Se sei interessato a conoscere la letteratura "gialla" direi di cominciare con Conan Doyle (con i limiti di cui parlavo per Uno studio in rosso), Edgar Wallace e Richard Austin Freeman con il suo dottor Thorndyke (il primo vero giallo scientifico, con buona pace di Holmes). Sono racconti della loro epoca ma interessanti. Poi passerei all'elegante e acculturato S.S. Van Dine (Philo Vance) e Dashiell Hammet. Segue Rex Stout e il suo pachidermico e simpatico Nero Wolfe e Raymond Chandler. In questo periodo in Italia abbiamo Augusto De Angelis, interessante più per la buona resa del momento storico. Arriviamo così a Scerbanenco, Ed McBain, Ross McDonald e(alcuni) Bill Pronzini. Donald E. Westlake/Richard Stark/Tucker Coe. Naturalmente Simenon e in Italia Fruttero & Lucentini e Renato Olivieri. Per i neri James H. Chase. Vi sono poi altri "minori", che spesso minori non sono) influenzati da uno o l'altro dei predetti autori (es, Thomas B, Dewey è nel filone di Raymond Chandler ma scrive benissimo). Una curiosità: padre Brown. Un... fascista, secondo alcuni: Spillane. Altri non ne vedo...