Stehn, Malin - La notte più buia dell'anno

qweedy

Well-known member
"È l’ultimo dell’anno a Malmö e Nina sta attraversando di malavoglia la città insieme al marito per andare a cena da vecchi amici, Lollo e Max. La donna è sulle spine perché ha concesso a sua figlia Smilla di organizzare un party a casa loro: venti adolescenti senza genitori e senza controllo, tra cui Jennifer, la figlia di Lollo e Max, una ragazza inquieta che non le è mai andata a genio e di cui non si fida. Anche suo marito Fredrik sembra nervoso, e persino Lollo, tutta sorrisi, non riesce a non pensare a che cosa potrebbe combinare sua figlia. Così, mentre la notte avanza e il cielo si accende di fuochi d’artificio, gli adulti allentano la tensione scolando champagne. Il mattino dopo Nina ha un gran cerchio alla testa e pochissimi ricordi. Non sa com’è arrivata nel suo letto, non sa che suo marito, la sera prima, si è assentato di soppiatto dalla festa in due momenti diversi. Peggio ancora, Lollo telefona per dire che Jennifer, quella notte, non è tornata a casa e non si sa dove sia. L’unica cosa certa è che ha lasciato la festa prima che scoccasse la mezzanotte. Il panico morde e la polizia avvia un’indagine che si rivela subito irta di intralci; perché Jennifer sembra nascondere una doppia vita, e chi possiede le tessere fondamentali del puzzle che riguarda la sua scomparsa è deciso a non mostrarle, in questa storia nera dove tutti, genitori e figli, hanno un buon motivo per mentire."

Un ottimo giallo, raccontato non dal punto di vista dell'investigatore, ma la storia è narrata attraverso tre punti di vista che si alternano nei vari capitoli. A parlare sono Nina, Fredrik e Lollo.
Il finale è sorprendente, e molte maschere cadranno. In fondo non si conosce mai veramente nessuno, neppure gli amici più cari o i familiari.

Consigliatissimo! Davvero un bel giallo sui legami familiari e di amicizia.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Un bellissimo thriller svedese sulla caducità dell'amicizia, sulle famiglie perfette che poi tanto perfette non sono, sulla grettezza dell'animo umano che alla fine, che lo si voglia o no, viene sempre a galla.
 
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