MonicaSo
Well-known member
1824, nella cella campanaria di una pieve non lontano da Bologna viene trovato il cadavere di una giovane contadina. Il parroco don Priamo Gasparri non crede che la bella Amelia sia morta per disgrazia e vuole scoprire l'assassino. Ad affiancarlo nell'indagine c'è Cesare Cantalupi, medico giacobino malvisto perché pratica la vaccinazione contro il vaiolo. Sarà questa strana coppia a inseguire la verità, tra partite di tressette e discussioni su Napoleone e la nuova scienza.
Un giallo che, giustamente, viene definito "saga contadina con delitto".
Perché quello che, secondo me, rende interessante questo romanzo, è la bravura della scrittrice nel descriverci e parlarci della vita campagnola della cittadina e dei suoi abitanti... il delitto è una scusa, una casualità.
Ho trovato bellissima tutta l'ambientazione, un tuffo nel passato in cui si potrebbero ritrovare personaggi come don Camillo e Peppone ma anche, perché no, padre Brown.
Consigliato anche a chi ha amato i gialli della Comastri ambientati nella Roma antica.
Un giallo che, giustamente, viene definito "saga contadina con delitto".
Perché quello che, secondo me, rende interessante questo romanzo, è la bravura della scrittrice nel descriverci e parlarci della vita campagnola della cittadina e dei suoi abitanti... il delitto è una scusa, una casualità.
Ho trovato bellissima tutta l'ambientazione, un tuffo nel passato in cui si potrebbero ritrovare personaggi come don Camillo e Peppone ma anche, perché no, padre Brown.
Consigliato anche a chi ha amato i gialli della Comastri ambientati nella Roma antica.