sabrincola
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la malinconica Susanna Vigneron..
Il sentiero dei folli - Domenico Rosaci
Il sentiero dei folli - Domenico Rosaci
Non so chi vorrei essere. Mi ricordo che a scuola ascoltavo di malavoglia la professoressa di Italiano, quando spiegava "I Promessi sposi". Mi annoiavo. Eppure rimasi profondamente colpito dalla figura dell'Innominato. Ammiravo quell'uomo, che entra in crisi, che si vergogna di tutte le malvagità commesse, che decide di convertirsi, di cambiare, di cominciare a fare del bene. E mi colpirono le cose che gli disse il cardinale Federigo Borromeo per riportarlo sulla retta via, per aiutarlo e per salvarlo. Ecco. Forse sceglierei l'Innominato.
Il mio Sergio è un bellissimo Matteo Falcone, fiero e austero.
Non avrei mai potuto innamorarmi di un insignificante innominato!
Il mio Sergio è un bellissimo Matteo Falcone, fiero e austero.
Non avrei mai potuto innamorarmi di un insignificante innominato!
Ma no che non bastava! Ost...a volte le tue domande mi inteneriscono...Certo che non capisco certi interventi: dopo che uno dice che gli piace la figura dell'Innominato (o meglio, l'idea del cambiamdento dell'Innominato), poco dopo qualcun altro se ne esce con l' "insignificante innominato". A che pro? Non bastava scrivere "Il mio Sergio è un bellissimo Matteo Falcone, fiero e austero."? Mah!
:? (undicieccetera...)Ma no che non bastava! Ost...a volte le tue domande mi inteneriscono...Esercizio di snobismo da provincia, mai sentito? Ti spiego: per esibire un certo preteso status intellettual-sociale-equant'altro diverso e superiore, si spara a zero su più o meno tutto, salvo poi sottolineare con estrema cura il proprio distacco/disinteresse/estraneità-ontologica alla questione contestata/criticata, così che il lettore non possa, erroneamente!, pensare o, peggio, sospettare che la critica sia nata da un implicito interesse o coinvolgimento o anche solo momentanea vicinanza emotiva/psicologica con l'oggetto criticato. Poiché, nell'ottica illusa/utopica/immaginaria dello snobista da provincia il "vero" nobile, cioè il suo modello a maglie strette di comportamento, non si confonde mai, anzi nemmeno sfiora mai, il ciarpame. Il nobile e il volgare volgo sono due cose distinte (fisicamente proprio, e meglio ancora se il più affettatamente possibile), sempre. Quindi, si sottolinea l'inferiorità, salvo specificare di essere talmente sopra ogni cosa da non potersi nemmeno abbassare a considerare l'esistenza di quella cosa. So che detto così può sembrare un motus animi fondamentalmente ottuso, oltre che sgradevole, e solo apparentemente da parvenu maldestramente dissimulato, ma credimi che la sensazione è sicuramente dovuta alle mie scarse capacità descrittive di questa invece graziosa inclinazione e attitudine, che ha evidenti, se ben compresa, profili di sottilissima e cesellata perspicacia e sensibilità. Capito? questo per rassicurarti, è un atteggiamento generale verso il mondo, tu non c'entri nulla. :ABBB
Ma no che non bastava! Ost...a volte le tue domande mi inteneriscono...Esercizio di snobismo da provincia, mai sentito? Ti spiego: per esibire un certo preteso status intellettual-sociale-equant'altro diverso e superiore, si spara a zero su più o meno tutto, salvo poi sottolineare con estrema cura il proprio distacco/disinteresse/estraneità-ontologica alla questione contestata/criticata, così che il lettore non possa, erroneamente!, pensare o, peggio, sospettare che la critica sia nata da un implicito interesse o coinvolgimento o anche solo momentanea vicinanza emotiva/psicologica con l'oggetto criticato. Poiché, nell'ottica illusa/utopica/immaginaria dello snobista da provincia il "vero" nobile, cioè il suo modello a maglie strette di comportamento, non si confonde mai, anzi nemmeno sfiora mai, il ciarpame. Il nobile e il volgare volgo sono due cose distinte (fisicamente proprio, e meglio ancora se il più affettatamente possibile), sempre. Quindi, si sottolinea l'inferiorità, salvo specificare di essere talmente sopra ogni cosa da non potersi nemmeno abbassare a considerare l'esistenza di quella cosa. So che detto così può sembrare un motus animi fondamentalmente ottuso, oltre che sgradevole, e solo apparentemente da parvenu maldestramente dissimulato, ma credimi che la sensazione è sicuramente dovuta alle mie scarse capacità descrittive di questa invece graziosa inclinazione e attitudine, che ha evidenti, se ben compresa, profili di sottilissima e cesellata perspicacia e sensibilità. Capito? questo per rassicurarti, è un atteggiamento generale verso il mondo, tu non c'entri nulla. :ABBB
caro Nikki,
"critica come interesse implicito" è un quadro che, nella tua ambiguità, hai visto soltanto tu, considerato che mi riferivo al personaggio dell'insignificante innominato (e non ad OST14).
Mi è chiaro da tempo quali sono le allusioni che, in malafede, si tenta di ribadire per screditare interventi che sono chiari e poco hanno a ché vedere con i vostri giochetti forumistici.
Il mio interesse e coinvolgimento è limpido e vissuto alla luce del sole, sono qui con il mio compagno Sergio e non c'è altro mio interesse che questo, senza sentire il bisogno di sotterfugi né di leggere le tue allusioni - queste sì dissimulazione - che dimostrano l'inattendibilità delle tue parole.