I musicforum - La buona novella (De Andrè)

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El_tipo

Surrealistic member
ti dirò di più, e mi toglierai il saluto, lo trovo un po' monocorde, sicuramente la "religiosità" delle musiche è necessaria ma pur avendolo ascoltato migliaia di volte e adorandolo, lo trovo musicalmente troppo in linea con un genere di musica religiosa classica, può essere anche un limite perchè ne smorza il messaggio laico

questo è puro delirio!
arderai tra le fiamme cosparsa di locuste :D :D :D

vabbè, i gusti sono gusti. Però io non credo che de andrè sia un artista solo con i testi. Anche le musiche sono ricercatissime, raffinate, sin dai primi dischi. Poi lui ha subito molte contaminazioni con la musica mediterranea, con reverberi, con piovani ecc. Basti pensare ai suoni sublimi e cantautorali di questo disco, e paragonarli con quelli quasi folk dell'indiano, o tradizionalisti genovesi in crueza de ma, oppure contaminazione pura in anime salve. Lo strumento che apre la canzone "disamistade" sai cos'è? quello che sembra una chitarra? è un berimbau....

deandrèèperfezione
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
questo è puro delirio!
arderai tra le fiamme cosparsa di locuste :D :D :D

vabbè, i gusti sono gusti. Però io non credo che de andrè sia un artista solo con i testi. Anche le musiche sono ricercatissime, raffinate, sin dai primi dischi. Poi lui ha subito molte contaminazioni con la musica mediterranea, con reverberi, con piovani ecc. Basti pensare ai suoni sublimi e cantautorali di questo disco, e paragonarli con quelli quasi folk dell'indiano, o tradizionalisti genovesi in crueza de ma, oppure contaminazione pura in anime salve. Lo strumento che apre la canzone "disamistade" sai cos'è? quello che sembra una chitarra? è un berimbau....

deandrèèperfezione

non dirlo a me che mangiavo pane e De Andrè fin dall'infanzia, quando le mie amiche ascoltavano Baglioni io sapevo a memoria tutte le sue canzoni :mrgreen:

qua parliamo di questo disco, che dovrebbe essere un disco "laico", con un messaggio nuovo rispetto a quello religioso dominante. Trovo che questa carica a distanza di tempo si sia smorzata in modo eccessivo, tanto da farlo sembrare perfettamente "in linea". La musica secondo me contribuisce a questo, tanto che alcune di queste canzoni venga cantato durante la messa. Ma io sono eccessivamente "laica" e forse sono condizionata da questo.
 

isola74

Lonely member
Secondo me avete ragione entrambi:
premesso che De Andrè non si tocca :mrgreen:, la sua bravura sta anche nel trovare la musica adatta alle parole e viceversa, no? prendete Dolcenera.. secondo me ha un testo e una musica bellissime, ma la stessa musica sarebbe andata bene per raccontare (sia pure a suo modo) il Vangelo??? non direi....
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
ad esempio il primo brano, che ha dei passaggi poetici bellissimi, inizia in modo molto classico, con una citazione latina e un coro. Potrebbe essere un brano religioso con tutti i crismi, ancor più classico in quanto l'uso del latino e del canto di tipo gregoriano solitamente richiamano un cattolicesimo tradizionalista.

L'INFANZIA DI MARIA


Coro:
Laudate dominum
Laudate dominum
Laudate dominum

Voce:
Forse fu all'ora terza forse alla nona
cucito qualche giglio sul vestitino alla buona
forse fu per bisogno o peggio per buon esempio
presero i tuoi tre anni e li portarono al tempio
presero i tuoi tre anni e li portarono al tempio.

Non fu più il seno di Anna fra le mura discrete
a consolare il pianto a calmarti la sete
dicono fosse un angelo a raccontarti le ore
a misurarti il tempo fra cibo e Signore
a misurarti il tempo fra cibo e Signore.

Coro:
Scioglie la neve al sole ritorna l'acqua al mare
il vento e la stagione ritornano a giocare
ma non per te bambina che nel tempio resti china
ma non per te bambina che nel tempio resti china.

Voce:
E quando i sacerdoti ti rifiutarono alloggio
avevi dodici anni e nessuna colpa addosso
ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio
la tua verginità che si tingeva di rosso
la tua verginità che si tingeva di rosso.

E si vuol dar marito a chi non lo voleva
si batte la campagna si fruga la via
popolo senza moglie uomini d'ogni leva
del corpo d'una vergine si fa lotteria
del corpo d'una vergine si fa lotteria.

Coro:
Sciogli i capelli e guarda già vengono...
Guardala guardala scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli
guarda la pelle viene la nebbia
risplende il sole come la neve
guarda le mani guardale il viso
sembra venuta dal paradiso
guarda le forme la proporzione
sembra venuta per tentazione.
Guardala guardala scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli
guarda le mani guardale il viso
sembra venuta dal paradiso
guardale gli occhi guarda i capelli
guarda le mani guardale il collo
guarda la carne guarda il suo viso
guarda i capelli del paradiso
guarda la carne guardale il collo
sembra venuta dal suo sorriso
guardale gli occhi guarda la neve guarda la carne del paradiso.

