Ondine
Logopedista nei sogni
Bellissimo film, anche se l'ho trovato eccessivamente lungo.
Bellissima l'epoca, l'ambientazione (prima Parigi e poi Amburgo), la metafora del mare che ha nelle sue onde le incognite della vita.
Mi ha affascinato il personaggio di Jaques, questo capitano olandese di navi cargo, un vero e proprio lupo solitario che ad un certo punto della sua vita sente il bisogno di un calore familiare. L'approccio con la francese Lizzy nella caffetteria è diretto, il capitano non sa corteggiare, e sembra avere una visione schematica della vita, sottolineata dalla suddivisione del film in sette capitoli che mi sono sembrati il simbolo del bisogno dell'uomo di analizzare ogni aspetto e di avere tutto sotto controllo, si comporta nelle dinamiche matrimoniali allo stesso modo di quando deve risolvere problemi sulle navi. La giovane che diventerà sua moglie è il suo opposto, espansiva, fluida. Tutto il film è incentrato sulle paranoie di Jaques, sulla sua frustrazione, l'intento della regista secondo me non è quello di svelare la verità sul comportamento di Lizzy ma quello di raccontare un matrimonio debole già in partenza e che non può portare a nient'altro se non alla solitudine perché i due protagonisti in realtà non si comprendono e forse non a caso gli unici momenti di passione accadono proprio quando decidono di separarsi. Tra di loro c'è una forte passione fisica ma non c'è vicinanza di anime.
Bellissima l'epoca, l'ambientazione (prima Parigi e poi Amburgo), la metafora del mare che ha nelle sue onde le incognite della vita.
Mi ha affascinato il personaggio di Jaques, questo capitano olandese di navi cargo, un vero e proprio lupo solitario che ad un certo punto della sua vita sente il bisogno di un calore familiare. L'approccio con la francese Lizzy nella caffetteria è diretto, il capitano non sa corteggiare, e sembra avere una visione schematica della vita, sottolineata dalla suddivisione del film in sette capitoli che mi sono sembrati il simbolo del bisogno dell'uomo di analizzare ogni aspetto e di avere tutto sotto controllo, si comporta nelle dinamiche matrimoniali allo stesso modo di quando deve risolvere problemi sulle navi. La giovane che diventerà sua moglie è il suo opposto, espansiva, fluida. Tutto il film è incentrato sulle paranoie di Jaques, sulla sua frustrazione, l'intento della regista secondo me non è quello di svelare la verità sul comportamento di Lizzy ma quello di raccontare un matrimonio debole già in partenza e che non può portare a nient'altro se non alla solitudine perché i due protagonisti in realtà non si comprendono e forse non a caso gli unici momenti di passione accadono proprio quando decidono di separarsi. Tra di loro c'è una forte passione fisica ma non c'è vicinanza di anime.