Giovanile, A. & Mejetta, V. - L'angelo e la vergine (Bastarde di Francia 02)

estersable88

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Tra segreti e bugie, amori appassionati e impossibili, insospettabili spie, maestri del doppio gioco e veleni mortali, un feuilleton di grandissimo fascino e intensità, tra i fasti impareggiabili della corte di Francia e l'austera regalità dei principi torinesi.
A ognuna di noi è data la scelta tra lasciarsi trasportare dalla corrente e opporre resistenza rischiando di essere distrutta. Parigi, 1631. Cécile de La Baume, liberata dalla terribile prigionia che l'ha vista reclusa in un forte per oltre tre anni, cerca di ricostruire il suo animo afflitto. Ma il ritorno a casa non pone fine ai suoi tormenti: infatti il re, suo tutore dopo la morte del padre, accusa lei e il genitore di tradimento per il loro ingente patrimonio dall'origine ignota. Un amore che potrebbe restituirle serenità non è abbastanza forte per affrontare i chiaroscuri della vita; la mente di Cécile è rivolta a un altro solitario obiettivo: la vendetta contro colui che ha organizzato la sua prigionia. Dall'altra parte delle Alpi, Madeleine Pidoux è giunta a Torino per diventare la favorita del duca Vittorio Amedeo I con l'idea di restare fedele a sé stessa e all'amore che ha lasciato in Francia. Tuttavia, Vittorio Amedeo non sembra l'uomo che l'aveva aggredita due anni prima: è intenzionato a conquistarla. Gli ostacoli in Savoia provengono dalla duchessa Cristina, che mette la giovane in cattiva luce davanti alla corte per timore di perdere il potere a cui tiene più che a suo marito. Cécile è ritenuta un angelo dalle ali infangate, Madeleine la vergine da immolare a un potente, ma non sempre quel che appare è specchio della verità.


Ho letto il secondo capitolo di questa saga prima di leggere il primo, cosa che di solito preferisco non fare, ma mi sono così appassionata a questa storia, ai personaggi, all'ambientazione, che recupererò presto il volume mancante. Parlo di volume a ragion veduta, perché si tratta di un tomo di quasi ottocento pagine che, tuttavia, si leggono in pochissimo tempo, in modo immersivo e totalizzante. Non si possono non seguire con interesse e persino apprensione le traversie dell'ardita e irriverente Madeleine, francese alla corte dei Savoia; non si può non appassionarsi alla causa di Cécile de la Baume, sebbene talvolta la sua volubilità ed il suo egoismo in amore susciti quasi indignazione. E vogliamo parlare di questi moschettieri così coraggiosi, rassicuranti eppure profondamente umani? Parliamone!
La scrittura delle due autrici poi rende la lettura leggera ed agevole: è così armonica che, sebbene sia un'opera a quattro mani, questo romanzo sembra scritto da una penna sola. Amore, vendetta, segreti, trame e sotterfugi rendono "L'angelo e la vergine" una lettura accattivante, sempre in bilico tra il thriller storico, il romanzo rosa e la spy story. Ma al di là delle etichette che in certi casi servono a poco, leggetelo se vi piacciono le ambientazioni storiche e le storie d'amore intrise di mistero o, viceversa, le storie piene di misteri in cui non manchi anche un po' d'amore. Insomma… leggetelo!
 
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