Ho cercato il topic su questo libro per aggiungere un mio commento, e mi ha stupito non trovarlo nella Piccola Biblioteca.
Brave New World -questo è il titolo originale- è stato pubblicato nel 1932 ed è ambientato in un futuro dominato da un regime totalitario che mette al primo posto il consumismo e la produzione continua di beni (come mai mi ricorda qualcosa?! :W ), in nome del progresso e di una felicità fasulla, che gli abitanti ottengono grazie alla continua assunzione di una droga denominata soma.
Per ottenere una società del genere, gli umani vengono condizionati ancora prima di venire al mondo, anzi di essere versati -termine che indica la nascita in provetta- e occupano, nella scala sociale, ruoli già prestabiliti in base al livello di nascita.
Ci sono però alcune zone sulla terra rimaste allo stato "selvaggio", in cui esistono ancora i matrimoni, la monogamia, l'infelicità e l'invecchiamento,
che succede se un Selvaggio incontra la Civiltà?
Ho terminato il romanzo poche ore fa e comincio col dire che non mi aspettavo un finale del genere (finale che ovviamente non svelo), tanto che ho dovuto rileggerlo un paio di volte per essere sicura di aver capito bene.
Che dire?
Il giudizio è senz'altro positivo, anche se mi sembra che Huxley si soffermi troppo sulla sessualità nel nuovo mondo, mentre ho trovato ben descritto l'aspetto sociale, con l'opposizione alla solitudine.
Considero questo romanzo ad un livello leggermente inferiore rispetto al 1984 di Orwell (aspetto critiche!
) ma è certamente un'opera che consiglio.
Il mio voto è 4,5/5, ora devo decidere se scendere o salire di mezzo punto.
Brave New World -questo è il titolo originale- è stato pubblicato nel 1932 ed è ambientato in un futuro dominato da un regime totalitario che mette al primo posto il consumismo e la produzione continua di beni (come mai mi ricorda qualcosa?! :W ), in nome del progresso e di una felicità fasulla, che gli abitanti ottengono grazie alla continua assunzione di una droga denominata soma.
Per ottenere una società del genere, gli umani vengono condizionati ancora prima di venire al mondo, anzi di essere versati -termine che indica la nascita in provetta- e occupano, nella scala sociale, ruoli già prestabiliti in base al livello di nascita.
Ci sono però alcune zone sulla terra rimaste allo stato "selvaggio", in cui esistono ancora i matrimoni, la monogamia, l'infelicità e l'invecchiamento,
che succede se un Selvaggio incontra la Civiltà?
Ho terminato il romanzo poche ore fa e comincio col dire che non mi aspettavo un finale del genere (finale che ovviamente non svelo), tanto che ho dovuto rileggerlo un paio di volte per essere sicura di aver capito bene.
Che dire?
Il giudizio è senz'altro positivo, anche se mi sembra che Huxley si soffermi troppo sulla sessualità nel nuovo mondo, mentre ho trovato ben descritto l'aspetto sociale, con l'opposizione alla solitudine.
Considero questo romanzo ad un livello leggermente inferiore rispetto al 1984 di Orwell (aspetto critiche!

Il mio voto è 4,5/5, ora devo decidere se scendere o salire di mezzo punto.