Voce:
E fosti tu Giuseppe un reduce del passato
falegname per forza padre per professione
a vederti assegnata da un destino sgarbato
una figlia di più senza alcuna ragione
una bimba su cui non avevi intenzione.

E mentre te ne vai stanco d'essere stanco
la bambina per mano la tristezza di fianco
pensi "Quei sacerdoti la diedero in sposa
a dita troppo secche per chiudersi su una rosa
a un cuore troppo vecchio che ormai si riposa".

Secondo l'ordine ricevuto Giuseppe portò la bambina nella propria casa
e subito se ne partì per dei lavori che lo attendevano fuori dalla Giudea.
Rimase lontano quattro anni
 

El_tipo

Surrealistic member
anche io sono un laico, e per di più anticlericale. E sono convinto che de andrè non era da meno. Tutto questo disco non va ascoltato in chiave religiosa. Non è che poichè si tratta di argomenti religiosi, debba essere un disco religioso. In uno dei suoi più famosi concerti, quello del teatro Brancaccio, De andrè spiega benissimo come i 68ttini (perchè non dimentichiamoci che questo disco è uscito nel 68) non capirono il senso della buona novella. Gesù è stato il primo rivoluzionario della storia, è tutta l'esperienza religiosa è rivista in chiave umana. La fonte di ispirazione, come tutti saprete sono i vangeli apocrifi, che non sono intrisi del clericaliso cristiano. Ma non voglio dilungarmi su questo. concludo con questa frase della canzone 3 madri, detta da Maria mentre il figlio sta morendo:

"non fossi stato figlio di dio, ti averei ancora per figlio mio"
 

El_tipo

Surrealistic member
PS: dimeticavo una cosa: l'uso del latino è voluto per fare una parodia del lato mistico e trascendente della religione. Il disco comincia con il laudate dominum, il canto gregoriano. Ma avete visto come finisce? perchè non posti il testo dell'ultima canzone della buona novella? LAUDATE HOMINEM

deandrèmimanchiunsacco
 

El_tipo

Surrealistic member
Secondo me avete ragione entrambi:
premesso che De Andrè non si tocca :mrgreen:, la sua bravura sta anche nel trovare la musica adatta alle parole e viceversa, no? prendete Dolcenera.. secondo me ha un testo e una musica bellissime, ma la stessa musica sarebbe andata bene per raccontare (sia pure a suo modo) il Vangelo??? non direi....

de andrè lo ha quasi fatto: "guardala guardala sciogli i capelli, sono più lunghi dei nostri mantelli" ecc....:D
 

Dory

Reef Member
Secondo me avete ragione entrambi:
premesso che De Andrè non si tocca :mrgreen:, la sua bravura sta anche nel trovare la musica adatta alle parole e viceversa, no? prendete Dolcenera.. secondo me ha un testo e una musica bellissime, ma la stessa musica sarebbe andata bene per raccontare (sia pure a suo modo) il Vangelo??? non direi....

La musica di Dolcenera, così come tutte quelle dell'album "Anime salve" sono opera al 70% di Ivano Fossati, per questo sono così eccezionali!! :mrgreen: :mrgreen:
Con questo non voglio sminuire De André, lui è davvero fantastico, ma sono d'accordo sul fatto che è un genio della parola e un po' meno genio della musica... rispetto ad Ivano Fossati ovviamente. Però questa è solo una mia opinione, condivisibile o meno, visto che non ho nessuna competenza tecnica in fatto di musica e sono solo una semplice ascoltatrice appassionata.
Anime salve è 50/50 De André/Fossati! :YY
 

El_tipo

Surrealistic member
ecco qua, mi sto erigendo a paladino di de andrè :)

quello che cercavo di spiegare prima è che de andrè ha sempre cercato in tutti i suoi dischi di fare "coppia" con qualcuno. In quanto personalità fortemente insicura, aveva sempre bisogno di continui paragoni, anche se poi alla fine sceglieva di testa sua. E'proprio per questo che la sua musica è grande, perchè sente le influenze dell'uno e dell'altro artista. Tra i tanti Nicola Piovani, Francesco De Gregori, Massimo Bubola, e, nell'ultimo disco, Fossati
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il messaggio che De Andrè mi ha trasmesso con questo disco corrisponde esattamente al mio (personalissimo) concetto di religione.
Perciò non me la sento di definirlo strettamente "laico".
Non ho di questo disco una conoscenza approfondita, la mia è un'opinione puramente istintiva, però secondo me il contrasto tra le musiche di stampo classico e la visione della religione "umana" e non conformista che sta alla base dei testi è uno dei suoi punti di forza.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
PS: dimeticavo una cosa: l'uso del latino è voluto per fare una parodia del lato mistico e trascendente della religione. Il disco comincia con il laudate dominum, il canto gregoriano. Ma avete visto come finisce? perchè non posti il testo dell'ultima canzone della buona novella? LAUDATE HOMINEM

deandrèmimanchiunsacco

io non la vivo come una parodia del latino colto, ma come il mettere su un piano di parità uomo e Dio e questo credo non sia particolarmente innovativo, non mi intendo di scismi religiosi, ma credo che ci siano delle religioni protestanti che negano la divinità di Gesù e questo non mi sembra particolarmente "rivoluzionario", anche perchè in questo disco non mi sembra emerga particolarmente l'innovazione del messaggio cristiano ma la storia quasi "idilliaca" di Gesù e della sua famiglia, e la morte dello stesso, che viene intrisa di pietà e di nostalgia.

