C'è sempre qualcuno più a sud.

apeschi

Well-known member
Ah! Ho letto una frase che m'ha fatto sorridere...quella (non ricordo chi l'ha scritta, scusate) dell'individuo che fa la pipì per la strada.
Qui si son visti da tempi remoti italiani fare la pipì ovunque.Ai margini delle autostrade, lungo le stradine di campagna. In alcune città nelle campagne fanno anche altro.Per non parlare degli italiani che si fermano in luoghi non proprio appartati, dopo aver caricato in macchina giovani donne vittime della prostituzione.
Non credo sia sensato intavolare una discussione elencando ciò il clandestino o l'immigrato faccia, perché gli altri non sono da meno. :roll:

Concordo ! Si guarda sempre la pagliuzza del vicino (o dell'extracomunitario), poi c'e' chi fa di peggio.

Con questo non voglio giustificare nessun comportamento illecito o comunque sconveniente, ci mancherebbe, pero' io noto un degrado unico generale non imputabile agli stranieri ma in primo luogo proprio agli italiani (poi ci sono anche stranieri che se ne approfittano, pero' noi non siamo da meno). Certe cose mi danno proprio fastidio.
 

asiul

New member
Non ero a conoscenza di quanto da te sottolineato. Grazie per la puntualizzazione.
Questo conferma il mio parere. Si fa tanta pubblicita' per motivi elettorali, poi all'atto pratico non si ha nessun interesse a risolvere in alcun modo il problema immigrazione.
D'altro canto gli extracomunitari schiavizzati che lavorano in nero fanno comodo proprio a coloro che poi a parole non li vorrebbero. Se fossero legalizzati sarebbe necessario metterli in regola pagare i contributi, invece in questo modo si ha mano d'opera in nero che puo' lavorare a basso costo, semi-schiavizzata, e quando non serve piu' la si caccia. Altrimenti chi farebbe la raccolta dei pomodori al sud, la raccolta della frutta al nord-est, chi farebbe il muratore lavorando sempre senza contestare?
E' ovvio che questa situazione fa comodo. Poi si invoca il rischio dell'immigrazione, dell'esodo biblico per prendere i voti. Non penso che i problemi si possano risolvere per decreto, per magia, per intervento di un miracolo, ci vuole la buona volonta' (e non voglio in alcun modo giustificare i delinquenti che ci sono purtroppo d'appertutto) pero' la mia sensazione e' che si faccia 100 di pubblicita' e forse 0,1 di tentativo di risoluzione dei problemi.

Il punto, caro apeschi, è che se dipendesse da noi avremmo modo di metterci d'accordo per rendere tutto più semplice,ma le regole non le facciamo noi.
Qui si bisticcia (bonariamente eh!) per far valere le nostre idee, facendo emergere, a volte, del buon senso, ma da anni si continuano a vedere gruppi di extracomunitari scendere in massa dai battelli e una volta aver messo piede in terra ferma, diventare carne da macello per la criminalità organizzata.

Mi/vi domando*...
ma quando salgono in centomila sopra una nave che ne accoglierebbe sì e no cinquecento non li vede nessuno? Chi organizza questi viaggi? Chi prende i loro soldi? Chi li assume in nero? Gli vende loro il lavoro o il visto?
C'è una disumanità in questo mondo che lascia allibiti!


*Domande ovviamente a cui so dare una, mia, risposta.
 
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Pungitopo

Far Far Away Member
4) apeschi, mentre io raccolgo la cacca del mio cane al parchetto, vicino alla siepe c'è l'omino che fa pipì davanti a tutti in pieno giorno. Non voglio sottolineare il fatto che fosse un extracomunitario perché poi mi tacciano di razzismo. Ma forse davvero hanno un concetto di educazione molto diverso dal nostro.

Non lo vuoi sottolineare ma poi lo sottolinei e mi dispiace ma questo la dice lunga su come la pensi. La gente che piscia per strada esiste da che mondo e' mondo, anche i vecchini con la prostata o i giovanotti (magari pure universitari) che bevono litri di birra e fanno casino la sera in Piazza delle Vettovaglie a Pisa, come diceva giustamente Shoofly, hanno un concetto di educazione un po' particolare pero' tu hai dovuto citare l'extracomunitario.
 
