shvets olga
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“Pubblicato nel 1892 e subito oggetto di numerose critiche, varie nell’intonazione ma generalmente concordi nell’accusa di immoralita’, l’Innocente narra la storia di un reciproco adulterio e di un assassinio. Se da un punto di vista tematico I modelli sfruttati sono ancora quelli dei narrator russi, in particolare Tolstoj e Dostoevskij, e’ sopratutto sul piano stilistico che traspare una piu’ matura consapevolezza di d’Annunzio: la sua prosa, infatti, si arrichisce qui di una notevole capacita’ inventive ed evocative che restituisce alla parola la tensione musicale e poetica delle primissime esperienze. Come ebbe modo di scrivere Giusepe Antonio Borgese,”nel suo complesso L’Innocente non e’ soltanto un manifico romanzo; esso e’, malgrado lo splendore dei particolari che tutti ammiriamo nel Trionfo della morte, l’unico vero romanzo di Gabriele d’Annunzio”
"La storia di un marito geloso, che spia la moglie per accertarsi della sua fedelta’. Un marito in preda a continui conflitti di coscienza, che colloquia con se stesso."
Magari un po’ strano presentarvi da lontano un romanzo italiano,ma nonostante tutte le accuse di plagio,(per me questo non ha importanza, lasciamo giudicare ai critici), lo apprezzo da straniera, che leggendo l’opere scritte cosi artisticamente , con tanta finezza e melodia, ammira piu’ che mai lingua italiana. Secondo me,ai nostri tempi, quando si perde bellezza e ricchezza delle lingue, ai tempi di semplificazione e volgarizzazione della lingua scritta necessario rileggere l’opere dei grandi maestri di letteratura.
"La storia di un marito geloso, che spia la moglie per accertarsi della sua fedelta’. Un marito in preda a continui conflitti di coscienza, che colloquia con se stesso."
Magari un po’ strano presentarvi da lontano un romanzo italiano,ma nonostante tutte le accuse di plagio,(per me questo non ha importanza, lasciamo giudicare ai critici), lo apprezzo da straniera, che leggendo l’opere scritte cosi artisticamente , con tanta finezza e melodia, ammira piu’ che mai lingua italiana. Secondo me,ai nostri tempi, quando si perde bellezza e ricchezza delle lingue, ai tempi di semplificazione e volgarizzazione della lingua scritta necessario rileggere l’opere dei grandi maestri di letteratura.
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