asiul
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l'arte del copia incolla
" E. Jones, uno dei piu' noti allievi di Freud, scrisse nel 1930 il saggio "The problem of Paul Morphy", che esaminava in modo analitico il gioco degli scacchi. Evidenzio' cosi' che gli scacchi erano un gioco che attirava solo gli uomini (infatti non esistono donne campionesse), perchè rappresentano una messa in scena dell'uccisione del padre, con una forte sfumatura sadico-anale e aspetti omosessuali, visto che i contendenti sono sempre due uomini. "
Mah! sappiamo che in seguito di campionesse donne ce ne sono state.
freudiano junghiano, non saprei, tutti e due, forse, ma sicuramente maschile.
Un maschio che e' maschio cura sempre le donne. ( non siamo gay per fortuna! )
Quella della scacchiera, poi, e' particolarmente insidiosa: fa un male cane.
Quando scorazza a destra e a sinistra, e' la fine, imperversa come un ciclone anche se a volte finisce in trappola.
Del resto il paradosso e' : il Re puo' muovere solo di un passo, la donna puo' farne quanti ne vuole.
Gia' uno specchio della realta' ? Si vuole affermare che gli scacchi anticipavano quello che sarebbe successo nei tempi? Che il re/uomo deve correre dietro alle gonnelle?
E di piu': negli scacchi e' il re che si vuole morto, caduto, matto! e non la donna.
Negli scacchi come nella vita la donna e' molto potente.
Forse piu' dei maschi.
" E. Jones, uno dei piu' noti allievi di Freud, scrisse nel 1930 il saggio "The problem of Paul Morphy", che esaminava in modo analitico il gioco degli scacchi. Evidenzio' cosi' che gli scacchi erano un gioco che attirava solo gli uomini (infatti non esistono donne campionesse), perchè rappresentano una messa in scena dell'uccisione del padre, con una forte sfumatura sadico-anale e aspetti omosessuali, visto che i contendenti sono sempre due uomini. "
Mah! sappiamo che in seguito di campionesse donne ce ne sono state.