Figli...

ayuthaya

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@Hot: semplicemente mi era sembrato di essermi già spiegata, e scusata, con la mia prima risposta... ho ammesso di aver scritto male, e l'ho fatto perché in quel momento stavo pensando alla gravidanza (anche se non volevo che il topic vertesse su questo) e involontariamente ho sottinteso... ma tu, Andrea, che mi conosci bene, avresti dovuto capire subito che era una svista e non - come dire?- una presa di posizione... spero con questo di aver chiarito.
PS fra l'altro, per ironia della sorte, avevo in mente proprio alcuni tuoi interventi, nei quali esprimevi i tuoi pensieri e le tue emozioni nei confronti della maternità che pure biologicamente non ti appartiene (correggimi se sbaglio! :p)...

Spero di non aver offeso nessun maschietto. Sappiate comunque che io credo fortemente che la genitorialità sia qualcosa che nasce dal cuore prima ancora che dalla pancia... e lo credo talmente tanto che... un giorno ve ne parlerò. Presto, spero. :)

@Des: certo che so come la pensi... ma perchè "egoisti"? ho letto un articolo secondo cui le coppie senza figli sarebbero più felici di quelle con figli.... sarebbe interessante come spunto, anche se preferivo affrontare l'argomento (almeno per quanto mi riguarda) in modo più... dolce, personale.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
La mia esperienza di gravidanza, credo che difficilmente si possa superare a livello di coinvolgimento
Mancava solo che mia moglie appoggiasse l'orecchio sulla mia pancia aspettandosi di sentire i calci ...
Entrambi siamo stati reciprocamente "i primi", e forse anche questo ha influito sull'intensita dell'esperienza.
In piu poteva esservi un ingiustificato timore di non essere in grado... e se una cosa la natura ha previsto si faccia in due, in due si fa, altrimenti meglio chesso farsi un viaggio...
Così i primi anni di matrimonio sono stati in realtà quel fidanzamento che ci ha emancipati dalle rispettive famiglie -cosa altrimenti oltremodo difficile-, approfittando per costruire nel frattempo anche un minimo di tranquillità economica affinché il figlio non nascesse nelle difficoltà.
Abbiamo partecipato insieme a tutti i corsi, ginnastica pre-parto, cambio pannolini, bagnetto, alimentazione, respirazione, etc, e sempre ero tra i migliori fra i maschietti partecipanti. Abbiamo anche seguito la gravidanza con riprese quasi quotidiane con la videocamera. E il travaglio l'abbiamo vissuto in due. E in sala parto abbiamo partorito in due...


PS) quando è nata Francesca ho venduto la moto, al pensiero: "ORFANI NO!"
 
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ayuthaya

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mi spiace aver poco tempo stamattina... spero di rimediare al più presto! :wink:
 
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Athana Lindia

Πάντα ρει
Non condivido il modus educandi dei miei genitori, è tanto distante da quello che, se un giorno dovessi avere dei figli, penso potrei adottare. I miei genitori sono delle persone mentalmente tanto lontane da me, ragionano in modi che non condivido, hanno la mente poco aperta, vivono in un mondo tutto loro. Non che non siano delle brave persone eh, e gli voglio bene, per l'amor di dio, però non sono del tutto soddisfatta di come hanno adempiuto e adempiono il loro ruolo genitoriale. Loro non sanno nulla su di me, non parliamo di altro se non di 'dove vai, con chi vai, cosa fai, hai mangiato, cosa hai mangiato, era buono, sei sazia, hai ancora fare, hai sete, hai freddo, fatti il letto, per piacere mi cucini l'arrosto oggi che sei a casa da scuola perchè c'è il ponte di carnevale?'. Mai una volta che mi sono sentita chiedere 'come stai?'. Non c'è mai stato un vero rapporto, intimo, profondo, con loro. E secondo me è sbagliato. Forse guardo un po' troppo Un medico in famiglia, ma se un domani dovessi avere dei figli, ci terrei tantissimo a creare un dialogo con loro, non dico come se fossi un'amica, ma quasi. Mi piacerebbe che mia figlia mi parlasse delle sue cotte, dei suoi problemi, di quello che le passa per la testa! Invece a casa mia tutto quello che importa è 'hai mangiato?'. :boh:

Condivido particolarmente questa parte scritta da Betty. Anche io ho genitori distanti, molto attenti al lato "materiale" delle cose e della vita (hai mangiato, hai studiato, non frequentare brutte persone, etc), ma meno attenti a quello "spirituale", specialmente mio padre. Avendomi avuta abbastanza tardi (a 40 anni, e stiamo parlando di quasi trent'anni fa), non hanno avuto le forze per seguirmi, anche se io non ho mai dato problemi di nessun genere, anzi sono sempre stata matura e responsabile. Avrei preferito più vicinanza, un "come stai" sentito e sincero. Comunque, sono due persone garbatissime e oneste, non mi hanno mai fatto mancare niente e nel corso del tempo ho capito che, se avevo qualcosa da dire o ero giù, non dovevo attendere un loro intervento ma dovevo andare direttamente io da loro a sfogarmi :mrgreen:

Come madre, invece, non mi ci vedo. Sinceramente mi vedo anche una single a vita :mrgreen: e per come stanno ora le cose non contemplo l'idea di famiglia. Se capiterà una persona che mi ispirerà, forse penserò al da farsi. Per ora assolutamente no, mi accontento dei miei nipoti: in genere adoro i bambini, passo con loro molto tempo e sono in grado di accudirli in tutto e per tutto.
 

maclaus

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Condivido particolarmente questa parte scritta da Betty. Anche io ho genitori distanti, molto attenti al lato "materiale" delle cose e della vita (hai mangiato, hai studiato, non frequentare brutte persone, etc), ma meno attenti a quello "spirituale", specialmente mio padre. Avendomi avuta abbastanza tardi (a 40 anni, e stiamo parlando di quasi trent'anni fa), non hanno avuto le forze per seguirmi, anche se io non ho mai dato problemi di nessun genere, anzi sono sempre stata matura e responsabile. Avrei preferito più vicinanza, un "come stai" sentito e sincero. Comunque, sono due persone garbatissime e oneste, non mi hanno mai fatto mancare niente e nel corso del tempo ho capito che, se avevo qualcosa da dire o ero giù, non dovevo attendere un loro intervento ma dovevo andare direttamente io da loro a sfogarmi :mrgreen:

Come madre, invece, non mi ci vedo. Sinceramente mi vedo anche una single a vita :mrgreen: e per come stanno ora le cose non contemplo l'idea di famiglia. Se capiterà una persona che mi ispirerà, forse penserò al da farsi. Per ora assolutamente no, mi accontento dei miei nipoti: in genere adoro i bambini, passo con loro molto tempo e sono in grado di accudirli in tutto e per tutto.

Quando meno te lo aspetti, conoscerai la persona che ti ispirerà e partorirai almeno tre bambini:YY:YY:YY (è un classico...):D:D:D
 

ayuthaya

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in un'altra vita tre figli sarebbe stato il mio sogno!!! :sbav:
 

Fabio

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Da figlio unico uno dei miei sogni è di avere 2 gemelline; non so se ci riuscirò, purtroppo noi "uomini di frontiera" abbiamo un network troppo ristretto e le probabilità di incontrare "donne di frontiera" è troppo bassa. Riguardo ai genitori, ringrazio Dio (o per chi non crede, ringrazio l'aria) per avermi fatto crescere nel miglior mix di persone del mondo e della storia. Penso che sarò piuttosto mamma e poco padre.
 

ayuthaya

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mmm... le cose che mi verrebbero da dire sull'argomento sono moltissime (sennò non avrei aperto questo thread! ;)), ma parto col dire che anche io sono assolutamente convinti che siamo genitori (in un certo senso anche chi non lo è, ad esempio chi decide di non volerlo essere...) nella misura in cui siamo stati figli.
Io sono cresciuta in una bella famiglia, che mi ha trasmesso principi forti e valori veri. Soprattutto ho avuto due genitori che hanno sempre creduto in me e mi hanno lasciato fare i miei sbagli (mai grandi, per la verità, nel senso che non ero certo la figlia che dà dei pensieri...) e le mie scelte. Non mi hanno mai imposto nulla e hanno sempre avuto una grande, illimtata fiducia nelle mie capacità. Ecco... qui viene il bello. :wink:

Certo non sono stati genitori perfetti... e chi lo è? Paradossalmente è proprio come figlia (specialmente dopo essere andata via di casa, a 19 anni, per iniziare la mia vita da "giovane adulta") che ho capito quella che io ritengo una grande verità e di cui ho già scritto da qualche altra parte qui in Forum (la recensione sul libro di Franzen me ne ha dato la prima occasione), e cioè che i genitori sbagliano sempre. Sbagliano perchè il "modello" di figlio, che anche il più rispettoso dei genitori comunque si crea nella testa, e a cui aspira/si ispira per educare il proprio figlio (e sarebbe drammatico se non lo facesse!) non si materializzerà mai così come era stato concepito (e meno male!!!)... Sbagliano, soprattutto, perchè spesso - per correggere errori che ad esempio i loro genitori hanno commesso con loro - ne compiono inevitabilmente degli altri... Io sono il caso lampante: mi hanno sempre dato fiducia, hanno sempre puntato su di me facendomi credere di essere invincibile e che tutto quello che volevo lo avrei ottenuto (onestamente, si intende!) se ci avessi creduto davvero, perchè nel bene infinito che mi volevano credevano che così sarei diventata forte (entrambi i miei hanno patito l'essere stati più rimproverati che ammirati, più sminuiti nei loro entusiasmi che non stimolati a coltivarli), e così facendo... mi hanno reso debole. Diventata adulta ho capito che non avevo la forza di accettare la mia imperfezione e le mie sconfitte, e a forza di batoste ho capito che nessuno è invincibile e che certo io non sono migliore di nessuno. Questo i miei me lo avrebbero dovuto insegnare...

Ma il punto non è questo, non si ferma qui il mio discorso. Proprio perchè sbagliano sempre (sempre nel senso di comunque, a prescindere dai loro sforzi), i genitori non sbagliano mai. Non sbagliano mai se amano i propri figli, se comunque imparano a rispettarli e a non ritenerli qualcosa di loro proprietà, se imparano a crescere insieme a loro.
Ho molto a cuore questa questione del "sbagliare/non sbagliare" (retaggio appunto del mio essere stata sempre considerata "quella che non sbagliava mai", oltre al fatto di essere perfezionista di natura...) per cui nel diventare mamma ho assunto questa consapevolezza come una massima di vita: non voler far sbagliare i genitori è come non voler far sbagliare i figli: una follia. Diventiamo genitori sempre per la prima volta (e per ogni figlio sarà comunque sempre la prima volta): l'essere stati figli ci aiuta, ma non ci difende contro questa naturale e bellissima "condanna" che è lo sbagliare a nostra volta... Credo che se sbagliamo con amore, anche i nostri figli lo capiranno e si sentiranno comunque amati, che è alla fine è l'unica cosa che conta.

Ecco... io credo così. Questo è quello che sto cercando e cercherò di fare con mio figlio e coi figli che verranno... e spero che questa consapevolezza possa essere di aiuto a quelli che magari non si sentono all'altezza del difficilissimo compito di essere genitori.
 

maclaus

New member
l'amore è l'unica cosa che conta... è proprio così.
I figli non sono "nostri"... Dopo averli tenuti nel nido e svezzati, voleranno via con le loro ali e noi potremo soltanto guardare da lontano il loro volo, sperando che sia il più in alto e il più lungo possibile...
 

ayuthaya

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l'amore è l'unica cosa che conta... è proprio così.
I figli non sono "nostri"...

no, infatti. e allo stesso tempo è così grande e importante quello che possiamo/dobbiamo fare per loro...


