skitty
Cat Member
Iniziato oggi! Vero, il dialogo inziale è davvero molto accattivante, e il viaggio coinvolgente!
XXXVII GdL - Solaris di Stanislaw Lem
- Creatore Discussione Brethil
- Data di inizio
- Stato
Iniziato oggi! Vero, il dialogo inziale è davvero molto accattivante, e il viaggio coinvolgente!
Zefiro
da sudovest
Tra le tante teorie ipotizzate sulla origine evolutiva di Solaris quella di Civita che lo vede come frutto di un "processo dialettico" l'ho trovata straordinaria. Mooooolto ma moooolto oltrecortina ed anni '60. :wink:
Notevole la capacità di SL di ricreare intorno alla natura e l'essenza di Solaris in poche pagine, peraltro estremamente realistiche, ed inventandolo di sana pianta, l'ambiente e l'atmosfera di un dibattito scientifico e culturale pluriennale e relativo ad un problema estremamente complesso, con esposizione di teorie e controteorie, ipotesi e controipotesi, analisi, critiche, angolature a seconda della disciplina considerata (e ne considera parecchie direi, praticamante tutte).
La dice lunga sulla preparazione di Lem e, in filigrana sin da subito su quello che è stato il suo campo d'interesse principale, quasi una ossessione per tutta la vita: il problema della conoscenza e dei suoi limiti estremali come strutturali ed al contempo mobili.
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PS ho iniziato a leggerlo contestualmente alla lettura dell'ultimo volume di Guerra e Pace. Stanotte ho sognato Pierre Bezuchov che indossava una tuta spaziale e puntava un fucile laser contro Napoleone Bonaparte: non si era accorto che era un "ospite" solariano :W :W
Notevole la capacità di SL di ricreare intorno alla natura e l'essenza di Solaris in poche pagine, peraltro estremamente realistiche, ed inventandolo di sana pianta, l'ambiente e l'atmosfera di un dibattito scientifico e culturale pluriennale e relativo ad un problema estremamente complesso, con esposizione di teorie e controteorie, ipotesi e controipotesi, analisi, critiche, angolature a seconda della disciplina considerata (e ne considera parecchie direi, praticamante tutte).
La dice lunga sulla preparazione di Lem e, in filigrana sin da subito su quello che è stato il suo campo d'interesse principale, quasi una ossessione per tutta la vita: il problema della conoscenza e dei suoi limiti estremali come strutturali ed al contempo mobili.
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PS ho iniziato a leggerlo contestualmente alla lettura dell'ultimo volume di Guerra e Pace. Stanotte ho sognato Pierre Bezuchov che indossava una tuta spaziale e puntava un fucile laser contro Napoleone Bonaparte: non si era accorto che era un "ospite" solariano :W :W
Ultima modifica:
lettore marcovaldo
Well-known member
Sono arrivato a circa 3/4.
Trovo anche che io che i passaggi sulla "Solaristica" siamo una delle parti migliori.
Sembra quasi che, oltre all'invenzione, l'autore abbia voluto fare una specie di satira, sul mondo scientifico. Nella prefazione della mia copia, si parla di un probabile riferimento agli studi marxiani oltre-cortina e la loro evoluzione.
p.s.
Quanti libri (cartacei) in questa stazione spaziale ! Si vede che l'idea di supporti ottici o magnetici era ancora piuttosto lontana ...
skitty
Cat Member
Concordo, molto interessante la parte sugli studi di solaristica.
Secondo me colpisce molto la solita sensibilità tutta umana :roll: negli approcci di conoscenza: si definisce l'oceano come essere vivo e pensante... e poi si pensa bene di lanciargli contro una specie di bomba atomica per "testare le reazioni" :OO e si utilizzano raggi X proibiti negli esperimenti...
Nel secondo capitolo la descrizione degli ambienti, e soprattutto dei colori, è veramente coinvolgente... a un certo punto mi facevano male gli occhi per la luce abbagliante
Secondo me colpisce molto la solita sensibilità tutta umana :roll: negli approcci di conoscenza: si definisce l'oceano come essere vivo e pensante... e poi si pensa bene di lanciargli contro una specie di bomba atomica per "testare le reazioni" :OO e si utilizzano raggi X proibiti negli esperimenti...
