Passeggiavo nel Raval di Barcelona e ho notato che il MACBA esponeva una mostra dedicata a Cage. Potevo non affrontarla eroicamente, dopo che la nostra stella aveva opportunamente richiamato l'attenzione su questo..., posso dirlo?, genio?
Osservare, da profana, gli appunti e le partitografie di Cage e' stato illuminante! Una vita intera dedicata alla ricerca della essenza della musica, elaborazione di nuovi suoni (i famosi chiodi fra le corde del pianoforte
aura: la musica del bagno...), un nuovo modo di pensare e scrivere la musica: ogni suo spartito e' preceduto da una lunga introduzione dove illustrava il ruolo di ogni strumento nella composizione, l'utilizzo che l'esecutore poteva fare del suono, l'ampiezza del tempo e delle pause, che poteva dilatarsi o restringersi a seconda delle indicazione del direttore (ove ve ne fosse uno, come lui stesso amava specificare). Il risultato era una infinita' di opzioni e dunque una infinita' di diverse musiche, basate sulla stessa composizione. La grafica non riproduceva le classiche note e pentagrammi, sostituiti da segni che assomigliano piu' a diagrammi, cerchi e spazi concentrici... (una partitura addirittura riproduceva il ritmo calibrandolo sulla lunghezza del nastro di registrazione.. ad es, scriveva "questa nota deve durare 1/3 di nastro" ---> imaginary landscape n. 5)
aura: Guardando la partitura risulta anche evidente il rapporto tra la geometria e il suono. Si rinvia quindi al concetto di infinito geometrico o matematico... un genio, davvero. :OO
Emerge infine, in tutta la sua evidenza, che la famosa 4'33" e' il risultato di una vita di studio e ricerca sul suono, ma soprattutto sul tempo. Perche', come lui stesso spiega, l'essenza della musica (e quindi del tempo) e' il nulla. Mi permetto di riprodurre stralci di una intervista a David Tudor (esecutore prediletto), che ho ascoltato e "annotato' in tutta fretta , mi scuso per errori, imprecisioni, cattiva riproduzione linguistica:
"
If you think to own each noise, you miss the global point...there is no point. The point is nothing. ..... Gramophone is not an instrument, because an instrument lead to nothing."
4'33" e' il risultato finale di questo studio, la musica perfetta e' il nulla. per la cronaca, la partitura era piu' o meno questa:
I
TACET
II
TACET
III
TACET
Rauschenberg ha creduto di riprodurre il medesimo concetto con l'arte visiva, esponendo tre pannelli completamente bianchi. Dagli schizzi preparatori emerge anche in questo caso un lavoro meticoloso sulle proporzioni geometriche e la simmetria. Ma a mio sommesso parere, il risultato finale non e' lo stesso. Un pannello bianco non e' il nulla. Invece il silenzio si'.
Tornando alla domanda del thread, lo stesso Cage cosi' si esprimeva in una intervista : " Music is what produce sound".
E in alcuni appunti intitolati VARIATIONES III - REALIZATION scriveva cosi':
"
The bird is on the tree: when it falls, spring comes.
Two people were my teachers with respect to seeing what there is to see.
The first, Galka Scheyer, taugh me to see the paintings of Klee, Kandisky, Jawlensky and Feininger.
The second during a walk through Seattle, taught me to to see the world around me. His name was Mark Tobey.
There are [two] ways of hearing. One has to do woth hearing sounds within a work of art.
The other has to do woth keeping ones ears open during ones daily experiences.
This second way is in my opinion the more useful. Certainly one can do it more often."
Se qualcuno interessato al contenuto gradisce la traduzione, mi impegno ad offrirla (ma vi dovete accontentare della mia incompetenza
) quanto prima.
La tendenza generale di Cage e' di riuscire a liberare la musica, ma non solo, la sua intera esistenza in relata', dagli schemi. Ed e' evidente dai suoi appunti che il metodo che utilizzava era di individuare con la massima precisione questi schemi, per poi evaderli. E ci sono anche suoi appunti genialmente folli, che pretendono di elencare meticolosamente le attivita' quotidiane possibili, nel tentativo, credo, di trascenderle. Per es. in un taccuino scriveva:
THINGS I CAN DO:
Answer questions
smoke
write
walk back and forth
think
put on or take off my glasses
drink water
leave the room
go through papers
play tape machines
listen (to David)
(to ambient sounds)
rub eyes, nose or face
change volume or tone controls
take pills
typewrite
move furniture
do a timed action (stop-watch)
do a spaced action 9choreography)
speak in German
speak after putting something in code
ask questions
follow an I-ching operation
change function of mikes
change accent
:ad: (questo ultimo e' mio).