Leggo per curiosità,per rendermi conto della realtà che mi circonda
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Leggo per curiosità,per rendermi conto della realtà che mi circonda
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I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte a un libro non dobbiamo chiederci cosa dica ma cosa vuole dire.
Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
(Il nome della rosa, Umberto Eco)
questa mi piace troppo... e me ne approprio subdolamente! (lo scopo è umanitario: condividerlo con voi!)
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Sembrano quelle epigrafi beffarde volte ad annientare ciò che, in apparenza, si propongono di tutelare e valorizzare. Più o meno alla stregua di "Il lavoro rende liberi". Credo non ci sia uno strumento più terribile e spietato delle massime da réclame per fare piazza pulita dell'esperienza della lettura.
Per tanti motivi:
-divertirsi
-emozionarsi
-staccare la spina
-rilassarsi
-conoscere
-capire
-approfondire
-perché in una partita virtuale, libri-tv 10-0
e chi più ne ha più ne metta...
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Scappare dalla realtà!![]()
Perché una vita sola ci va stretta.
Io leggo per curiosità e per sognare ad occhi aperti. Se trovo un racconto che mi suscita emozione non riesco a tirarmi indietro: devo sapere che cosa succede! Hahaha.
"Il sapore di vita che è nei libri" affermava I. Calvino ne "Le avventure di un lettore", se ricordo bene il titolo del racconto. Noi leggiamo perchè sappiamo coglierlo.
Secondo me lettori si nasce. Le circostanze poi possono spegnere, smorzare o incrementare la passione, ma io credo che la predisposizione che la origina sia innata.
Per i lettori "tiepidi" può aiutare trovare sul proprio cammino il libro giusto, e qui ci vuole un pò di fortuna.
Perché la vita da sola non basta.
(L'hanno detto in molti - il primo che mi viene in mente è Pessoa... )
Leggiamo per sapere che non siamo soli,che le nostre emozioni speranze difficoltà sono comuni a tutti ed io in particolare sono ammirata da chi riesce a mettere per iscritto tutto ciò che si agita dentro siano emozioni positive che negative.Poi leggendo si aprono mondi nuovi,conosciamo altre culture,insomma viaggiamo ovunque senza muoversi il che per una pigra come me è l'ideale![]()
Vi era una domanda simile in un libro della quale non ricordo né il titolo né l'autore eppure la risposta me la ricordo bene perché mi aveva colpito. Il protagonista si chiedeva la stessa cosa...
Perché, dove deve portare la lettura? Leggere non porta da nessuna parte, lo si fa solo per distrarsi.
Mi sono chiesta se fosse veramente così come per Foscolo, nelle ultime lettere di Jacopo Ortis dove dice che le tombe servono ai vivi più che hai morti, mi sono posta la domanda: ma non é che i libri servono più a chi scrive rispetto a chi li legge? Tuttavia la mia risposta forse non é di quelle geniali eppure io quel giorno mi sono detta : fosse anche così non m'importerebbe, leggere mi piace e non ho intenzione di smettere!
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