Che grandi i nonnini backpacker!

Cmq mi aspettavo che tu fossi più vecchio, non so come mai.
Hai ragione riguardo ai Paesi dell'Est, infatti penso di essere stata a Praga appena in tempo per vederne i risvolti più autentici: purtroppo l'ultima tendenza delle città europee è quella di omologarsi ad uno stile unico ed internazionale, ma anche terribilmente insipido. Questo è vero non solo per l'architettura, ma anche per lo stile di vita della popolazione...
Praga in particolare sta diventando un po' un "turistificio", ma se esci dalle piste battute c'è tanto da scoprire! Mi ero pure intestardita a imparare qualche frase in ceco... è incredibile come cambi la reazione dei praghesi se ti rivolgi loro in ceco anzichè in inglese: diventano affabili e molto disponibili! Va beh che visti certi turisti cafoni che ci sono in giro...
La casa di Kafka purtroppo non l'ho visitata, ma l'ho vista solo da fuori. La mia prof di tedesco ha fatto la tesi proprio su Kafka e ce ne ha parlato molto, ci ha anche fatto leggere qualcosa direttamente in tedesco, visto che cmq Kafka ha uno stile molto scarno e semplice. Più che i suoi racconti, sono state le "Lettere a Mìlena" che me lo hanno fatto amare...
Bellissimo sarebbe leggere Dostoevskij in russo! Anche se a me piacerebbe impararlo più per riuscire a leggere le liriche di Puskin, un altro autore che io adoro! Ma dove l'hai presa quella copia di "Idiot" in lingua??
Con il cirillico faccio ancora confusione, ho un amico ucraino che si fa di quelle risate! Spesso mi mostra delle foto fatte da lui delle vie della sua cittadina, allora io mi intestardisco a decifrare le insegne senza esserne capace


Una volta sono riuscita a farlo sclerare mentre cercava di farmi capire la differenza tra i suoni "i" e "y": gli ho chiesto se era come la differenza tra "this" e "these" o tra "ship" e "sheep" in inglese, ma mi ha detto che era una cosa completamente diversa. Boh


Ogni tanto su Sky mi guardo la versione russa di "Chi vuol esser Milionario": la prima volta che l'ho visto, dopo tre secondi che il conduttore (un giovanotto moro con un look un po' da moschettiere, niente a che vedere col nostro Gerry Scotti!) parlava e faceva scompisciare il pubblico dalle risate mi sono detta "ma che lingua è?!". Lì davvero sono entrata in crisi col mio progetto di imparare il russo...
Però è stato bello perché ad un certo punto c'era una domanda che chiedeva in quale teatro la stagione inizia il 7 di dicembre, e il concorrente ha dovuto chiedere il 50 e 50... E mia madre si è pure affacciata dalla cucina perché mi sentiva urlare al televisore "è la Scala, scemo d'un russo! la Scala!"

