Da quando suo padre è morto di febbre spagnola, Anita, orfana di madre dall’età di sette anni, vive con la matrigna e i suoi due figli. Uno lavora con lei nel giornale in cui il padre prestava servizio. Un giorno il fratellastro ruba dalla cassa e Anita decide di prendersi la colpa, perché il suo misero stipendio di donna non basterebbe a mantenere la famiglia, mentre quello del fratellastro sí. Rinchiusa nel carcere della Giudecca, incontra Noemi, una ragazza ombrosa da cui tutte si tengono alla larga – «ha il demonio dentro», dicono – e dalla quale persino le suore mettono Anita in guardia. Ma lei ne subisce il fascino e, malgrado Noemi non riveli mai il motivo per il quale è stata condannata, Anita si confida con lei. Le due stringono un patto: progettano di costruire un futuro insieme, una volta fuori. Sono convinte di poter trovare la propria strada nel mondo anche senza un marito. Ma oltre la soglia della prigione l’esistenza travolge e confonde come il brulichio incessante per le strade di Venezia, obbligando Anita a fare i conti con sé stessa e con il segreto inconfessabile che Noemi nasconde.
Finora, per quanto mi riguarda, il miglior libro della Canepa che, comunque, reputo un'ottima scrittrice. È una storia complicata, articolata, sfaccettata. Una narrazione al femminile profonda condita da una scrittura puntuale e ricercata; una serie di donne tutte diverse e tutte che incarnano una diversa forma di debolezza, di asservimento – volontario o inconsapevole – al potere, nell'Italia dei primi anni venti, col fascismo alle porte e la guerra non ancora del tutto alle spalle. Un libro imponente e importante, una storia di sofferenza e di coraggio. Consigliato.
Finora, per quanto mi riguarda, il miglior libro della Canepa che, comunque, reputo un'ottima scrittrice. È una storia complicata, articolata, sfaccettata. Una narrazione al femminile profonda condita da una scrittura puntuale e ricercata; una serie di donne tutte diverse e tutte che incarnano una diversa forma di debolezza, di asservimento – volontario o inconsapevole – al potere, nell'Italia dei primi anni venti, col fascismo alle porte e la guerra non ancora del tutto alle spalle. Un libro imponente e importante, una storia di sofferenza e di coraggio. Consigliato.