Laudate hominem

Laudate dominum

Gli umili, gli straccioni:
"Il potere che cercava
il nostro umore
mentre uccideva
nel nome d'un dio,
nel nome d'un dio
uccideva un uomo:
nel nome di quel dio
si assolse.

Poi, poi chiamò dio
poi chiamo dio
poi chiamò dio quell'uomo
e nel suo nome
nuovo nome
altri uomini,
altri, altri uomini
uccise ".

Non voglio pensarti figlio di Dio
ma figlio dell'uomo, fratello anche mio.

Laudate dominum
Laudate dominum

Ancora una volta
abbracciamo
la fede
che insegna ad avere
ad avere il diritto
al perdono, perdono
sul male commesso
nel nome d'un dio
che il male non volle, il male non volle,
finché
restò uomo
uomo.

Non posso pensarti figlio di Dio
ma figlio dell'uomo, fratello anche mio.

Qualcuno
qualcuno
tentò di imitarlo
se non ci riuscì
fu scusato
anche lui
perdonato
perché non s'imita
imita un dio,
un dio va temuto e lodato
lodato...

Laudate hominem
No, non devo pensarti figlio di Dio
ma figlio dell'uomo, fratello anche mio.
Ma figlio dell'uomo, fratello anche mio.
Laudate hominem
 

El_tipo

Surrealistic member
la frase chiave del disco è questa:

Non posso pensarti figlio di Dio
ma figlio dell'uomo, fratello anche mio.


Qualcuno
qualcuno
tentò di imitarlo
se non ci riuscì
fu scusato
anche lui
perdonato
perché non s'imita
imita un dio,
un dio va temuto e lodato
lodato...

ovviamente si riferisce a gesù, il quale, secondo de andrè, ci avrebbe dato un grande esempio, quello del perdono. Ma che fu in un certo senso manipolato/frainteso come figlio di un dio. Nei vangeli apocrifi, gesù viene presentato come la volontà di dio, non come il figlio. Il che cambia tutta la prospettiva del divino.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
certo che La buona novella è proprio adatta per questo periodo pasquale.

Alla fine penso sia un'opera che parla della religiosità dell'uomo, che De Andrè cerca di esprimere attraverso parole molto poetiche e musiche molto suggestive, è una religiosità sofferta, come se la ricerca del rapporto tra uomo e Dio fosse una ricerca quasi vana, anche se dolorosamente necessaria.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
certo che La buona novella è proprio adatta per questo periodo pasquale.

Alla fine penso sia un'opera che parla della religiosità dell'uomo, che De Andrè cerca di esprimere attraverso parole molto poetiche e musiche molto suggestive, è una religiosità sofferta, come se la ricerca del rapporto tra uomo e Dio fosse una ricerca quasi vana, anche se dolorosamente necessaria.

Anche per me questo disco è vera espressione di religiosità, intesa da De Andrè sicuramente in modo molto personale e non nel senso dei "valori" che purtroppo la chiesa spesso ci propina. Almeno mi sembra che i concetti di base del credo cristiano ci siano, dal mistero della nascita di Cristo al concetto di pietà e di perdono, alla compassione nei confronti dei ladroni, nei quali l'autore non manca di immedesimarsi. Mi emoziona moltissimo la fine de "Il testamento di Tito",
Io nel vedere quest'uomo che muore
madre, io provo dolore
nella pietà che non cede al rancore
madre, ho imparato l'amore
Le canzoni sono tutte bellissime, a parte i testi mi piace moltissimo l'uso dei cori. Forse la più poetica per me è "Il sogno di Maria" ed in particolare la parte finale:
"E la parola ormai sfinita si sciolse in pianto, ma la paura delle labbra si raccolse negli occhi semichiusi nel gesto d'una quiete apparente che si consuma nell'attesa d'uno sguardo indulgente. E tu, piano,posasti le dita all'orlo della sua fronte: i vecchi quando accarezzano hanno il timore di far troppo forte"
Purtroppo è facile, soprattutto per chi come me non ha una conoscenza approfondita di questo disco, cadere nel banale nel commentarlo, ma se gli dovessi assegnare un voto direi 10/5 :mrgreen:
 

zaratia

Sideshow
Bene, io chiuderei questa discussione :)... Non so se ha senso fare un riassunto dei giudizi, visto che i temi discussi sono così vari.:?
 
Stato
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