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Nikki

New member
prima probabile contraddizione della Bossi-Fini...

Arresto immediato per mancata esibizione di documento senza giustificato motivo.

Le forze dell'ordine hanno l'obbligo (non la possibilità) di arrestare un immigrato che non esibisca il documento su richiesta degli stessi a meno che quest'ultimo non abbia un motivo valido.

La polizia ferma un extracomunitario...chiede i documenti e questo non mostra loro alcun documento
Lo arrestano (ex lege), il clandestino viene processato per direttissima...
a domanda del Giudice ... (discorso tipo)

"perché non ha mostrato il documento? Ha un motivo sufficiente per giustificarsi?"

l'imputato risponde (un cittadino qualunque venuto da un qualsiasi paese sotto dittatura non comunitario)...

"Sì, non ho il documento" oppure "l'ho perduto durante il naufragio" e così via...

secondo la legge questo è un "giustificato motivo"... così viene, per legge. scarcerato...

questo vuol dire far rispettare la legge nel nostro paese? :roll:

La Bossi - Fini dovrebbe essere rivista (?)
Una prospettiva molto graziosa e ottimistica.

Mi permetto di riferire cosa invece avviene concretamente nei Tribunali della nostra Repubblica.
L'episodio risale a circa tre anni fa, la legge Bossi-Fini era appena entrata in vigore.
Mattina di udienza, si convalidano gli arresti della notte prima. La "gabbia" (quella che si vede nei processi in tv) è piena di uomini, un po' sfatti. Si vede che non hanno dormito, smaltiscono la sbornia o la droga. Qualcuno è stato trovato con coltelli nel cruscotto e droga nel bagagliaio, qualcuno ha fatto rissa, qualcuno spacciava al parco. Tutti convalidati. Per ultima, viene portata in aula una ragazza, giovanissima, nemmeno vent'anni, o comunque pochi di più, cinese, veste jeans, una maglietta e felpa. Non è stata messa nella gabbia con gli altri ubriachi e spacciatori perché è femmina, credo. Due carabinieri la portano sottobraccio fino dinanzi il giudice. Da vicino, si vede bene che è terrorizzata. Non sa una parola di italiano. Il pm riferisce che è stata fermata per strada, senza documenti. Il giudice le chiede dove abita, cosa fa, chi è, perché non esibisce il documento. Lei fissa a bocca aperta. Viene chiamato un interprete. Si propone il cancelliere, chiede "dochiument?" e fa gesti con le mani, come a disegnare un rettangolo in aria. La ragazzina guarda prima lui, poi il magistrato trattenendo il respiro. Il giudice sospira: "non capisce, che bisogna fare. Convalidato". I carabinieri riaffiancano la ragazza e "a braccio" la portano via.

Non so per quanto tempo ci sia stata in galera quella ragazza, ma fosse stata anche solo una notte (e non lo è stata, sono state almeno due, perché c'era già stata la sera precedente. E sono state sicuramente di più) invito tutti a ricordare o immaginare cosa significa concretamente chiudere in gabbia qualcuno.
 

asiul

New member
Il mio è un esempio (molto) elementare per mostrare le falle di questa legge. Si parla solo di non esibizione di un documento, non di droga, armi ed altro. Un cittadino onesto o no (questo non è dato saperlo) che non ha un certificato che gli consenta d'essere riconosciuto. Fatto per altro fondato...nessuna visione ottimistica ché io son cattivella e lo sai! :wink:
Quanto all'essere graziosa...beh! Risparmio le scelleratezze dei tribunali. ;)

Non chiedo la detenzione per chi è senza documenti, per me è una legge ingiusta.Talmente iniqua da punire qualcuno per il solo fatto di non possedere una carta d'identità.Ma queste sono le contraddizioni delle nostre leggi che puniscono con la reclusione chi falsificava fino a poco tempo fa (e credo tutt'ora?Boh!Non importa... :?) il biglietto della metrobus. :boh:
 
