XLV Sfida letteraria - Libri dei buoni propositi

MonicaSo

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Ma non è che ti devi impegnare piu tu come domandatrice che io come lettore lol. Scvivimi, come direbbe Nino Bonocore ;-)
Domande un po' così cosí... ma in realtà io il bistrot Dosto non so dove sia...

1. I libri ti sono stati suggeriti dalle tue Qui Quo Qua. Quale ha saputo darti il suggerimento migliore?
2. Se dovessi regalare a un amico uno di questi tre libri, quale sceglieresti e perché?
3. Mi incuriosisce in particolare il primo che hai letto: secondo te può essere veramente utile a chi soffre, ad esempio, di attacchi di panico?
 

MaxCogre

Well-known member
Domande un po' così cosí... ma in realtà io il bistrot Dosto non so dove sia...

1. I libri ti sono stati suggeriti dalle tue Qui Quo Qua. Quale ha saputo darti il suggerimento migliore?
2. Se dovessi regalare a un amico uno di questi tre libri, quale sceglieresti e perché?
3. Mi incuriosisce in particolare il primo che hai letto: secondo te può essere veramente utile a chi soffre, ad esempio, di attacchi di panico

Ma invece a me piacciono lol! Allora Qua, la figlia più piccola, è oramai il mio 'adulto di riferimento' : lo so che è sbagliato ma è anche bello così. Diciamo che facciamo i turni. Allora Qua, che vede che io sono un tipo molto ansioso, si è così, ha avuto misericordia e mi ha dato il libro giusto. La prima cosa che mi ha fatto ridere (e quindi bene) di questo libro è vedere quante cose faccio io in preda all'ansia che fa anche il nostro protagonista, che è stato 'messo molto male' per usare un eufemismo. Per dire uno direbbe ma come anche io allora? Sì anche tu allora.
 

MaxCogre

Well-known member
e qui saltiamo alla domanda numero 3. Il libro vita su un pianeta nervoso PUO' sicuramente essere di aiuto a chi soffre di attacchi di panico. Per almeno due motivi. Il primo grandissimo è questo. Ti dice, e ripete, e ripete fino allo sfinimento: NON E' COLPA TUA. Siamo arrivati ad un livello di stress collettivo tale che se non hai la pelle dura per lo stress salti per aria. Gli stimoli che dobbiamo sopportare, la velocità a cui dobbiamo andare, la inaudita pressione sociale al consumo (meglio: al successo e al consumo), le dipendenze indotte, gli ambienti malsani e nevrotizzanti, la esposizione a 'tutto' dovuta alla connessione globale, il conformismo, la lontananza dalla natura, il rinnegare la nostra natura animale, i nostri limiti....
 
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MaxCogre

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e il secondo motivo è questo: non ti serve uno psicologo, o meglio, ti serve, ma soprattutto ti serve capire che se cambi l'atteggiamento mentale senza cambiare le condizioni al contorno non combinerai niente. Forse è possibile il viceversa. Non possiamo allontanarci da tutte le 'abitudini' della vita moderna, ma da qualcuna diamine sì-non possiamo recuperare una vita naturale, ma comportarci naturalmente talvolta sì. Ed è questa attualizzazione, questa concretezza che è il bello del libro. Devo dire che alcune cose ora le evito anche io. Piano piano le nuove abitudini daranno i risultati, come un biscotto inzuppato che levato dal bicchiere dopo un po' per forza si asciuga lol.
 

MaxCogre

Well-known member
E ma ci manca la domanda n.2. Invece ad un amico regalerei, anzi regalerò, il libro dei primi incontri tra i membri dei gruppi rock. E visto che ho tutti amici musicisti, l'incontro tra queste super star, ad esempio l'incontro lennon-mccartney, o doherty-townshend degli WHO, o jimmy page con robert plant del led zep, o di james taylor con carol king (incredibilmente non sono mai stati amanti proprio nel momento dell'amore libero, ma solo teneri amici), o di andy wharol con i velvet underground, ci ricorderà un po' il nostro incontro: levata di mezzo la fama, l'emozione di ritrovarsi sulla stessa lunghezza d'onda e di creare assieme qualcosa di bello è esattamente la stessa.
 
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MaxCogre

Well-known member
E mi domando da me medesimo la 4 domanda se l'amicizia che nasce tra musicisti sia più amicizia delle altre amicizie. Ma poi mi rispondo che no, ovviamente: ogni avventura sarà pur buona per costruire un'amicizia, è solo che io preferisco la musica lol.
 
