Wassermann, Jakob - Melusine

Ondine

Logopedista nei sogni
Ho trovato il testo di questo bellissimo racconto in lingua originale perché inedito in italiano.
E' stato pubblicato con il sottotitolo Ein Liebesroman (Un romanzo d'amore).
L'autore si è ispirato ad una sua storia d'amore che durò più di tre anni e di cui scrive: Amo follemente questa ragazza, e anche lei mi ama più di ogni altra cosa, ma entrambi ci torturiamo fino alla follia.
L'autore ha una predilezione per le donne acquatiche del folklore germanico e la sua Melusine prende spunto proprio da questa figura mitica e lo studente Vidl Falk è portatore delle ansie e delle aspirazioni dell'autore stesso, dei suoi sogni di povero ragazzo privo di risorse, del suo sentimento di abbandono e del suo insaziabile bisogno di contatto umano. Vidl Falk rappresenta l'anello debole della coppia, non si fida della sua amata, la spia, non si riesce a far fronte al mistero di questa ragazza che lo tiene in preda ai suoi dubbi.
Annota le sue incertezze su un diario e il lettore può farsi la sua personale opinione sulla condotta di Melusine, considerando il fatto che le dichiarazioni scritte del colonnello possono apparire non del tutto credibili, è questo dubbio che Wassermann lascia nel lettore che mi è piaciuto.
La trama è questa:
L'ambiente è la modesta pensione Bender di Monaco di Baviera. Lo studente di medicina Vidl Falk può finalmente permettersi una stanza grazie a una borsa di studio. A casa della signora Bender incontra la signorina Melusine, chiamata Mely. La ragazza è scappata dal suo tutore, il colonnello Wolfgang Thewalt. In realtà Mely dovrebbe essere grata al suo tutore. L'aveva tolta dal monastero in cui era rimasta per nove anni e l'aveva accolta in casa sua. Ma ora il colonnello, deluso, annuncia per iscritto alla signora Bender che ha litigato con la signorina Mirbeth e che quindi interromperà i pagamenti. Ben presto Mely si ritrova senza un soldo. In lunghe conversazioni, Mely e Vidl si avvicinano timidamente. Le risposte di Mely all'interrogatorio quasi inquisitorio di Vidl contengono bugie e lasciano molte delle sue domande senza risposta. Ad esempio, Mely rinnega sua sorella Cecilia. Senza mostrare alcun sentimento per il suo passato, Mely ripensa al suo tempo come governante del colonnello vedovo. L'amore di Vidl è ricambiato. Sebbene Mely permetta a Vidl di metterle la mano sul petto nudo, il giovane continua a farle domande. Vidl riceve una risposta incompleta a questa crescente insistenza sulla relazione di Mely con il colonnello. Da uno dei passaggi in questione si legge che il colonnello voleva dormire con Mely e che la giovane donna aveva eluso l'urgente desiderio d'amore fuggendo alla pensione Bender. La situazione di Mely è disperata. Rimane finanziariamente dipendente dal geloso colonnello. Così la ragazza – con dispiacere di Vidl – deve seguire la chiamata del tutore. Mely è combattuta. All'inizio si allontana da Vidl, ma alla fine il narratore lascia intendere che la giovane coppia sta trascorrendo una notte d'amore. Tuttavia, Vidl pensa di avere le prove dell'infedeltà di Mely e rompe con lei. Dopo aver sperperato in poco tempo una considerevole fortuna, che ha inaspettatamente ereditato verso la fine del romanzo, sposa un'altra. Il narratore tace sull'ulteriore destino di Mely.
 
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