RosaT.
Leghorn Member
Trama:
Sono cugine ma si sentono sorelle, sono uguali e diverse come le 'piccole donne' della Alcott. Nieves, Ada, Luz e Lola da bambine trascorrono le vacanze nella proprietà di famiglia, sotto lo sguardo burbero di una zia eccentrica e generosa. Sono gli anni spensierati dei giochi e degli innocenti bisticci, al riparo dagli sconvolgimenti sociali cileni. Poi la tragedia dell'11 settembre 1973: il colpo di stato, la povertà improvvisa, l'arresto di un familiare, la paura, l'esilio di Ada a Londra. Da quel terribile giorno nessuna di loro ha più fatto ritorno alla casa dell'infanzia, a quel piccolo paradiso perduto. Passano gli anni, le quattro cugine sono ormai donne e solo la scomparsa di una vecchia domestica le porta a riunirsi di nuovo. Il tempo trascorso ha formato i caratteri, ha accentuato le differenze, ma ha anche custodito il senso profondo della loro antica affinità. Il comune sentire della memoria si intreccia alla dolorosa consapevolezza che la vita le ha cambiate, riservando loro destini che non si incontrano.
Ha una narrazione un po' particolare con enormi salti temporali e di voce narrante, per cui inizialmente mi ha creato un po' di difficoltà, una volta entrata nella storia il libro e scorso velocemente, anche troppo.
Ha una narrazione totalmente diversa dalla Allende, forse infonde meno magia ai personaggi e alle situazioni, ma incoriosisce e spinge a far propria la vicenda.
Per chi ama la saga della Alcott come me è un libro imperdibile ... si ripercorrono aspetti e ricordi legati alle piccole donne sotto una chiave diversa e un epoca diversa.
Sono cugine ma si sentono sorelle, sono uguali e diverse come le 'piccole donne' della Alcott. Nieves, Ada, Luz e Lola da bambine trascorrono le vacanze nella proprietà di famiglia, sotto lo sguardo burbero di una zia eccentrica e generosa. Sono gli anni spensierati dei giochi e degli innocenti bisticci, al riparo dagli sconvolgimenti sociali cileni. Poi la tragedia dell'11 settembre 1973: il colpo di stato, la povertà improvvisa, l'arresto di un familiare, la paura, l'esilio di Ada a Londra. Da quel terribile giorno nessuna di loro ha più fatto ritorno alla casa dell'infanzia, a quel piccolo paradiso perduto. Passano gli anni, le quattro cugine sono ormai donne e solo la scomparsa di una vecchia domestica le porta a riunirsi di nuovo. Il tempo trascorso ha formato i caratteri, ha accentuato le differenze, ma ha anche custodito il senso profondo della loro antica affinità. Il comune sentire della memoria si intreccia alla dolorosa consapevolezza che la vita le ha cambiate, riservando loro destini che non si incontrano.
Ha una narrazione un po' particolare con enormi salti temporali e di voce narrante, per cui inizialmente mi ha creato un po' di difficoltà, una volta entrata nella storia il libro e scorso velocemente, anche troppo.
Ha una narrazione totalmente diversa dalla Allende, forse infonde meno magia ai personaggi e alle situazioni, ma incoriosisce e spinge a far propria la vicenda.
Per chi ama la saga della Alcott come me è un libro imperdibile ... si ripercorrono aspetti e ricordi legati alle piccole donne sotto una chiave diversa e un epoca diversa.