Nel secondo capitolo la descrizione degli ambienti, e soprattutto dei colori, è veramente coinvolgente... a un certo punto mi facevano male gli occhi per la luce abbagliante
skitty
Cat Member
skitty
Cat Member
Molto interessante la parte in cui Kelvin cerca di studiare ed attuare un esperimento su sé stesso per verificare se stia sognando o avendo allucinazioni.
Mi affascina questa riflessione:
“Non solo nella malattia, ma anche nel sogno più normale capita di parlare con persone sconosciute, e facciamo domande alle quali questi esseri immaginari danno risposte che noi udiamo. Sebbene queste persone, in realtà, siano solo creazioni della nostra stessa attività psichica, personificazione effimera e pseudo-indipendente di parti della nostra psiche, fino a quando non ci rispondono noi non sappiamo quali parole usciranno dalle loro labbra. Ma sono effettivamente parole preparate da una zona particolare del nostro cervello, e dovremmo già conoscerle nell'attimo stesso in cui le inventiamo per metterle sulle labbra dei personaggi fittizi.”
Mi affascina questa riflessione:
“Non solo nella malattia, ma anche nel sogno più normale capita di parlare con persone sconosciute, e facciamo domande alle quali questi esseri immaginari danno risposte che noi udiamo. Sebbene queste persone, in realtà, siano solo creazioni della nostra stessa attività psichica, personificazione effimera e pseudo-indipendente di parti della nostra psiche, fino a quando non ci rispondono noi non sappiamo quali parole usciranno dalle loro labbra. Ma sono effettivamente parole preparate da una zona particolare del nostro cervello, e dovremmo già conoscerle nell'attimo stesso in cui le inventiamo per metterle sulle labbra dei personaggi fittizi.”
Zefiro
da sudovest
skitty
Cat Member
ma no...tutta scena
:OO
Ma... ehm... scusa Zef...:roll: ... una come me che non riesce a fare i calcoli mega galattici delle distanze intra-stellari
MM ), come fa a fare la prova: sono sveglia, sogno oppure sono matta? aura:
skitty
Cat Member
Fantastico riassunto dell'atteggiamento dell'uomo verso le attività spaziali:
" Noi partiamo per lo spazio preparati a tutto, cioè pronti al sacrificio, alla solitudine, alla lotta, alla morte.
Per modestia, non lo diciamo ad alta voce, ma lo pensiamo dentro di noi di tanto in tanto; pensiamo di essere eccezionali.
Intanto, però, non è tutto, il nostro zelo si rivela una posa. Non abbiamo nessuna voglia di conquistare il cosmo, noi vogliamo soltanto allargare fino ai suoi ultimi confini le frontiere della Terra. Certi pianeti devono essere deserti come il Sahara, altri freddi e ghiacciati come il Polo o tropicali come la giungla del Brasile.
Siamo umanitari e nobili, non abbiamo intenzione di conquistare altre razze, vogliamo solo trasmettere i nostri valori e in cambio impadronirci del loro patrimonio.
Ci crediamo cavalieri dell'ordine del Santo Contatto. Questa è una bugia. Noi cerchiamo solo l'uomo. Non abbiamo bisogno di altri mondi, abbiamo bisogno di specchi. Non sappiamo che cosa farcene di altri mondi. Uno ci basta, quello in cui sguazziamo. Vogliamo trovare il ritratto idealizzato del nostro mondo! Cerchiamo dei pianeti con una civiltà migliore della nostra... ma che sia l'immagine evoluta di quel prototipo che è il nostro passato primordiale. Dall'altro lato, c'è qualcosa in noi che non accettiamo, contro cui lottiamo; ma che comunque resta, perché dalla Terra non abbiamo portato un distillato di virtù o una statua alata dell'uomo! Siamo arrivati qua così come siamo realmente, e quando l'altra faccia, cioè la parte che manteniamo segreta, si mostra com'è veramente... non riusciamo ad andarci d'accordo!"
" Noi partiamo per lo spazio preparati a tutto, cioè pronti al sacrificio, alla solitudine, alla lotta, alla morte.
Per modestia, non lo diciamo ad alta voce, ma lo pensiamo dentro di noi di tanto in tanto; pensiamo di essere eccezionali.
Intanto, però, non è tutto, il nostro zelo si rivela una posa. Non abbiamo nessuna voglia di conquistare il cosmo, noi vogliamo soltanto allargare fino ai suoi ultimi confini le frontiere della Terra. Certi pianeti devono essere deserti come il Sahara, altri freddi e ghiacciati come il Polo o tropicali come la giungla del Brasile.
