Furia, Daniele - Il gioco delle maschere

MonicaSo

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A Verona il Carnevale è appena cominciato quando, a notte fonda, la polizia decide di forzare l’appartamento del dottor Masiero: da ore, l’uomo non risponde al telefono. La scena che si presenta agli agenti è però molto più terribile di quanto si aspettassero: Masiero giace riverso su una poltrona con indosso un costume tradizionale raffazzonato ma preciso del baccanale veronese.
Poche ore dopo, la viceispettore Miriam Sannino viene richiamata in un cascinale diroccato appena fuori città: un altro cadavere, un’altra maschera veronese. Troppe coincidenze per essere un caso, troppa perizia anche per trattarsi di un gruppo di sbandati.
Miriam, insieme alla collega e amica di sempre Patrizia, alla giovane recluta Giusy e al nuovo arrivato Giovanni Tassi, inizia a indagare, con tutta la pressione di sapere che in questura nessuno crede che lei sia in grado di chiudere il caso. Presto, altri macabri ritrovamenti si succedono, come mosse di un gioco implacabile. Chi sta dietro agli omicidi? E qual è il loro segreto oscuro? Lo sa forse il misterioso eremita che leggendo dei delitti lascia il cascinale dove vive recluso da vent’anni, e torna a Verona? Miriam dovrà affrontare i fantasmi del suo passato, e in particolar modo quelli che riguardano il padre, ex poliziotto accusato di corruzione: solo allora scoprirà quale verità la unisce all’assassino delle maschere.


A me non è piaciuto particolarmente e ho faticato a portarlo a termine; ho trovato l'andamento della trama un po' pasticciato, forse per la presenza di troppi personaggi secondari (il coro alla Pizzofalcone qui non è riuscito bene). Ho ritrovato elementi già sfruttati più volte in altri thriller (il collegamento investigatore - movente, il parente che torna dal passato) e a volte ho avuto la sensazione del già letto. Non l'ho trovato particolarmente adrenalinico anzi, lento in alcuni passaggi. Aggiungiamo anche che detesto il Carnevale...
 
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