XII G.L. - L'eleganza del riccio (Barbery, Muriel)

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elisa

Motherator
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Credo si possa iniziare a postare le recensioni sul libro vincitore del XII Gruppo di lettura: L'eleganza del riccio della scrittrice francese Muriel Barbery.
 

elisa

Motherator
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Sembra una contraddizione in termini ma L'eleganza del riccio è un bel libro che mi ha deluso.
Mi spiego: ogni parte del libro è abbozzata ma non sviluppata in modo tale da non legare con le altre, per cui sembra un piatto unico dove gli ingredienti sono di buona qualità ma mescolati tra di loro danno una pietanza poco gustosa.
Le riflessioni sono interessanti, ma a cosa servono? I personaggi nascondono o rivelano troppo, ma perché? Sembra la favola di Cenerentola o del soldatino di piombo, ma alla fine cosa mi resta?
La Barbery scrive bene ma non è ancora una scrittrice, spesso gli scrittori d'oggi sono professori, fisici, medici, attori, politici ma non scrittori. E questo si sente.
Nulla toglie che mi sono divertita a leggerlo e questo dà al libro quattro stellette su cinque.
 

jaia

New member
A me è piaciuto molto...Sono entrata proprio in questa storia, grazie proprio ai pensieri delle protagoniste principali, ai loro dubbi, alle loro domande...Da ignorante alcuni passaggi mi sono sembrati un pò ostici, ma in generale sono contenta di averlo letto. Il finale un pò mi ha lasciata con l'amaro in bocca...Non mi aspettavo andasse a finire così, speravo che gli avvenimenti positivi si sviluppassero, che portassero a un lieto fine..Peccato..
 

Palmaria

Summer Member
A me questo libro è piaciuto davvero molto, soprattutto per la capacità della scrittrice di cambiare registro continuamente, alternando le prospettive della portinaia Renèe e della ragazzina, e per il forte messaggio che la Barbery vuole trasmettere al lettore: bisogna andare oltre le apparenze e gli stereotipi e saper apprezzare le persone per quanto realmente valgono.
Proprio per questo motivo non serve a nulla nascondersi al prossimo, temendo che non ci sappia comprendere, perchè così si rischia solo di perdere esperienze e momenti preziosi, come la bella storia di Renee e Ozu, che la protagonista è spesso tentata di troncare, non sentendosi all'altezza.
Il finale è certamente triste, ma estremamente dolce.
Peccato, comunque, perchè mi sarebbe davvero piaciuto continuare a leggere le avventure della saggia portinaia...!!!!:D
 

elisa

Motherator
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Prima sintesi del Gruppo:

elisa: bel libro ma slegato, 4 su 5
jaia: piaciuto molto
Palmaria: piaciuto molto, 5 su 5

intanto tre recensioni, molto positive direi
 
Ultima modifica:

elisa

Motherator
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A me questo libro è piaciuto davvero molto, soprattutto per la capacità della scrittrice di cambiare registro continuamente, alternando le prospettive della portinaia Renèe e della ragazzina

pensa come è soggettivo il modo di interpretare le cose, io ho trovato proprio questo continuo cambio di registro la parte debole del romanzo, che secondo me toglie intensità e spezza troppe volte il ritmo costringendo il lettore a continui adattamenti :)
 

Palmaria

Summer Member
pensa come è soggettivo il modo di interpretare le cose, io ho trovato proprio questo continuo cambio di registro la parte debole del romanzo, che secondo me toglie intensità e spezza troppe volte il ritmo costringendo il lettore a continui adattamenti :)

Beh, è vero, tutto nella lettura è estremamente soggettivo, ma secondo me, una volta fatta la scelta di alternare due punti di vista diversi nella narrazione, la scrittrice l'ha saputa rendere egregiamente, caratterizzando così le due protagoniste anche sotto il profilo linguistico :)
 

swann

New member
Un libro gradevole di cui ho apprezzato molto le citazioni. Non è un capolavoro ma merita una lettura, oltretutto l'ho trovato molto scorrevole e veloce da leggere...
Forse difetta un pò di originalità...a tratti mi è sembrato un pò prevedibile (finale a parte).

3/5
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
quota quattro recensioni

elisa: bel libro ma slegato, 4 su 5
jaia: piaciuto molto
Palmaria: piaciuto molto, 5 su 5
swann: gradevole e scorrevole, un po' prevedibile, 3 su 5
 

elisa

Motherator
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siccome i dibattiti mi piacciono e ci sono cresciuta in mezzo volevo sapere se anche voi avete trovato troppo inverosimile la storia della portinaia con il milionario giapponese, troppo da Cenerentola, forse una sincera simpatia reciproca sarebbe stata più in linea con il romanzo. Che ne dite?
 