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LettriceBlu

Non rinunciare mai
Ecco le mie domande per @MonicaSo e scusa ancora per l'immenso ritardo.
1: Hai scelto, come me, di concentrarti sulle saghe, generalmente come le affronti: le leggi a distanza ravvicinata o hai bisogno di far passare un po' di tempo? E questi titoli nello specifico?
2: Hai trovato dei miglioramenti/cambiamenti nello stile o nel modo di narrare degli autori rispetto ai volumi precedenti? Se si quali?
3: Quale frase, pensiero o dialogo descrive secondo te il messaggio o comunque l'essenza di ognuna delle saghe da te scelte?
 

MonicaSo

Well-known member
Grazie per le domande @LettriceBlu

1: Hai scelto, come me, di concentrarti sulle saghe, generalmente come le affronti: le leggi a distanza ravvicinata o hai bisogno di far passare un po' di tempo? E questi titoli nello specifico?
R. Generalmente leggo un po' di tutto e le saghe familiari fanno parte di questo tutto, non sono le mie letture preferite. Per questo motivo non seguo una regola precisa: a volte ne leggo due di seguito, a volte può passare molto tempo.
Queste in particolare: per tutte la risposta è la stessa, e cioè che tra la prima e la sua continuazione è passato molto tempo, ma non per vera mia volontà ma semplicemente perché ho sempre paura, nei seguiti, di rimanere un po' delusa.

2: Hai trovato dei miglioramenti/cambiamenti nello stile o nel modo di narrare degli autori rispetto ai volumi precedenti? Se si quali?
Cambiamenti nello stile direi di no, ogni autore ha confermato le sue caratteristiche di bravo narratore e quindi non sono rimasta delusa da quel punto di vista. Javier Marías però è l'unico che mi ha dato piena soddisfazione piacendomi ancora molto e facendomi ridesiderare di leggere ancora altro di suo, magari molto presto.

3: Quale frase, pensiero o dialogo descrive secondo te il messaggio o comunque l'essenza di ognuna delle saghe da te scelte?

Meno male che non ho ancora eliminato questi ebook dal lettore (a volte li trasferisco e perdo le annotazioni) così recupero qualche frase.

- Canale Mussolini - Parte seconda, di Antonio Pennacchi (seguito di Canale Mussolini). Qui so di ripetermi (perché ormai è una frase che uso spesso), direi che uno dei messaggi è rappresentato dal passaggio da "Maledeti Zorzi Vila" a "Benedeti Zorzi Vila", a indicare il cambiamento di molti italiani tra il prima e il durante dell'epoca fascista.
E poi, più seriamente, questo pensiero dell'autore: "Davanti alla morte siamo tutti uguali, come tutti uguali siamo davanti alla vita. Ognuno di noi – in determinate condizioni – è in grado di sacrificare la vita propria, per quella degli altri. Ma in condizioni del tutto diverse, lo stesso ognuno di noi è in grado di toglierla agli altri – e nella maniera più spietata –
poiché in ognuno di noi c’è tutto il bene e tutto il male del mondo. Il nostro destino è segnato solo dalla serie storica in cui veniamo gettati e dalla nostra capacità di starci dentro.
Questo non significa che siamo tutti innocenti. Al limite, siamo tutti colpevoli."


- Piccolo mondo moderno, di Antonio Fogazzaro (seguito di Piccolo Mondo Antico)
"Il bene e il male si alternano dentro di me con una violenza che non posso più sopportare."

- Un'anima non vile, di Fred Uhlman (seguito di L'amico ritrovato).
È un testo talmente breve che si fa fatica a trovare una frase che ne rappresenti il messaggio, è il libro stesso l'intero messaggio.
Konradin riferendosi di sé stesso dice: "Potevo vivere in un mondo di sogno lontano mille miglia dai comuni mortali, ma d'altra parte il figlio di un contadino greco ha ricevuto più amore in un giorno che io in tutta la vita."

- L'inverno dei leoni, di Stefania Auci (seguito de I leoni di Sicilia).
Non è una frase del libro ma un pensiero comune che qui trova conferma: "I nonni costruiscono, I figli mantengono, i nipoti spendono".

- Tomás Nevinson, di Javier Marías (seguito di Berta Isla).
"...non hai ancora imparato a non credere mai a nessuno, a non aspettarti niente da nessuno, a dare per scontato che tutto è passeggero e volatile? Quello che oggi è realtà domani sarà fumo che sale e si disperde... Quelle che oggi sono promesse sincere, domani saranno neve al sole e recriminazioni. Quelle che oggi sono gioie, domani saranno soli malsani e scuse inutili per il dolore arrecato".
Questa è una citazione famosa: “La crudeltà è contagiosa. L'odio è contagioso. La fede è contagiosa. La follia è contagiosa. La stupidità è contagiosa. Noi dobbiamo badare a non infettarci.”

Ciao e ancora grazie!
 
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