De Luca, Erri - Montedidio

Grantenca

Well-known member
Un quartiere di Napoli nel dopoguerra (anni 50/60) visto con gli occhi di un tredicenne, un adolescente che ha appena finito la scuola ed incomincia il lavoro presso la bottega di un falegname. Con il lavoro incomincia la vita vera che il tredicenne, che ha la passione della scrittura, inizia a scoprire in tutti i suoi risvolti, dolci e amari. E’ una serie di quadretti deliziosi, che si compongono in una unica opera, breve ma bellissima, dalle quale emerge una Napoli dei quartieri popolari ben diversa dallo stereotipo che ci viene continuamente offerto, con una umanità profonda impregnata da una filosofia e saggezza popolare di grande spessore che si è consolidata nel tempo sulla base delle difficoltà che queste classi sociali hanno dovuto, da sempre, superare.
Un libro assolutamente da leggere.
 

Shoshin

Shikata ga nai
Napoli per sempre.

A volte riprendo tra le mani questo libro.
Chiudo gli occhi e torno a camminare
sulle strade di una terra che non ho mai
dimenticato,né sostituito nel mio cuore
di albero sradicato da più di venti anni.
Napoli resta attaccata addosso per sempre.
E quando la lasci ti prende per mano,
ti tiene compagnia quando ne hai bisogno.
Adoro questo scrittore,grazie ai suoi libri ho superato
tanti momenti duri e di solitudine.




"Quando ti viene una nostalgia, non è mancanza, è presenza, è una visita, arrivano persone, paesi, da lontano e ti tengono un poco di compagnia". Allora don Rafaniè, le volte che mi viene il pensiero di una mancanza la devo chiamare presenza? "Giusto, così a ogni mancanza dai il benvenuto, le fai un'accoglienza." Così quando sarete volato io non devo sentire la mancanza vostra? "No, dice, quando ti viene da pensare a me io sono presente."
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
E', forse, il più bel libro di De Luca che abbia letto, insieme a Il giorno prima della felicità.
Una favola malinconica fatta di realismo e poesia, di assenza e presenza. Il calzolaio Rafaniello e le sue ali che gli permetteranno di volare così come un giorno volerà il bumeràn, l'assenza (fisica) dei genitori, la presenza terrena di Maria, la bottega buia e il rifugio nel punto più alto di Montedidio: questo è il mondo del protagonista, un mondo in cui il sogno si mescola alla vita vera e talvolta diventa realtà, un mondo in cui la fantasia aiuta a superare la solitudine e in cui si è costretti a crescere molto in fretta. In queste poche pagine c'è tutto, amore e morte, gioia e dolore, dolcezza e violenza, un racconto che scorre come l'acqua o come il sangue, un libro nel quale si respira una napoletanità verace, scritto con penna sapiente e spontanea. Molto, molto consigliato.
 
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