Corciolani, Valeria - Acqua passata

MonicaSo

Well-known member
Chiavari. In un vicolo della placida cittadina ligure, uno sconosciuto viene rinvenuto in fin di vita. Poche ore dopo, Alma Boero, quarantenne dallo sguardo acuto, fianchi abbondanti, poche parole e selvatica fierezza, trova il cadavere di una giovane editor nel palazzo dove lavora come colf.
A indagare sui casi è l’ispettore Jules Rosset, che resta presto folgorato dalle intuizioni della giunonica colf e dalla sua capacità di fotografare le persone scandagliandole attraverso le loro abitudini, la loro spazzatura, il loro modo di sistemare i calzini e dalle piccole e grandi manie che ogni essere umano custodisce gelosamente.
Quando alle indagini si aggiunge un nuovo mistero, Rosset capisce di avere per le mani uno strumento impareggiabile per sbrogliare la matassa di quegli eventi all’apparenza slegati tra loro e per evitare le reticenze investigative del questore: una colf insospettabile, discreta e affidabile, che può infilarsi nelle pieghe più intime delle vite altrui. Ma Alma – quattro figli, una suocera e un ex marito felicemente accasato – è uno strumento tutt’altro che facile da usare.


Primo episodio della serie "La colf e l'ispettore".
Si tratta di un giallo carino, probabilmente può essere definito cosy-mystery visto che alla fine di tutto non è poi così importante l'indagine quanto tutto il suo contorno: la vita di Alma con le relazioni familiari e di lavoro, i dialoghi divertenti tra suocera e nuora ma anche tra ispettore e assistente, i figli con le difficoltà dell'adolescenza, il gatto, il profumo della Liguria a confronto con il freddo della Valle d'Aosta...
Lettura leggera ma consigliabile.
 
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