Spoiler
Questo libro racconta l'epopea degli immigrati italiani in America nei primi anni del 1900 partendo da una grande storia d'amore. Una storia che inizia durante l'infanzia: Vita ha solo nove anni e Diamante pochi di più quando si ritrovano quasi all'improvviso tra i bordanti che vivono nella casa di Agnello, padre rozzo, ignorante, violento e fino allora sconosciuto di Vita. Qui continua la loro conoscenza del sacrificio e del dolore, che già conoscevano bene in Italia, dove Diamante ha perso i fratelli per fame. La prima parte, quella che si svolge in questa sorta di casa che sembra quasi una pensione di infimo livello, è bellissima. Il degrado, l'istinto di sopravvivenza che spesso porta al malaffare, come capita a Rocco, la miseria più assoluta, lo squallido rapporto tra Agnello e Lena, che vive portando dentro di sé un segreto e un dolore indicibile, che trascorre la giornata a fare da serva agli uomini ma comunque sorride, canta e racconta storie legate alle sue origini, la determinazione di Diamante, il coraggio e la ribellione di Vita, il cui nome non è un caso, i sogni dei due giovani, spesso irrealizzabili ma necessari per non soccombere, tutto ciò viene descritto con grande sensibilità e partecipazione da parte dell'autrice. Ho trovato parecchio affascinante il dono di Vita (chi legge capirà), forse gli avrei dedicato più spazio.
Impossibile non paragonare la vita dei protagonisti, gli stenti, il disagio a quello degli immigrati attuali. Ci si rende conto di quanto è semplice essere "dall'altra parte", criticare senza conoscere e non soffermarci sulla difficoltà delle vite altrui. Forse qualche scorcio di questo romanzo dovrebbe essere letto nelle scuole.
Ho trovato interessanti, soprattutto all'inizio, anche le divagazioni che portano a scoprire qualcosa in più della vita dei suoi antenati e del nonno, appunto Diamante. Quando Vita e Diamante si separano la storia si perde un po', finché non ricomincia il racconto del loro dolore, uno senza l'altro. Molto triste l'incontro da adulti.
In fin dei conti, al di là di alcune parti forse evitabili ma che non ne inficiano la bellezza, si tratta di un libro toccante, profondo e consapevole poiché frutto di un immenso lavoro da parte della scrittrice. Promosso a pieni voti.