Durante una manifestazione di femministe qualcuno aggredisce una maestra. Il suo corpo privo di sensi è rinvenuto nel magazzino dell’antica tonnara. Malgrado i sospetti convergano su un giovanotto dell’alta società, la giustizia temporeggia. Di fronte a tanta impunita violenza Clara Simon, l’affascinante e testarda giornalista de «L’Unione», non può restare a guardare. Muovendosi per le strade della Cagliari di inizio Novecento, tra una vecchia nobiltà che non vuole cedere il passo e una nuova borghesia impaziente di affermarsi, scopre con quanta furia il mondo abbia cercato, da sempre, di mettere a tacere le donne. E ancora una volta trova il coraggio di far sentire la sua voce.
Terzo volume di questa serie gialla ambientata nella Sardegna del primo Novecento. Inspiegabilmente mi ha coinvolto meno dei primi due, ma è comunque molto molto bello. Come sempre, il mio consiglio è di leggere i libri nell'ordine in cui sono stati pensati, scritti e pubblicati, in modo da coglierne tutte le interconnessioni e le differenze.
Terzo volume di questa serie gialla ambientata nella Sardegna del primo Novecento. Inspiegabilmente mi ha coinvolto meno dei primi due, ma è comunque molto molto bello. Come sempre, il mio consiglio è di leggere i libri nell'ordine in cui sono stati pensati, scritti e pubblicati, in modo da coglierne tutte le interconnessioni e le differenze.