MonicaSo
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Roma, 4.3 d.C. Il senatore Publio Aurelio Stazio viene chiamato urgentemente a casa dell'amico Mordechai, ricco mercante ed esponente di spicco della comunità ebraica dell'Urbe. Mordechai ha trovato l'adorata figlia Dinah, prossima alle nozze, immersa in una pozza di sangue e in fin di vita; la ragazza ha avuto appena il tempo di pronunciare poche parole sconnesse ed è spirata. Il medico dichiara che l'emorragia è stata provocata da un procurato aborto: sembra infatti che Dinah aspettasse un figlio frutto di un amore "proibito", una relazione con un goy, un pagano. Ma Mordechai non ci crede e, colpito negli affetti e nell'onore, chiede all'amico Publio Aurelio di scoprire la verità. Cos'è successo davvero alla sfortunata fanciulla? Chi l'ha messa incinta? E se la sua morte non fosse frutto di una fatalità? Per vederci chiaro Aurelio inizia un'indagine che lo porterà dal quartiere ebraico alle terme fino al lupanare della celebre Oppia
Nuovo giallo della Comastri Montanari ambientato nell'antica Roma e ho imparato di nuovo molte cose interessanti.
L'autrice è brava nel trasportarci nel tempo e farci conoscere usi, costumi, modi di dire degli antichi romani.
In particolare qui siamo nel mondo della medicina e in particolare si parla di contraccezione e interruzione di gravidanze... e io non immaginavo che già a quei tempi ci fossero così tante pratiche in uso!
Bella anche la parte gialla e la soluzione finale inaspettata (almeno da me).
Nuovo giallo della Comastri Montanari ambientato nell'antica Roma e ho imparato di nuovo molte cose interessanti.
L'autrice è brava nel trasportarci nel tempo e farci conoscere usi, costumi, modi di dire degli antichi romani.
In particolare qui siamo nel mondo della medicina e in particolare si parla di contraccezione e interruzione di gravidanze... e io non immaginavo che già a quei tempi ci fossero così tante pratiche in uso!
Bella anche la parte gialla e la soluzione finale inaspettata (almeno da me).