Credo che diventare mamma sia la cosa più straordinaria accaduta nella mia vita. e ci ho tenuto apposta a diventarlo giovane (rispetto al giorno d'oggi... 30 anni fa una donna che diventava mamma a 27 anni era una normalità) perchè potessi evitare quel "gap generazionale" che, come diceva Magenta, può pesare (pur non essendo certo ciò che determina la "qualità" di un genitore...) ;)
PS meglio esplicitarlo: ho parlato per me, rispetto chiunque faccia figli a qualsiasi età... :ad:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Sull'amore, come dice Mac, è vero, non si discute.
E nemmeno sul fatto che i figli non sono proprietà dei genitori.
Come del resto questi l'uno per l'altro.
Come pure vero il discorso di Ayu sul fatto che i genitori "sbagliano comunque".
Qui introdurrei l'aspetto se/come i figli percepiscono questo amore.
Mio padre non c'era mai, sempre sulle locomotive di notte e a riposare di giorno, o fare lavori per la casa o "arrotondare" fuori. Mia madre, con tre figli, due maschi distanti 3 anni e la femmina altri 6, un generale di brigata, con il mestolo nella destra e il battipanni :paura: nella sinistra.
Aveva dovuto rinunciare per noi al lavoro, per cui papà era l'unico a mantenere tutti.
Non nego che io mi sono sentito cresciuto senza affetto, quello percepito, che ti forma come persona...
Più grande, affrontato il discorso, mi hanno risposto che non c'era posto per le moine, perché troppo presi dal fare il loro dovere di genitori, che era mantenerci una vita decorosa e crescerci bene.
Ribattei che nessuno li aveva costretti a fare 3 figli costringendoli ad una vita alla soglia della povertà. Risposero che "una volta era così"! La rinascita dopo la guerra, i lavaggi di cervello della chiesa: loro ne erano di persona le prime vittime.
Allora dissi che l'amore non è un dovere...
Mi chiesero se ritenevo che lavorare tutto il giorno per noi non lo si facesse per amore: prima delle carezze serve il pane, e la vita è imparare a stare al mondo, non chiacchierare su cose che dipendono dal Padreterno...
Ora ho capito. Ho un gran rispetto per loro e i sacrifici che hanno affrontato per amore, provo anche una gran pena per come sono stati plagiati da religione e politica... e questo errore fatto da loro in buona fede cerco di evitarlo tenendo gli occhi bene aperti e la guardia alta contro chi vuole dirmi come devo stare al mondo!
ho capito anche che per loro veramente questo era amore!
Ma ciò non toglie che quando ne avevo bisogno non l'ho sentito, e sono cresciuto con la morte nel cuore.
E non riesco a dire loro "vi amo"...
Solo riesco a piangere per loro.
E di nascosto da mia figlia, anche per me.
 