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Due passi, incontro una persona che s'è trasferita da poco qui nel borgo ed iniziamo a scambiare due chiacchiere.
Mi dice che oltre alla sua famiglia, qui nel borgo dal suo piccolissimo villaggio si son trasferiti già in 20.
Già 20 persone, che in un villaggio di 200 persone sono il 10%. Ma per quel villaggio di 200 anime noi sembravamo una metropoli.
Non può che farmi piacere per il mio borgo, un po' meno per l'ennesimo villaggio che va verso lo spopolamento.

C'è sempre qualcuno più a Sud.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io non mi sento più a sud di niente come non mi sento più a nord anche perchè si tracciano confini che spesso sono comodi recinti dove infilarci ed infilare gli altri. Ma siamo proprio sicuri che esista la categoria "sud" come concetto/luogo o non è altro che uno dei tanti muri che innalziamo tra noi e gli altri?
 

Nerst

enjoy member
io non mi sento più a sud di niente come non mi sento più a nord anche perchè si tracciano confini che spesso sono comodi recinti dove infilarci ed infilare gli altri. Ma siamo proprio sicuri che esista la categoria "sud" come concetto/luogo o non è altro che uno dei tanti muri che innalziamo tra noi e gli altri?


Penso proprio che la tua domanda abbia una risposta definitiva. Se pensiamo di appartenere al nord o al sud, non ci sentiremo mai cittadini della stessa nazione.

Per quel che mi riguarda io mi sento cittadina d' italia, anzi d' europa, anzi del mondo.
 

ila78

Well-known member
Penso proprio che la tua domanda abbia una risposta definitiva. Se pensiamo di appartenere al nord o al sud, non ci sentiremo mai cittadini della stessa nazione.

Per quel che mi riguarda io mi sento cittadina d' italia, anzi d' europa, anzi del mondo.

Brava Nerst.
Domenica ero a Bergamo e c'era un casino di gente per il raduno di Pontida. Aldilà del floklore dell'evento (ci sono di quei personaggi) facevo una riflessione, ma non sarà che con questo tormentone trito e ritrito dei nordisti contro i sudisti qualcuno ci guadagna sul fatto che siamo troopo impegnati a litigare tra milanesi e napoletani e non vediamo che quel qualcuno governa da dieci anni e non ha ancora fatto un tubo di quello che va sbandierando?
 

Nerst

enjoy member
Infatti, basterebbe fermarci a pensare tutti ad una soluzione per risollevare il paese, senza puntare il dito contro le persone originarie di regioni del nord o del sud, perchè magari il figlio del nordista si ritroverà un giorno nel sud e il figlio del sudista nel nord!
 
Il guaio Nerst è che il figlio del nordista non verrà mai verso Sud, mentre ben 52000 figli di sudisti, altamente scolarizzati partono ogni anno verso il Nord. E una feroce forma di emigrazione di cui sentiremo gli effetti a breve.
Noi siamo tre, tutti e tre "altamente scolarizzati", tutti e tre emigranti verso nord. Io son tornato per ora. Se un giorno dovessi esser costretto a ripartire, non partirò verso nord, ma verso Sud. Magari sud-ovest, ma sempre verso Sud.
 

mame

The Fool on the Hill
Forse vado controcorrente, ma credo che chi nasce e vive al sud abbia una sorta di marchio interiore che si porta tutta la vita. Conosce realtà ed esperienze che fa fatica a spiegare a chi non le ha vissute. Io sono orgogliosa di essere italiana e amo la mia patria, ma dentro di me avrò sempre l'impronta del sud. Che non ha tratti necessariamente positivi o negativi. Solo l'impronta del sud sic et simpliciter.
 

semtex33

reloaded member
Il guaio Nerst è che il figlio del nordista non verrà mai verso Sud, mentre ben 52000 figli di sudisti, altamente scolarizzati partono ogni anno verso il Nord. E una feroce forma di emigrazione di cui sentiremo gli effetti a breve.

