Grazie per le domande
@LettriceBlu
1: Hai scelto, come me, di concentrarti sulle saghe, generalmente come le affronti: le leggi a distanza ravvicinata o hai bisogno di far passare un po' di tempo? E questi titoli nello specifico?
R. Generalmente leggo un po' di tutto e le saghe familiari fanno parte di questo tutto, non sono le mie letture preferite. Per questo motivo non seguo una regola precisa: a volte ne leggo due di seguito, a volte può passare molto tempo.
Queste in particolare: per tutte la risposta è la stessa, e cioè che tra la prima e la sua continuazione è passato molto tempo, ma non per vera mia volontà ma semplicemente perché ho sempre paura, nei seguiti, di rimanere un po' delusa.
2: Hai trovato dei miglioramenti/cambiamenti nello stile o nel modo di narrare degli autori rispetto ai volumi precedenti? Se si quali?
Cambiamenti nello stile direi di no, ogni autore ha confermato le sue caratteristiche di bravo narratore e quindi non sono rimasta delusa da quel punto di vista. Javier Marías però è l'unico che mi ha dato piena soddisfazione piacendomi ancora molto e facendomi ridesiderare di leggere ancora altro di suo, magari molto presto.
3: Quale frase, pensiero o dialogo descrive secondo te il messaggio o comunque l'essenza di ognuna delle saghe da te scelte?
Meno male che non ho ancora eliminato questi ebook dal lettore (a volte li trasferisco e perdo le annotazioni) così recupero qualche frase.
- Canale Mussolini - Parte seconda, di Antonio Pennacchi (seguito di Canale Mussolini). Qui so di ripetermi (perché ormai è una frase che uso spesso), direi che uno dei messaggi è rappresentato dal passaggio da "Maledeti Zorzi Vila" a "Benedeti Zorzi Vila", a indicare il cambiamento di molti italiani tra il prima e il durante dell'epoca fascista.
E poi, più seriamente, questo pensiero dell'autore:
"Davanti alla morte siamo tutti uguali, come tutti uguali siamo davanti alla vita. Ognuno di noi – in determinate condizioni – è in grado di sacrificare la vita propria, per quella degli altri. Ma in condizioni del tutto diverse, lo stesso ognuno di noi è in grado di toglierla agli altri – e nella maniera più spietata –
poiché in ognuno di noi c’è tutto il bene e tutto il male del mondo. Il nostro destino è segnato solo dalla serie storica in cui veniamo gettati e dalla nostra capacità di starci dentro.
Questo non significa che siamo tutti innocenti. Al limite, siamo tutti colpevoli."
- Piccolo mondo moderno, di Antonio Fogazzaro (seguito di Piccolo Mondo Antico)
"Il bene e il male si alternano dentro di me con una violenza che non posso più sopportare."
- Un'anima non vile, di Fred Uhlman (seguito di L'amico ritrovato).
È un testo talmente breve che si fa fatica a trovare una frase che ne rappresenti il messaggio, è il libro stesso l'intero messaggio.
Konradin riferendosi di sé stesso dice:
"Potevo vivere in un mondo di sogno lontano mille miglia dai comuni mortali, ma d'altra parte il figlio di un contadino greco ha ricevuto più amore in un giorno che io in tutta la vita."
- L'inverno dei leoni, di Stefania Auci (seguito de I leoni di Sicilia).
Non è una frase del libro ma un pensiero comune che qui trova conferma:
"I nonni costruiscono, I figli mantengono, i nipoti spendono".
- Tomás Nevinson, di Javier Marías (seguito di Berta Isla).
"...non hai ancora imparato a non credere mai a nessuno, a non aspettarti niente da nessuno, a dare per scontato che tutto è passeggero e volatile? Quello che oggi è realtà domani sarà fumo che sale e si disperde... Quelle che oggi sono promesse sincere, domani saranno neve al sole e recriminazioni. Quelle che oggi sono gioie, domani saranno soli malsani e scuse inutili per il dolore arrecato".
Questa è una citazione famosa:
“La crudeltà è contagiosa. L'odio è contagioso. La fede è contagiosa. La follia è contagiosa. La stupidità è contagiosa. Noi dobbiamo badare a non infettarci.”
Ciao e ancora grazie!