Baricco, Alessandro

Vongola

New member
Quando lessi Seta tempo fà, ricordo che mi piacque parecchio. A posteriori credo però che Baricco sia un po' come un'overdose di caramelle. Al momento ti riempie e ti delizia, ma ti lascia in seguito con un retrogusto un po' spiacevole. Un giorno sai che lo rifarai e ne pagherai le conseguenze.
A me non dispiacciono gli autori che si trastullano nell'aggettivazione poetica e Baricco sa perfettamente dipingere con le parole, ma dopo un po' annoia.
Avrei qualche timore nel consigliarlo :?
 

Holly Golightly

New member
Diciamo che non ho molta simpatia per Baricco... non amo il suo stile, lo trovo un po' troppo ampolloso.
Ho letto vari libri (Castelli di Rabbia, Seta, Oceano Mare, Novecento), e l'unico che mi è piaciuto penso sia Novecento...
 

marcoguerini

www.marcoguerini.reads.it
Io amo Baricco, soprattutto in Castelli di Rabbia e Oceano/Mare, perché è come se dicesse qualcosa che io stesso vorrei dire, ma meglio, nel modo più adatto. Leggendo alcuni passi mi capita di pensare "Esatto! è proprio così!". E poi le atmosfere che crea, al limite dell'onirico. Forse è il mio contemporaneo preferito.
 

thira

New member
non riesce a piacermi

ho letto alcuni suoi libri, cominciando da seta, forse io non l'ho capito, oppure non ho sufficiente immaginazione. Apprezzo la sua scrittura ma non riesce ad emozionarmi
 

moonshine

New member
Il primo libro di Baricco che ho letto è stato "Seta", scelto per una di quelle coincidenze che ti fanno impressione e nel libro ho trovato la risposta ad una mia
domanda;ho continuato con Novecento, quindi Oceano Mare, Castelli di rabbia, City, mi sono lanciata con la storia in "Questa storia" e "Iliade" e ho terminato per ora con "Emmaus".
I suoi libri mi sono piaciuti tutti, in ognuno ho ritrovato un frammento del mio sentire, in ognuno mi sono sorpresa per un'idea originale o un inusuale progetto di
vita
(un treno con un binario diritto per ritornare dall'amante-amata, un pugile, amico immaginario, un circuito automobilistico che faccia rivivere tutta un'esistenza, il tornare nel mare per fondersi con la Vita e dissolversi)

Non rileggo mai i libri di narrativa, soltanto le poesie, ma non posso fare a meno di ripensare ad alcuni passaggi e di andare a ritrovarli in internet per gustarli di
nuovo.
 

Anchionese

New member
E', senza dubbio, il mio scrittore preferito. Scrittura onirica, storie fuori dall'umano, personaggi che saltano sempre un passaggio nei propri ragionamenti. Bisogna essere un po' visionari per capirlo e, se lo si è, non si può far altro che amarlo. Io ho letto quasi tutte le sue produzioni compresa l'ultima, Mr. Gwyn, che ho divorato in 5 ore il giorno in cui è uscito. L'unica sua produzione non all'altezza penso che sia Emmaus, troppo "terreno". Se volete qualcosa di meno conosciuto, buttatevi su "I barbari - Saggio sulla mutazione", un bel saggio, col suo solito modo di scrivere.
 

Jessamine

Well-known member
Anche io non rientro nel dualismo "o si ama, o si odia".
Lessi Oceano Mare a quindici anni, e in effetti sul momento mi affascinò tantissimo. A me il suo stile piace molto, mi piace la sua poesia, il suo giocare con le parole, i suoi personaggi buffissimi.
Però, non so, tutto questo "sperimentalismo" (che poi, non credo sia nemmeno il termine giusto, ma non riesco a trovarne uno migliore) a volte mi sembra insensato. Mi sembra quasi autocompiacimento, come se non avesse veramente una finalità, se non quella di stupire.
E, sinceramente, secondo me la Letteratura è arte, e l'arte dovrebbe avere qualche cosa di più, un qualche messaggio, qualcosa di più profondo.
Leggo Baricco e mi piace, mi emoziona, sul momento, ma a fine lettura, mi volto indietro e mi accorgo che, in fondo, non mi ha lasciato poi molto. Non lo demonizzo per questo, va bene anche così, mi fa passare delle ore piacevoli e per lo meno ha una qualità migliore rispetto a tanti polpettoni che il marketing cerca di spacciare per alta letteratura, però non lo innalzo su un piedistallo, per questo.
Lo ritengo un autore senza lode e senza infamia, ecco.
 

