Ambientato nell’Inghilterra degli anni novanta racconta di una società che ha delle regole che certamente appaiono ai nostri occhi , al giorno d’oggi, visionarie e surreali, ma solo fino ad un certo punto……
Parla soprattutto di un istituto (una specie di collegio) che raccoglie bambini dalla prima elementare fino al termine delle scuole medie, maschi e femmine, ma sono bambini particolari, che non potranno mai conoscere i loro genitori e per i quali la società ha già stabilito un loro percorso futuro. Per questo periodo vivono assieme 24 ore e su 24, ed, inevitabilmente, data l’età, si creano amicizie, dispetti, atti generosi e piccole vigliaccherie per motivi, che a noi possono apparire anche futili, ma che, secondo l’età in cui accadono, forgiano il carattere dei protagonisti. Il vivere insieme tutto il giorno e tutta la notte crea legami solidi (e solide antipatie) che magari solo chi ha frequentato per qualche anno un collegio può ben comprendere.
In questo istituto i ragazzi vengono avviati allo studio, alle arti, sono obbligati ad eseguire lavori artistici secondo le loro attitudini e gli viene data anche una educazione civica e sessuale. In questo campo i tutori li indirizzano molto bene, spiegando loro che la sessualità è una grande conquista se praticata con la persona giusta. Dopo le medie i bambini vengono indirizzati in strutture più snelle in attesa di essere inseriti nel mondo esterno per adempiere alla loro funzione stabilita, che già conoscono. Sono bambini, adolescenti, giovanissimi e giovani felici? Difficile dirlo, una sola cosa si può dire: in quell’istituto vivono un’adolescenza e prima giovinezza “piena” perché nell’età in cui si cresce e in cui ogni giorno è diverso dall’altro e si fanno continue scoperte, non gli manca certo la “socialità”. Anche quando crescono e seguono vie diverse tutti quelli che hanno frequentato quel collegio lo ricordano con nostalgia e piacere, probabilmente anche perché, a ben vedere, quel luogo ha sostituito la mancanza dei genitori.
E’ un libro bellissimo, meraviglioso, scritto magistralmente, dove le vicissitudini dei tre protagonisti principali non si possono scordare facilmente e se è surreale (fino ad un certo punto) il contesto, molto reali sono invece i personaggi con i loro sentimenti.
Sarà anche perché amo le letture che raccontano “la vita di tutti i giorni” ma questo libro l’ho inserito ai primissimi posti della mia lista di preferenze.
Consigliato? Consigliatissimo.