Roberto
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Tenebre. Non esiste altro nella Germania dell'anno Domini 1630. Carestia, morte, pestilenza provocate da una guerra che sembra eterna. Ma nemmeno questo bagno di sangue ferma Reinhardt Heinrich von Dekken, Principe di Turingia, uno dei nobili cattolici più potenti e temuti del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica. Quello di Reinhardt, uomo nel cui passato grava un incubo che rifiuta di dissiparsi, è un disegno di potere destinato a sconfiggere il tempo. Nel perseguirlo, Reinhardt non ha esitazioni. Eppure, come in una profezia dell'Apocalisse, il suo destino è inesorabilmente legato a quello di un guerriero senza nome, enigmatico e letale: un eretico in nero che di Reinhardt sembra l'antitesi assoluta. Primo dei volumi della trilogia di Magdeburg, questo romanzo è un affresco gotico immerso nell'oscurità della guerra dei Trent'anni, illuminato da bagliori apocalittici e dalla figura del suo protagonista, il "viandante in nero".
Primo libro della trilogia di MGDEBURGO.
l'deale prosieguo di "Q" (Luther Blissett)
...il viandante in nero riprese ad avanzare. e adesso c'era qualcosa d'altro a invadere il vento.
Fiamme.
E cenere.
Torce, molte torce. Pulsavano oltre la pioggia, oltre i vapori lividi che si levavano dalla strada. Forme solo vagamente umane si muovevano tra i bulbi infuocati. A ogni loro movimento, campanelle invisibili tintinnavano. Le forme erano chiuse in palandrane grigie, la parte inferiore della faccia protetta da maschere a forma di becco. Parevano corvi deformi. A tutti gli effetti, lo erano. Mietitori della morte, predatori del morbo.
Monatti. :OO :OO :OO
Come le ciliegie :sbav: un libro tira l'altro.....
Primo libro della trilogia di MGDEBURGO.
l'deale prosieguo di "Q" (Luther Blissett)
...il viandante in nero riprese ad avanzare. e adesso c'era qualcosa d'altro a invadere il vento.
Fiamme.
E cenere.
Torce, molte torce. Pulsavano oltre la pioggia, oltre i vapori lividi che si levavano dalla strada. Forme solo vagamente umane si muovevano tra i bulbi infuocati. A ogni loro movimento, campanelle invisibili tintinnavano. Le forme erano chiuse in palandrane grigie, la parte inferiore della faccia protetta da maschere a forma di becco. Parevano corvi deformi. A tutti gli effetti, lo erano. Mietitori della morte, predatori del morbo.
Monatti. :OO :OO :OO
Come le ciliegie :sbav: un libro tira l'altro.....
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