(Roma, 1912-1985)
Nata - come i suoi tre fratelli minori - da una relazione extraconiugale della madre, Irma Poggibonsi,con Francesco Lo Monaco, trascorre l'infanzia in casa di Augusto Morante, istitutore al riformatorio per minorenni e suo padre soltanto nominalmente. Terminato il liceo, l'adolescente Elsa va via da casa: per mantenersi, dà lezioni private ed inizia a collaborare con diverse testate giornalistiche. E' tuttavia con il suo primo romanzo, Menzogna e sortilegio(1948), che ella s'impone all'attenzione generale. Il medesimo tema è al centro del successivo L'isola di Arturo (1957). Nel decennio dei '60, provata da dispiaceri privati (la chiusura del rapporto con Moravia, che aveva sposato nel 1941) e coinvolta dalle inquietudini del periodo, licenzia un testo d'intervento diretto quale "Pro o contro la bomba atomica" (1965) ed il suggestivo Il mondo salvato dai ragazzini� (1968). Il rifiuto della "storia ufficiale"�, l'aperto parteggiare per gli umiliati e offesi - caratterizza pure "La storia"� (1974), l'opera sua di maggior successo, in virtù d'un linguaggio piano e semplice e di una trama coinvolgente. Il commiato di Aracoeli� (1982) è all'insegna di un pessimismo irredimibile, d'una disperazione lucida che neppure nel ricordo trova conforto. Gli ultimi anni la dividono ormai da tutto e tutti perchè costretta ad una dolorosa immobilità in clinica prima di spegnersi, nel 1985.
Nata - come i suoi tre fratelli minori - da una relazione extraconiugale della madre, Irma Poggibonsi,con Francesco Lo Monaco, trascorre l'infanzia in casa di Augusto Morante, istitutore al riformatorio per minorenni e suo padre soltanto nominalmente. Terminato il liceo, l'adolescente Elsa va via da casa: per mantenersi, dà lezioni private ed inizia a collaborare con diverse testate giornalistiche. E' tuttavia con il suo primo romanzo, Menzogna e sortilegio(1948), che ella s'impone all'attenzione generale. Il medesimo tema è al centro del successivo L'isola di Arturo (1957). Nel decennio dei '60, provata da dispiaceri privati (la chiusura del rapporto con Moravia, che aveva sposato nel 1941) e coinvolta dalle inquietudini del periodo, licenzia un testo d'intervento diretto quale "Pro o contro la bomba atomica" (1965) ed il suggestivo Il mondo salvato dai ragazzini� (1968). Il rifiuto della "storia ufficiale"�, l'aperto parteggiare per gli umiliati e offesi - caratterizza pure "La storia"� (1974), l'opera sua di maggior successo, in virtù d'un linguaggio piano e semplice e di una trama coinvolgente. Il commiato di Aracoeli� (1982) è all'insegna di un pessimismo irredimibile, d'una disperazione lucida che neppure nel ricordo trova conforto. Gli ultimi anni la dividono ormai da tutto e tutti perchè costretta ad una dolorosa immobilità in clinica prima di spegnersi, nel 1985.
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