Bourdouxhe, Madeleine - La donna di Gilles

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Elisa vorrebbe solo una cosa: annullarsi in Gilles. Vivere per e attraverso Gilles, non essere altro che sua moglie. Preparargli la cena, guardarlo mangiare, guardare i suoi occhi, la sua bocca, i suoi capelli. Ma il giorno in cui Elisa capisce che Gilles, suo marito, è diventato l'amante di sua sorella, tutto crolla attorno a lei. Eppure sceglie di tacere, di sorridere, di sopportare in silenzio l'indifferenza di Gilles, perfino che Gilles le parli del suo amore per l'altra, della sua gelosia. Madeleine Bourdouxhe, considerata tra i maggiori scrittori belgi del secolo scorso, pubblicò questo romanzo nel 1937.

È incredibile quanto un romanzo pubblicato quasi novant'anni fa possa rivelarsi – con le dovute proporzioni – drammaticamente attuale. A questo pensavo, man mano che procedevo nella lettura di "La donna di Gilles", il romanzo più noto di Madeleine Bourdouxhe, autrice belga che, purtroppo, di notorietà a mio avviso ne ha avuta troppo poca. È la storia di una coppia di sposi, Gilles ed Elisa, che vivono nella campagna francese con le loro due gemelline e che si amano. Si amano di un amore pieno, gioioso e quieto, ridente e routinario, finché… finché una sera, per puro caso, il seme del desiderio e del possesso carnale scuote dalle fondamenta le vite e l'equilibrio di una famiglia che fino ad allora sembrava salda e radiosa. Victorine non è una novità nelle vite di Gilles ed Elisa, eppure una sera lei decide che vuole quell'uomo. Vuole far divampare in lui il desiderio, per capriccio, per orgoglio di possesso… La sua sensualità prorompente lo avvolge con le sue spire e basta poco perché lui la guardi con occhi nuovi, la brami, perda completamente il senno per lei, dimentico di avere una moglie devota che accudisce le figlie nell'altra stanza. Ed Elisa capisce, si spaventa, ma non si arrende agli eventi: piuttosto cerca un modo, una strategia per difendere il suo amore. Ma la strategia di questa donna mite, sollecita, premurosa e materna è confacente al suo carattere… così la svagata superficialità di Victorine si contrappone ai silenzi solleciti di Elisa e nel mezzo, la veemenza del tormentato desiderio di Gilles. Chi la spunterà? L'epilogo non è scontato, anzi… è un vero colpo al cuore.
Pubblicato per la prima volta nel 1937, "La donna di Gilles" risente fortemente del contesto culturale in cui si colloca, perciò il lettore non commetta l'errore di giudicare Elisa con gli occhi di oggi, non raffronti la sua condotta con quella di una donna moderna, perché ciò sarebbe probabilmente fatale alla povera "donna di Gilles". Detto questo, non sarà difficile per nessuno scorgere, in questo suo identificarsi come "la donna di", nell'annullare il suo orgoglio, nel far coincidere la sua gioia unicamente con la vista, il cenno distratto d'approvazione, il sorriso, l'amore abitudinario del marito, comportamenti ed atteggiamenti di cui molte – troppe – donne sono vittima ancora oggi e che troppo spesso sono solo l'anticamera di sviluppi più gravi.
"La donna di Gilles" colpisce perché dimostra una volta di più come anche i silenzi, la pacatezza, la quiete possano nascondere un tormento e un'angoscia senza fine. Consigliato.
 
Alto