Cocci

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Bellissimo argomento. Io vi posso parlare da figlia e da sorella maggiore. Io e mia sorella abbiamo 10 anni di differenza, i miei genitori si sono sempre fidati moltissimo di me e mi hanno lasciato la responsabilità di mia sorella da quando avevo 13 anni. Ad esempio in estate finita la scuola stavo con lei tutte le mattine per lasciare un po' di riposo a mia nonna ( che stava con mia sorella al pomeriggio, questo perchè i miei hanno degli orari di lavoro assurdi) quindi è come se le avessi fatto un po' da mamma fin da piccola. Da figlia non ho nulla da rimproverare ai miei genitori,c'è sempre stata molta comunicazione e specialmente mia mamma mi ascolta sempre e con lei riesco a parlare di più e meglio che con le mie amiche. Forse l'unica cosa che non mi ha fatto piacere è l'avermi obbligata a restare a Trieste per i primi 3 anni di università anche se quello che volevo fare era altrove. Mi rendo conto che la mia è una mamma un po' chioccia e fa fatica a vedermi andare via, già per il prossimo anno si fa venire le paturnie.
In un futuro, a dirla tutta neanche troppo lontano, vorrei certamente avere dei bambini miei e in un certo senso mi sento già abbastanza qualificata nel mestiere :)
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Bellissimo argomento. Io vi posso parlare da figlia e da sorella maggiore. Io e mia sorella abbiamo 10 anni di differenza, i miei genitori si sono sempre fidati moltissimo di me e mi hanno lasciato la responsabilità di mia sorella da quando avevo 13 anni. Ad esempio in estate finita la scuola stavo con lei tutte le mattine per lasciare un po' di riposo a mia nonna ( che stava con mia sorella al pomeriggio, questo perchè i miei hanno degli orari di lavoro assurdi) quindi è come se le avessi fatto un po' da mamma fin da piccola. Da figlia non ho nulla da rimproverare ai miei genitori,c'è sempre stata molta comunicazione e specialmente mia mamma mi ascolta sempre e con lei riesco a parlare di più e meglio che con le mie amiche. Forse l'unica cosa che non mi ha fatto piacere è l'avermi obbligata a restare a Trieste per i primi 3 anni di università anche se quello che volevo fare era altrove. Mi rendo conto check la mia è una mamma un po' chioccia e fa fatica a vedermi andare via, già per il prossimo anno si fa venire le paturnie.
In un futuro, a dirla tutta neanche troppo lontano, vorrei certamente avere dei bambini miei e in un certo senso mi sento già abbastanza qualificata nel mestiere :)

Bellissimo e invidiabile questo rapporto che hai soprattutto con mamma e sorellina, anche perché allarga le relazioni familiari a 360 gradi, e porta tutti allo stesso livello di consapevolezza e responsabilità, ove i ruoli non sono stagni ma in parte integrabili. Vi è il rischio di togliere un po' di gioventù alla figlia grande, ma da come ne parli l'affiatamento tra voi ha permesso di non cadervi.
Per l'università prendila come dimostrazione d'affetto; soprattutto oggi c'è sempre tempo per emanciparsi.
Giusto per dirti la mia esperienza. Figlio di operai l'unica uni che mi fu concesso tentare fu ingegneria, perché le altre erano "per i perditempo figli di papà". Vinsi la borsa di studio ma me la negarono perché già l'aveva mio fratello, grazie alla quale stava da nababbo in una bellissima casa studenti.
Allora rimase nel badget solo una famiglia all'estrema periferia, mezzora di bici quando la nebbia permetteva di vedere dove andare, due bimbi il grande di due anni, che piangevano 24 ore su 24, una stanzetta tipo prigione, panni stesi ovunque, genitori sempre urlanti. Quando al secondo anno telefonai a casa per gli auguri di natale, nell'apprendere che ero fuori di un esame mio padre si inca**o' e mi ordinò di smettere di buttar via il tempo, e tornare a casa per cercarmi un lavoro. C'era mia sorella che iniziava le superiori: senza borsa di studio non potevo permettermi di perdere nemmeno un esame! Fu lì che scappai a Innsbruck, ove passai i primi tempi tra mille difficoltà, poiché mi accolsero alla casa studenti per sbaglio pensando che Andrea fosse una femmina (vedi altro 3D)...; e per pagare l'ostello ove mi dirottarono dovetti cercare un lavoro, motivo per cùi anche la non mi laureai.
Tienti stretta la tua stupenda famiglia, Coccinella
 

LearnToKill

New member
Devo ammettere che il messaggio scritto da Hot mi ha davvero stretto il cuore. Mi ricorda tanto com'è cresciuta mia madre (almeno da quello che posso sapere perché raccontato da lei e dai miei zii). Secondo me dimostrare l'amore tramite gesti, e non solo tramite sacrifici, è importante. Ed è importante, sopratutto, per un figlio, riceverlo. Questo perché quando si è bambini, o comunque ragazzi, non si sa esattamente quanto sacrificio richieda l'essere genitore, il rinunciare a qualcosa per poterlo poi dare al proprio figlio e, pertanto, è una cosa che non viene recepita, se non anni e anni dopo, quando però si è cresciuti con la morte nel cuore (per rifarmi al messaggio di Hot).