Nerst

enjoy member
Io ho letto tre libri di Baricco e ho imparato ad apprezzarlo.
Del suo modo di scrivere apprezzo i tempi. Le sue letture le trovo lente e per questo mi danno tempo di assaporare i messaggi celati dietro le righe. Per lenti non intendo che il ritmo delle storie non prende, al contrario, gli eventi sono vissuti dai protagonisti con lungo trasporto, che fa immergere il lettore in riflessioni profonde.
Riconosco che bisogna abituarsi alla chiave di lettura delle sue frasi, questo si, ma ogni scrittore ha un linguaggio tutto suo e Baricco, se lo segui, lo apprezzi.
Continuerò a leggerlo.
 

Bacci

New member
Io di Baricco ho letto un libro e mezzo, ma non mi piace proprio il suo modo di scrivere. Più che altro non mi trasmette nulla, mi sembrano solo esercizi di stile, peraltro che non incontrano il mio gusto in fatto di scrittura. Poi ho avuto occasione di leggere anche qualche suo articolo e mi pare solo un pallone gonfiato. Non credo che comprerò più dei suoi libri... La sua prosa mi pare tutta "costruita" ad arte e poco sincera, come se non esprimesse un reale bisogno di raccontare qualcosa, ma solo di far vedere quanto è bravo a scrivere. Poi per carità, son gusti, eh! spero di non offendere nessuno :wink:
 

Mizar

Alfaheimr
Pare Dio si stia felicitando del fatto che oramai, questo quì, nessuno se lo fila più.

Fonti molto vicine a Nostro Signore giurano di averlo udito sussurrare tali parole al Vespro:"Ass'fa!"
 
M

maredentro78

Guest
Non lo apprezzo molto,in realtà mi annioa lo stile della scrittura,e i contenuti espressi.Ho letto "Oceano e mare","Seta" e "Novecento"(quest'ultimo l'ho adorato!!).Non so se gli darò un0altra possibilità!mah!!:wink:
 

riah

New member
Io semplicemente penso che Baricco sia l'ideale per tutti quelli che sono stanchi della solita prosa. La sua è secondo me una "prosa lirica frantumata". Adoro proprio questo di lui. Non sono semplici storie quelle che mettono in scena i suoi strambi improbabili eppure ben riusciti personaggi, ma drammi, segreti che finiscono per diventare la loro stessa vita dietro cui si cela tutto il genere umano. Non puoi mai dire come finirà il libro perché non è mai banale o ripetitivo (a differenza dei libri di N.Sparks che, seppur leggendoli e piacendomi, vedono sempre la morte di qlk1, un amore sbocciato e il lieto fine in un modo o nell'altro). Credo che si possa affermare a gran voce che Baricco è davvero l'uomo del suo tempo, il romanziere di qst nostro tempo...frantumato.:)
 

oronero

Very normal reader
Alessandro Baricco...

Mi trovo senz'altro diviso tra i suoi primi libri e gli ultimi, la sua crescita e la sua stanchezza è palpabile. "Oceano mare" lo adorai qualche anno fa, tanto quanto "Castelli di rabbia" o "Novecento", meno apprezzabile "Questa storia" o "Senza sangue", forse perché ormai vittima insensibile del suo audace uso del lessico poetico ed evocativo, stanco del ricamo incessante di cui fa uso e di quegli universi surreali talvolta poco interessanti (almeno personalmente). Probabilmente il trucco è leggere di lui solo il meglio, o specifici titoli, in specifiche fasi della propria esperienza da lettore in cui ci sentiamo puri come ragazzini, poetici ed innamorati, o alternarli più saggiamente a letture differenti, crude e disilluse, che desensibilizzino ed impediscano l'overdose.

Giudizio finale comunque positivo, non posso che consigliarlo, ha qualcosa da dire e nel panorama letterario ha una sua identità specifica.
 
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