Crepaldi, Stefania - Morire ti fa bella

estersable88

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Esiste il lavoro dei sogni, e poi esiste il lavoro che il destino decide per te. Fortunata vorrebbe fare la pasticciera e, quando può, si rifugia nel laboratorio di Mario, un amico che le insegna l’arte dei dolci. Suo padre Emilio, però, è il titolare di un’agenzia di pompe funebri, e per mandarla avanti ha bisogno di lei, del suo talento nella preparazione dei defunti. Sempre a contatto con la morte, di cui si prende cura nel migliore dei modi, Fortunata insegue la vita e non chiede altro che essere libera di scegliere il proprio futuro. Ma cosa succede quando il destino si mette di traverso? Il rampollo di una dinastia di gioiellieri precipita da un palazzo veneziano. Un suicidio, o forse un tragico incidente. Il colonnello della guardia di finanza Dante Braghin ha più di un dubbio e chiede a Fortunata di esaminare il cadavere: il suo occhio sa notare dettagli che potrebbero sfuggire anche al miglior anatomopatologo. Suo malgrado, la ragazza verrà così coinvolta in un’indagine pericolosa, quando l’unica cosa che vorrebbe è creare torte e portare dolcezza nella vita delle persone. Sullo sfondo suggestivo della laguna di Chioggia e delle calli affollate di Venezia, Stefania Crepaldi costruisce una storia di straordinaria freschezza, che unisce i toni del giallo a quelli del black humour, dando vita a una serie di personaggi difficili da dimenticare.

Per quanto ci costi ammetterlo, è assodato che, pur volendo, non riusciremo mai a leggere tutti i libri del mondo in una vita e, se è per questo, probabilmente non riusciremo nemmeno a finire la lista di quelli che vorremmo. Perciò, ogni volta che scegliamo di leggere un libro, in realtà facciamo una scommessa con noi stessi. Leggendo solo una quarta di copertina e magari qualche recensione qua e là, è come se ci dicessimo "Ho scelto bene?", "Il mio fiuto funziona ancora o mi sarò lasciata fuorviare?", "Avrò riposto bene la mia fiducia in quest'autore/autrice?". Personalmente, nella maggioranza dei casi la scommessa è vinta, ma qualche volta non è così e, quando succede, la delusione è sempre amara. Ci sono poi dei libri che mi lasciano perplessa, libri che salverei da una stroncatura netta, ma che non consiglierei a cuor leggero. È il caso della seconda indagine di Fortunata Tiozzo Pizzegamorti, Morire ti fa bella. Premetto che non ho avuto modo di leggere il primo libro – con cui l'autrice ha vinto Io scrittore – e che per varie ragioni nutrivo aspettative alte su questo giallo. Beh, che dire? Questa seconda indagine della tanatoesteta chioggiotta Fortunata Tiozzo Pizzegamorti ha certamente molte frecce al suo arco per incontrare il gusto dei lettori, ma purtroppo ci sono anche dei punti deboli. L'idea della trama è davvero accattivante, ma la realizzazione non sempre è stata all'altezza delle intenzioni. In primis, ho trovato poco chiare alcune trovate narrative che l'autrice ha utilizzato per facilitare l'accadere di certi eventi e il progredire della storia: un passaggio nello snodo decisivo della storia (che non svelo perché siamo sul finale), in particolare, continua a ronzarmi in testa e non trova spiegazione logica. In secondo luogo, se c'è una cosa che mi irrita in un libro è la trascuratezza nei dettagli: un nome sbagliato, un'incongruenza lampante, sono piccole cose che mi distraggono dalla lettura. Esempi che ho trovato qui? "Scartabellare scartoffie"… corretto ma cacofonico, o peggio "Il puzzo di trementina e solventi viene sostituito da quello del cacao, e una ventata di vaniglia mi avvolge, rimettendomi al mondo"… piccole cose, certo, che però guastano il piacere della lettura. In terzo luogo, oltre ad un incipit enigmatico ma poco incisivo, ho trovato molti passaggi della trama, molte evoluzioni dei rapporti tra i personaggi un po' troppo scontate, già lette. Poi, certo, Fortunata è un personaggio a suo modo peculiare come lo è l'ambientazione – tra Chioggia e Venezia – e le pagine scorrono agevolmente e con piacere, però gli elementi su descritti non mi permettono di dire un sì pieno e deciso.

In sintesi, Morire ti fa bella è un cozy migliorabile ma comunque discreto, una buona lettura se non siete troppo, troppo esigenti e cercate un romanzo che tenga buona compagnia durante l'estate imminente e magari faccia anche un po' sorridere.
 
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