Palmaria

Summer Member
siccome i dibattiti mi piacciono e ci sono cresciuta in mezzo volevo sapere se anche voi avete trovato troppo inverosimile la storia della portinaia con il milionario giapponese, troppo da Cenerentola, forse una sincera simpatia reciproca sarebbe stata più in linea con il romanzo. Che ne dite?

Beh, sì, sembra il classico sogno che si avvera in un'atmosfera da fiaba, ma penso anche che l'autrice l'abbia inserita sia perchè sognare piace a tutti e la storia avrebbe reso la trama più "commerciale", sia perchè così il messaggio che voleva trasmettere sarebbe forse stato più chiaro, ovvero "superiamo gli stereotipi delle classi sociali, l'intelligenza è universale e può attrarre chiunque!":wink:
 

swann

New member
siccome i dibattiti mi piacciono e ci sono cresciuta in mezzo volevo sapere se anche voi avete trovato troppo inverosimile la storia della portinaia con il milionario giapponese, troppo da Cenerentola, forse una sincera simpatia reciproca sarebbe stata più in linea con il romanzo. Che ne dite?

Sì, infatti per "prevedibile" intendevo proprio quello...l'idea del principe azzurro che riesce a vedere la bellezza interiore oltre l'aspetto fisico è un pò banale, oltre che francamente improbabile. Per fortuna l'autrice ha avuto l'ottima pensata di far morire la protagonista per risolvere un intreccio che stava prendendo una brutta piega, almeno per me.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Sì, infatti per "prevedibile" intendevo proprio quello...l'idea del principe azzurro che riesce a vedere la bellezza interiore oltre l'aspetto fisico è un pò banale, oltre che francamente improbabile. Per fortuna l'autrice ha avuto l'ottima pensata di far morire la protagonista per risolvere un intreccio che stava prendendo una brutta piega, almeno per me.

anche per me è uscita dal piano di realtà su cui basava i personaggi che non si facevano condizionare affatto da fantasie o illusioni, anzi, sia Renèe che Paloma sono molto pratiche e concrete, tanto da pianificare le loro giornate sia nel tempo che nei comportamenti da tenere, sicuramente l'amore scombina i piani ma in questo caso sembrava un destino segnato e improbabile e come dici tu swann, la morte di Renèe ha risolto in parte il lieto fine un po' troppo buonista a parer mio
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
e poi la tesi che mi sembra più rilevante è quella che una persona intelligente può sembrarlo poco ma non viceversa, è un po' il gioco delle parti, chi è più dotato ne può recitare parecchie chi lo è meno, solo la sua
 

Palmaria

Summer Member
e poi la tesi che mi sembra più rilevante è quella che una persona intelligente può sembrarlo poco ma non viceversa, è un po' il gioco delle parti, chi è più dotato ne può recitare parecchie chi lo è meno, solo la sua

Concordo con te, Elisa!
E cosa ne pensate delle numerose pagine intrise di concetti filosofici, soprattutto nella prima parte del libro? Credete che la Barbery abbia voluto mostrare a tutti la sua bravura di filosofa o ritenete che siano funzionali alla storia?

Io sinceramente penso che sicuramente aiutino a dare spessore al personaggio di Renèe, ma anche che rallentino parecchio il ritmo narrativo e possano risultare piuttosto ostiche per chi non si sia mai accostato alle materie filosofiche.....
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Concordo con te, Elisa!
E cosa ne pensate delle numerose pagine intrise di concetti filosofici, soprattutto nella prima parte del libro? Credete che la Barbery abbia voluto mostrare a tutti la sua bravura di filosofa o ritenete che siano funzionali alla storia?

Io sinceramente penso che sicuramente aiutino a dare spessore al personaggio di Renèe, ma anche che rallentino parecchio il ritmo narrativo e possano risultare piuttosto ostiche per chi non si sia mai accostato alle materie filosofiche.....

La Barbery è una professoressa di filosofia e si sente, io credo che l'abbia fatto per differenziare il pensiero di Renèe rispetto agli altri e perchè è la materia che conosce meglio, se ci pensi la storia è abbastanza semplice e senza quelle parti, anche per me ostiche, in particolar modo Husserl, il romanzo sarebbe stato ben poca cosa
 

Candy Candy

Active member
io penso che in certi punti c'è un abuso di filosofia...
però la storia di ozu e renè mi è piaciuta perchè io non la vedo impossibile... ma reale, trovo impossibile che una bambina sia cosi rompiscatole e piena di se come paloma...
 
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