di no è troppo rischioso e rischia d’ingenerare sospetti, dire di sì esporrebbe lei, le altre religiose e gli ebrei a un rischio troppo alto. Sceglie comunque la seconda strada e la geografia del convento diventa paradossale: i persecutori al pianterreno, i perseguitati al secondo, le suore in mezzo.
“Una storia vera, una delle tante di cui non c’è traccia nella storia ufficiale“, spiega, “che ho intrecciato con fantasia in un romanzo ma senza inventare nulla”.


Molto bello. L'argomento è sempre interessante qui, in più, c'è l'ambientazione: Roma, proprio nei giorni in cui si consumano i grandi eccidi (Fosse Ardeatine).
La Armeni sa raccontare e ci spiega, forse per la prima volta, la resistenza e l'opposizione silenziosa che fece una parte della Chiesa e che, proprio perché non è stata "sbandierata" ai quattro venti, è ancora ignota a tanti.
Lo consiglio
 
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isola74

Lonely member
Bel tema, uno spaccato di storia italiana, romanzato sì, ma molto bene, grazie anche agli inserimenti (in corsivo) degli accadimenti reali che ci aiutano a collocare temporalmente le vicende.
La storia scorre fluida, è scritta bene e si legge velocemente.
 
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