Siamo umanitari e nobili, non abbiamo intenzione di conquistare altre razze, vogliamo solo trasmettere i nostri valori e in cambio impadronirci del loro patrimonio.
Ci crediamo cavalieri dell'ordine del Santo Contatto. Questa è una bugia. Noi cerchiamo solo l'uomo. Non abbiamo bisogno di altri mondi, abbiamo bisogno di specchi. Non sappiamo che cosa farcene di altri mondi. Uno ci basta, quello in cui sguazziamo. Vogliamo trovare il ritratto idealizzato del nostro mondo! Cerchiamo dei pianeti con una civiltà migliore della nostra... ma che sia l'immagine evoluta di quel prototipo che è il nostro passato primordiale. Dall'altro lato, c'è qualcosa in noi che non accettiamo, contro cui lottiamo; ma che comunque resta, perché dalla Terra non abbiamo portato un distillato di virtù o una statua alata dell'uomo! Siamo arrivati qua così come siamo realmente, e quando l'altra faccia, cioè la parte che manteniamo segreta, si mostra com'è veramente... non riusciamo ad andarci d'accordo!"
skitty
Cat Member
Bene Dory! Sono sicura che ti piacerà tantissimo! :YY
Zefiro
da sudovest
Dory, l'hai capito che è un libro di SF si? Occhio! :OO Attenta al contagio eh? :wink: (hihihihihihi......
)PS guida galattica per autostoppisti.... tzè! :??
Zefiro
da sudovest
Ho trovato anche io di notevole spessore questo passo (ve ne sono parecchi peraltro in questa zona del libro): meditata riflessione di come l'uomo si muove nel mondo, nell'universo, nella vita. Di come conosce e di come guarda e si rapporta col reale il reale, portando con sé, in ogni attimo, i suoi concretissimi fantasmi. Che c'imbarazzano da un lato, fino a dolori profondissimi, e dei quali sembra al contempo che, per qualche motivo misteriosissimo abbiamo bisogno e non possiamo, anche volendo, farne a meno.
Dory
Reef Member
Dory, l'hai capito che è un libro di SF si? Occhio! :OO Attenta al contagio eh? :wink: (hihihihihihi......
PS guida galattica per autostoppisti.... tzè! :??
Sì, sì, ho capito, ho capito... per leggerlo mi vestirò così..
Zefiro
da sudovest
Sì, sì, ho capito, ho capito... per leggerlo mi vestirò così..
Dory, ma sei terribilmente fuori moda!!!! :OO
Prova questa di mise: guarda che sei più carina! :YY
Zefiro
da sudovest
Ma... ehm... scusa Zef...:roll: ... una come me che non riesce a fare i calcoli mega galattici delle distanze intra-stellari
Esiste un rimedio spaziale (funziona anche in assenza di gravità) e non richiede i calcoli in parsec cui ricorre Kelvin nel libro. Intendo: hai provato a darti un pizzicotto? :YY
(*) sospetto che Lem si sia posto il problema del confine tra le due possibilità, non necessariamente distinte, certamente parzialmente sovrapponibili. A la Carroll insomma:
«Ma io non voglio andare fra i matti», osservò Alice.
«Be', non hai altra scelta», disse il Gatto «Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.»
«Come lo sai che sono matta?» disse Alice.
(da Alice nel paese delle meraviglie; L. Carroll)
darida
Well-known member
Io ho finito neh!
il libro e' lento ma io sono una scheggia...abbiamo compensato
Io trovo straordinaria la biblioteca inserita nel cuore della stazione orbitante, quando Kelvin sta li a spremersi le meningi, a spulciare tra tonnellate di informazioni a cercare quello che cercano in molti -risposte-senza andare cosi' in alto mi sento tranquilla
...
il libro e' lento ma io sono una scheggia...abbiamo compensato
Io trovo straordinaria la biblioteca inserita nel cuore della stazione orbitante, quando Kelvin sta li a spremersi le meningi, a spulciare tra tonnellate di informazioni a cercare quello che cercano in molti -risposte-senza andare cosi' in alto
mi sento tranquilla ...
skitty
Cat Member
Va bè ragazzi, mi uniformo al vostro abbigliamento e procedo con la lettura!
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- Stato