Le donne che hanno fatto la storia

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Teresa Bonocore Mamma Coraggio
Portici 1959 - 2010

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"Se parli uccido tua madre" così aveva detto più volte il pedofilo alla bambina di cui stava abusando.

Quella bambina è una delle figlie di Teresa Bonocore, la donna brutalmente assassinata a Portici il 20 settembre 2010, uccisa per mano di due sicari su ordine del pedofilo in galera.

Teresa è una mamma coraggio che ha denunciato l'uomo che ha violentato la sua bambina e altre due amichette e che, grazie alla sua determinazione come testimone d'accusa, era stato condannato a 15 anni di reclusione.

Teresa ha combattuto con tenacia e dignità nelle aule di tribunale e nella sua vita quotidiana, per aiutare la figlia a superare il trauma e per non soccombere alle continue minacce, rompendo così il silenzio.

Teresa Buonocore era una donna semplice, solare, una lavoratrice, una mamma come tante, che si è ribellata alla barbarie della nostra cosidetta civiltà.
 

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Il vizio di vivere : Rosanna Benzi (1948 - 1991)

È il 1962 quando una polmonite virale la paralizza, provocando una grave insufficienza respiratoria. Rosanna ha tredici anni. Poco dopo entra nel polmone d'acciaio («il mio scaldabagno», diceva lei con ottimismo), per non uscirne più, se non in qualche rara occasione per partecipare a manifestazioni pubbliche.

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Quel polmone d'acciaio dell'ospedale San Martino di Genova poteva essere considerato una «prigione» per tanti. Non per lei. Ha continuato a guardare il mondo intero attraverso uno specchio ed il mondo ha conosciuto il suo volto riflesso in quello specchio, la sua determinazione nel voler affrontare sul serio i problemi, anche i più difficili (anche i temi «tabù», come il rapporto tra sessualità ed handicap, per fare un solo esempio).

Rosanna ha una vita attiva e soddisfacente: non rinuncia allo studio, all'amore, al sesso, all'impegno sociale, a vivere insomma. Fonda la rivista "Gli Altri" un periodico dedicato agli emarginati della società, i deboli e gli handicappati e, proprio nella sua condizione di apparente disabilità, porta avanti un impegno notevole in molte attività. La stanzetta del polmone d'acciaio diventa così luogo d'incontro di amici, personaggi e ammiratori. In cui si discute, ci si confronta, ci si diverte e si sogna ma soprattutto si impara da lei.

Rosanna ha guidato battaglie per i diritti degli handicappati, ha fondato e diretto la rivista «Gli altri», dalle cui pagine lanciò alcune importanti campagne di sensibilizzazione nei confronti dei temi dell'handicap e dell'emarginazione sociale, tra queste vanno ricordate la campagna contro le "barriere architettoniche" e quella per l'abbattimento dell'IVA sulle sedie a rotelle e sui presidi ortopedici, notevole impatto ebbero anche le sue inchieste su handicap e sessualità e quelle sul disumano trattamento che i malati psichiatrici subivano nelle strutture manicomiali.

Ha scritto due libri («Il vizio di vivere», «Girotondo in una stanza», Rusconi Editore), uno dei quali è diventato un film diretto da Dino Risi, protagonista Carol Alt.

Una vita ricca di amicizie, relazioni umane, lavoro, una donna forte e ricca di ironia.

Un suo video:
www.youtube.com/watch?v=WnxB_TGFufo&NR=1
 

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Il 5 agosto 1981 viene abolito il matrimonio riparatore e tutto è partito da questa donna, Franca Viola, diciassettenne che nel 1965 rifiutò il matrimonio riparatore.

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La legislazione italiana, in particolare l'articolo 544 del codice penale, ammetteva la possibilità di estinguere il reato di violenza carnale, anche ai danni di minorenne, qualora fosse stato seguito dal cosiddetto "matrimonio riparatore", contratto tra l'accusato e la persona offesa; la violenza sessuale era considerato oltraggio alla morale e non reato contro la persona.
L'articolo 544 del codice penale sarà abrogato con la legge 442, emanata il 5 agosto 1981 a sedici anni di distanza dal rapimento di Franca Viola.
 
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