Dante "contro" Shakespeare? E' un confronto che non sta in piedi

Lisistrata

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Continuo a ribadire che, a mio avviso, non è una gara fra i due grandi, ma un confronto (un paragone, una comparazione) sulle loro coscienze letterarie, quello che ha tentato Bloom. L'immagine fuorviante della gara viene solo da un gioco volto a stimolare il pensiero: "quale libro portereste con voi su un'isola deserta se aveste il permesso di portarne solo uno?" Masamune ha spiegato benissimo il concetto, quanto sia fuorviante prendere alla lettera il gioco della gara, qualche post più sopra.

Ciò detto, sono totalmente d'accordo con te che le variabili legate alla possibilità di leggere testi nella propria lingua madre sono tali da rendere impossibile un giudizio serio di "superiorità" di un autore sull'altro (cosa sempre e comunque difficilissima), e ciò vale ancor più quando si confrontano opere somme.

P.S. Borges (non finirò mai di raccomandare la lettura dei suoi Nove Saggi Danteschi) da giovane studiava l'Italiano e girava sempre con una copia della Divina Commedia in tasca, perché voleva impararla a memoriae sapeva che poteva comprenderla a fondo solo nell'originale. Più tardi, scrisse: "Quando un uomo, in un momento della sua vita, recita una tezina di Dante, comprendendola fino in fondo, in quel momento quell'uomo è Dante". Forse non è un caso che Borges abbia scelto Dante, e non Shakespeare o Attar che tanto amava ma di cui non conosceva la lingua, per questa sua potente riflessione sulla natura dell'identità e della coscienza umana.

avevo scritto un sacco di roba con un sacco di riferimenti, tutto andato
qual'è il tempo minimo di riflessione/documentazione in questo forum?
 
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