Dopo la morte della moglie, Joshua Park si è accorto di essere precipitato in una solitudine totalizzante: in quanto scienziato, lavora principalmente da solo. E la timidezza di cui ha sempre sofferto ha reso negli anni la sua cerchia di amici molto ristretta.
Lauren era la donna della sua vita, l’unica che lo conoscesse e fosse in grado di trascinarlo fuori dal suo guscio. Così perfetta da aver previsto che senza di lei Joshua si sarebbe chiuso in sé stesso.
Per questo, prima di morire ha escogitato un piano per fargli superare il dolore, la rabbia e la negazione, indirizzandogli dodici lettere. Dodici lettere per accompagnare Joshua nel primo anno senza di lei, in un percorso straziante ma bellissimo e a volte persino divertente. Dodici lettere per ritrovare la gioia. Dodici lettere per imparare la lezione più preziosa di tutte: la strada per la felicità non segue mai una linea retta.
Un romanzo commovente sul potere dell’amore e sul coraggio di ricominciare
Dodici lettere, una sola, grande lezione.
La strada per la felicità non segue mai una linea retta.
Bello, indubbiamente sì. Tuttavia mi sono spesso ritrovata, durante la lettura, a chiedermi se davvero avevo bisogno di un libro così angosciante, se davvero volevo aggiungere un tale surplus di angoscia alla mia vita… Intendiamoci, non mi sono pentita di averlo letto, ma non vedevo l'ora di finirlo per chiuderlo ed archiviarlo definitivamente. E non sono affatto schizzinosa di fronte a letture che raccontino il dolore, che lo facciano in modo compiuto, non edulcorato né finto… e tuttavia per me è stato troppo, un colpo al cuore continuo. Bello, ma non lo rileggerei né mi sento di consigliarlo a nessuno.
Lauren era la donna della sua vita, l’unica che lo conoscesse e fosse in grado di trascinarlo fuori dal suo guscio. Così perfetta da aver previsto che senza di lei Joshua si sarebbe chiuso in sé stesso.
Per questo, prima di morire ha escogitato un piano per fargli superare il dolore, la rabbia e la negazione, indirizzandogli dodici lettere. Dodici lettere per accompagnare Joshua nel primo anno senza di lei, in un percorso straziante ma bellissimo e a volte persino divertente. Dodici lettere per ritrovare la gioia. Dodici lettere per imparare la lezione più preziosa di tutte: la strada per la felicità non segue mai una linea retta.
Un romanzo commovente sul potere dell’amore e sul coraggio di ricominciare
Dodici lettere, una sola, grande lezione.
La strada per la felicità non segue mai una linea retta.
Bello, indubbiamente sì. Tuttavia mi sono spesso ritrovata, durante la lettura, a chiedermi se davvero avevo bisogno di un libro così angosciante, se davvero volevo aggiungere un tale surplus di angoscia alla mia vita… Intendiamoci, non mi sono pentita di averlo letto, ma non vedevo l'ora di finirlo per chiuderlo ed archiviarlo definitivamente. E non sono affatto schizzinosa di fronte a letture che raccontino il dolore, che lo facciano in modo compiuto, non edulcorato né finto… e tuttavia per me è stato troppo, un colpo al cuore continuo. Bello, ma non lo rileggerei né mi sento di consigliarlo a nessuno.