Ondine
Logopedista nei sogni
Eugenio Montale disse di questo romanzo: ci troviamo nel cuore del più acceso realismo e psicologismo, nella dissezione quasi anatomica di un sentimento amoroso. La storia prende forma da un fatto accaduto allo scrittore che nel 1959 aveva conosciuto una ballerina più giovane di lui dalle iniziali S. C. di cui si era follemente innamorato. Buzzati con questa donna aveva vissuto una relazione travagliata tra attimi di felicità e di tormento e allora come non provare compassione, come non patire insieme al protagonista? Il romanzo ha come scopo quello di esorcizzare l'ossessione per la ballerina S. C. e Buzzati tiene a precisare così: Un amore esprime il mio stato d’animo e la mia esperienza, ma ho un po’ aggravato le tinte. E respingo l’accusa che si tratti interamente di autobiografia. La protagonista non esiste, ci ho messo alcuni tratti della ragazza che io ho amato, e ho attribuito a lei tratti d’altre donne. Mi è piaciuto questo partire da un'esperienza autobiografica per poi spaziare con la creatività. Credo sia un romanzo sul possesso più che sull'amore. Se all'inizio ho provato compassione verso il protagonista, vittima della crudeltà psicologica di Laide nei suoi confronti, col tempo la compassione si è tramutata in fastidio per come si faceva trattare.