Parlando di me come figlia, posso dire che ho un rapporto normale con i miei genitori. Essendo molto apprensivi c'è stato un periodo in cui sentivo troppo fiato sul collo e, ancora oggi, un po' glie lo condanno. Non dico che volessi avere tutta la libertà di questo mondo, né uscire e tornare l'indomani mattina, ma almeno un pochino più di libertà; per esempio ero sempre la prima a tornare a casa (quando faceva buio) e un po' la cosa mi imbarazzava davanti ai miei amici che, invece, restavano un po' di più. Crescendo mi sono un po' allontanata da mia madre nonostante le voglia un bene immenso, il perché, tutt'oggi, non lo so ancora dire. Lei invece è molto affettuosa, cerca sempre di sapere come sto, cosa provo, se c'è qualcosa di cui voglio parlarle, se voglio confidarmi, se può darmi consigli e al mio "no", lei risponde sempre "però alle tue amiche, cosa ti succede, lo dici". E' una situazione che spesso mi ha fatto sbottare e litigare. Questo voler essere a tutti i costi un'amica, oltre che una madre, mi irrita perché sono due figure completamente separate, a mio avviso. Va bene interessarsi alla vita dei propri figli, ma esigere quasi di essere trattati come amici e non come genitori, no. Ma nonostante questo, mia madre, è una donna che stimo parecchio e da cui ho imparato molto nella vita. Nonostante sia stata cresciuta molto duramente, con me e mio fratello, è molto affettuosa. Quando un domani sarò madre (o almeno spero), credo che alcuni modi di mia madre li farò miei, altri proprio no.
 

Jessamine

Well-known member
Io credo che fare un figlio, scegliere deliberatamente di dare vita ad un altro essere umano, sia una responsabilità enorme.
E, ecco, io non credo di volere dei figli.
Certo, son ancora giovanissima, certo, sono ancora immatura, certo mi succederanno ancora così tante cose che non posso parlare con assoluta certezza, ma quello che posso dire è che per ora, finché avrò certe insicurezze, certe difficoltà nel relazionarmi, fare un figlio sarebbe una follia.
Senza scendere nei dettagli, io credo che quello che dice Ayu in parte sia vero, perché i genitori perfetti non esistono, perché faranno sempre qualche errore, perché ci sono sempre situazioni in cui un diverso comportamento forse sarebbe stato migliore, ma al tempo stesso credo che prima di scegliere di fare un figlio ci si dovrebbe fare un bell'esame di coscienza, e chiedersi se davvero i nostri potrebbero essere solo errori "irrilevanti" oppure no. E io penso che, al di là delle insicurezze e dei timori che penso chiunque potrebbe provare davanti a un evento così importante, le mie difficoltà siano su un piano diverso, e non potrei essere nemmeno una madre mediocre.
Insomma, non credo potrei mai assumermi la responsabilità di rischiare di "rovinare" la vita di un essere umano che non ha certo chiesto di essere messo a mondo.
 

Athana Lindia

Πάντα ρει
State scrivendo tutti delle cose molto belle.

Piccolo OT: fino a oggi ho pensato che Cocci e Learn To Kill fossero due ragazzi, invece proprio qui ho scoperto che sono due ragazze :mrgreen:
 

darida

Well-known member
Tre secondo me è il numero perfetto :D

parlando per un momento di gravidanze, perchè ogni tanto mi piace ricordare, approfitto dell'ospitalità in questo 3D :wink:

la mia prima l'ho vissuta come nella vasca dei pesci rossi :mrgreen: in stato dormiente, sognando e mangiando, sono lievitata come pasta di pane, ci ho messo un anno a tornare in linea...

la seconda togliendomi le più strane voglie mangerecce, leggendo a mio figlio bei libroni illustrati: Storie del bosco di draghi maghi...e guardando i cartoni in tivi :wink:

la terza, purtroppo, con parecchia ansia per problemi di salute, ma alla fine tutto andò per il meglio, e la mia "bimba" è qui in salute e bella come il sole...tutta sua mamma :mrgreen: :D
 
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