Ira
Retired member
Spesso descritto come il romanzo più ambizioso di Steinbeck, La valle dell'Eden tratta delle intricate faccende di due famiglie, i Trask e gli Hamilton. Il libro era stato originariamente dedicato da Steinbeck ai figli, Thom e John (a quell'epoca rispettivamente di sei e quattro anni). Steinbeck voleva descrivergli la Salinas Valley molto dettagliatamente: i panorami, i suoni, gli odori, i colori.
Si dice che la famiglia Hamilton del libro sia stata ispirata dalla vera famiglia di Samuel Hamilton, nonno materno di Steinbeck. Inoltre, un giovane John Steinbeck appare come personaggio nel libro, ricoprendo un ruolo minore.
Secondo la sua ultima moglie, Elaine, Steinbeck considerava questo libro un requiem per se stesso, la sua storia più grande. Steinbeck dichiarò riguardo al libro: "Penso che tutto ciò che ho scritto è stato, in qualche modo, di preparazione a questo."
Lì dentro c’è tutto, come in una Bibbia, e proprio dalla Bibbia Steinbeck pare attingere avidamente.
Il titolo del libro deriva da un versetto della Genesi riguardante Caino (Gen 4:16), i parallelismi tra Caino e Abele, Charles e Adam e Caleb e Aaron sono innumerevoli e il passo centrale del libro, quello che diventa poi l’ossatura della trama e del messaggio, parte proprio da una frase della Bibbia.
Il cuoco cantonese Lee (personaggio chiave eliminato nell’orrenda trasposizione cinematografica) si accorge che la traduzione inglese di un passo della Bibbia differisce da quella americana e indaga per scoprire quale sia il significato vero. Scopre che la chiave di volta di quella frase è la parola תמשל (timshell) che non significa «tu riuscirai a sconfiggere il male» della traduzione di Re Giacomo, che suona come una promessa, né il «tu sconfiggerai il male» della traduzione americana, più simile ad un ordine. No, timshell ha un valore più profondo: tu puoi sconfiggere il male. E su questo si basa il romanzo, che è poi ciò su cui la stessa vita poggia i piedi, sulla nostra facoltà di scegliere tra giusto e sbagliato, buono e cattivo.
E' un bellissimo romanzo, scritto magistralmente, vi si trovano descrizioni realistiche della Valle di Salinas, ci si immerge nella vita di quegli anni ma quello che rende impareggiabile questo romanzo è che ci si trova tutto l'essere umano con le sue gioie, dolori, paure, gelosie, peccati e generosità - Le stesse condizioni che ritroviamo inalterate nei seicoli.
Si dice che la famiglia Hamilton del libro sia stata ispirata dalla vera famiglia di Samuel Hamilton, nonno materno di Steinbeck. Inoltre, un giovane John Steinbeck appare come personaggio nel libro, ricoprendo un ruolo minore.
Secondo la sua ultima moglie, Elaine, Steinbeck considerava questo libro un requiem per se stesso, la sua storia più grande. Steinbeck dichiarò riguardo al libro: "Penso che tutto ciò che ho scritto è stato, in qualche modo, di preparazione a questo."
Lì dentro c’è tutto, come in una Bibbia, e proprio dalla Bibbia Steinbeck pare attingere avidamente.
Il titolo del libro deriva da un versetto della Genesi riguardante Caino (Gen 4:16), i parallelismi tra Caino e Abele, Charles e Adam e Caleb e Aaron sono innumerevoli e il passo centrale del libro, quello che diventa poi l’ossatura della trama e del messaggio, parte proprio da una frase della Bibbia.
Il cuoco cantonese Lee (personaggio chiave eliminato nell’orrenda trasposizione cinematografica) si accorge che la traduzione inglese di un passo della Bibbia differisce da quella americana e indaga per scoprire quale sia il significato vero. Scopre che la chiave di volta di quella frase è la parola תמשל (timshell) che non significa «tu riuscirai a sconfiggere il male» della traduzione di Re Giacomo, che suona come una promessa, né il «tu sconfiggerai il male» della traduzione americana, più simile ad un ordine. No, timshell ha un valore più profondo: tu puoi sconfiggere il male. E su questo si basa il romanzo, che è poi ciò su cui la stessa vita poggia i piedi, sulla nostra facoltà di scegliere tra giusto e sbagliato, buono e cattivo.
E' un bellissimo romanzo, scritto magistralmente, vi si trovano descrizioni realistiche della Valle di Salinas, ci si immerge nella vita di quegli anni ma quello che rende impareggiabile questo romanzo è che ci si trova tutto l'essere umano con le sue gioie, dolori, paure, gelosie, peccati e generosità - Le stesse condizioni che ritroviamo inalterate nei seicoli.