Secondo me può succedere che una persona nella sua vita non abbia mai amato e credo che l'amore umano sia no-global.
Si può pensare che l'Amore con la A maiuscola quello ideale globale e assoluto sia nel famoso Iperuranio di Platone (e qualcuno probabilmente lo chiama Dio). Ma il suo specchio terreno si frammenta, assume migliaia di sfumature, diventa fraterno, amichevole, genitoriale, coniugale, e tutto quello che volete; così come diventa semplice o complicato, "indifferente" o ossessivo, "razionale" o morboso, durevole o mutevole, e così via.
L'amore è anche strettamente tradizionale e culturale, se vogliamo, e in questo senso è no-global, perché si manifesta in modi molto diversi a seconda del proprio paese di provenienza, non solo, perché è lo stesso ambiente familiare ad influenzarlo, positivamente o anche negativamente.
Prima di farne esperienza mi sono spesso chiesta come si faccia a riconoscere in se stessi l'amore verso qualcosa, e mi è stato risposto che quando ami lo sai, lo capisci istintivamente. Io non credo che sia così semplice riconoscere l'amore, esistono miriadi di sentimenti simili con i quali può essere confuso.
Ma l'argomento è talmente soggettivo che penso che tutti i punti di vista sulla questione siano ugualmente veri e ugualmente incerti.