Scacchi, bambini, ricordi.
Stamani, dopo tutto questo scacchierando parlando, sono andato a rivedere il mio ID. Elo Nazionale - FSI della Federazione Scacchi Italiana. ( Tesseramento Agonistico)
Ho ritrovato parecchie sorprese.
Ad esempio: nellla ricerca ho digitato vecchi nomi di gente che incontravo nel circuito lombardo dei Tornei Open Nazionali.
Ho visto discese e salite vertiginose:
Guido G. , gran bel giocatore, non ha ancora raggiunto il livello Magistrale. Eppure e' in attivita'.
GiorgioD., invece, pur essendo un modesto giocatore ha conseguito inizio 2010 la categoria Naz. Il lavoro, lo studio, paga.
E altri ancora.
Sono andato a vedere anche certi ragazzini che giocavano in un circolo famoso alle porte di Milano.
Talmente famoso da organizzare i Campionati Italiani di categoria under 14
Anche qui' ho trovato sorprese: quando c'erano gli open semilampo aperti a tutti, potevi benissimo ritrovarti in scacchiera con un bimbo di 7 / 8 anni accompagnato dai genitori.
Tu giocavi in torneo con questi bambini e ragazzini sorvegliati a vista dai genitori di fianco al tavolo.
Mi ricordo: era quasi uno shock.
Questione psicologica: la prima cosa che ti dicevi era: cavolo se perdo!!!! Magari tu di 40 anni sconfitto da un ragazzino.
E capitava spesso e volentieri che giocatori adulti perdessero senza batter ciglio.
Ho ritrovato a memoria i nomi di alcuni di quei bambini: alcuni non hanno conseguito nessuna categoria e sono rimasti NC.; alcuni non giocano piu', altri non sono nemmeno Tesserati alla Federazione, altri ancora , invece, sono diventati dei gran bei giocatori.
Alcuni addirittura Candidati Maestri all'eta' di 17/18 anni.
Mi ha fatto piacere vedere o ri-vedere quei nomi.
Me ne ricordo uno di particolare ad un Torneo Nazionale a Monza.
Si mise in testa di mangiare la focaccia durante una partita; naturalmente intervenne l'arbitro per richiamare il giocatore. Il bambino non ne volle sapere e dovette intervenire il padre per convincerlo.
Alla fine gli lasciarono mangiare la focaccia ma non ricordo piu' se vinse o perse quella partita: la focaccia era piu' importante.
Fin da piccoli se li si osserva ci si accorge di quale giocatore si avra' in scacchiera: intendo sotto il profiolo del comportamento.
In generale tutti i giocatori sono nervosissimi, poi con l'esperienza s'imparera' a darsi un decoro e a sublimare la tensione. A livelli altissimi, poi, quasi tutti ricorreranno allo Yoga per la respirazione e la concentrazione.
Con i bambini questo diventa piu' difficile e i tratti peculiari della adolescenza saranno quelli che appariranno in seguito.
C'e' chi si masturba i capelli, ad esempio. Si siede pettinato come un Lord Inglese e a fine partita si alza pettinato come un Punk.
Altri ancora sono composti come un modello nell'abbigliamento: a fine partita persino la patta dei pantaloni e' giu', la camicia fuori dalla cintura, il maglione tutto storto, una manica su e una giu'.
Immagino le cravatte di Zefiro!
Altri, invece, si mangiano le unghie e finite le loro incominciano a mordicchiare quelle degli altri. Se potessero!
Altri ciucciano i pezzi: si prendono un pedone in bocca e vai!!!!
Poi le scorribande per la sala torneo: giu' e su dai corridoi, a destra e a sinistra, al bar e fuori sala, dovunque insomma.
Le bambine sono piu' composte: anzi guardano indignate i maschietti come se fossero di un altra razza. Non umana.
Poi crescono tutti e tutti riavranno gli stessi problemi di sempre: come non farsi travolgere dal panico in scacchiera!
Rimedi? c'e' ne' di tutti i tipi. Persino fumarsi 40 sigarette ( fuori sala) in una partita di due ore x 40 mosse minimo.
Dei turchi!
Poi, infine i genii, che esorcizzano a loro modo.
Non ricordo piu' chi fossero quei due GM di livello mondiale che s'incrociarono in torneo negli Usa.
Il primo, alla prima partita si prese una tazza di the e incomincio' a mescolare lo zucchero con il cucchiano. Tic tic tic contro la porcellana. della tazza.
L'altro ando' in bestia e che fece? si fece portare una tazza vuota senza the ( non mi piace il the! disse) e incomincio' a mescolare con il cucchiaino il vuoto nella tazza.
Tic tic tic tic...." mi sembra che il rumore sia uguale a quello del mio avversario" esclamo'!
Roba da genii , appunto.