Posso per esperienza dirti invece che io sono l'esempio vivente esattamente opposto. Come posso dirti che, contrariamente a quanto si possa pensare (ormai idea diffusa), anche qui al Sud ho trovato alcune persone ostili (lega sud?). Di gente razzista siamo pieni ovunque, fortunatamente non siamo tutti così.
 
Sono d'accordo con te Mame, noi abbiamo il marchio dei sopravvissuti.

Sono contento che tu abbia fatto il tragitto inverso Sem.
La mia classe di Liceo composta da 15 persone ha subito tale dispora:

Federico ingegneria- Firenze
Giovanni matematica Milano
Cinzia psicologia Pisa
Lucia scienze dell'educazione Monza
Gianni ingegneria edile Monza
Angela Economia e Commercio Roma
Io cazzeggiatore roma prima delle liste di Silla e conseguente esilio a Sud
Michela Giurisprudenza Roma
Alex Lettere Parma
Francesca operatrice Pescara

Il 66% è andato via. Nord che ha acquisito gente preparata senza aver investito sulla loro formazione. Quella è stata sulle spalle della propria famiglia.

Spero che tu fra qualche anno non sarai più l'eccezione.

I razzisti sono da tutte le parti, ma al Sud non esiste un partito di governo che nel suo statuto ha l'antimeridionalismo come elemento fondativo.
 

Nerst

enjoy member
Per fortuna, se al nord danno spazio alle persone provenienti dal sud, permettendole di lavorare, significa che il razzismo è quasi assente.
Ci sono le eccezioni, come Bossi che non permette al governo di aiutare il sud con soluzioni riguardo la piaga immondizia, solo perchè tutto ciò che arriva da campania, puglia, calabria e sicilia deve essere bruciato. (come se fosse la gente a decidere di non fare la differenziata o di tenere l' immondizia per strada)


Al nord, e questo è documentato, ci sono meno laureati proprio perchè per un ragazzo diplomato c' è la possibilità di entrare quasi da subito nel mondo del lavoro.
Ma se tutti quanti si sposteranno dalle regioni del sud per lavorare e poi abitare al nord, l' italia sarà sempre più divisa e crescerà a metà.
 

Quelo

Ineffabile
Nell'opulenta Milano ci sono quartieri interamente nelle mani degli extracomunitari dove si viene rapinati con il coltello in pieno giorno e i vigili vengono presi a botte. Francamente non mi sento di condannare la gente che deve convivere ogni giorno con tutto questo e non ne può più...
Io sono dibattuto tra il voler aiutare sempre e comunque chi fugge dalle guerre e dalla siccità e la prospettiva che l'Italia si riempa di disperati che, inevitabilmente, causeranno problemi. Nel dubbio suggerisco di dare di tanto in tanto 50 euro al nero che ti vende i calzetti nel parcheggio del supermercato. Il miglior investimento di sempre...


1145718746-03Algeria.gif
 

Nerst

enjoy member
Hai ragione, è angosciante sapere di giovani che non riescono a divertirsi se non hanno certe cose.
a mio parere ciò succede perchè questi stessi ragazzi hanno tutto semplice, e non devono lottare per cercare la propria strada, perchè c' è chi gliel' ha già segnata.
Non riescono a godersi un tramonto, perchè non hanno sgobbato tutto il giorno e quindi non desiderano un momento tranquillo utile per ritrovare se stessi.
 

semtex33

reloaded member
I razzisti sono da tutte le parti, ma al Sud non esiste un partito di governo che nel suo statuto ha l'antimeridionalismo come elemento fondativo.

Vero, ci sono altri metodi meno pubblicizzati.
Anche solo discutere del marchio del sopravvissuto, a mio modo di vedere, è sentirsi "diversi". Già da qui c'è divisione. Esistono i figli di papà anche al sud, loro hanno il marchio? Non credo. Esistono emigranti anche del nord sapete? Tutto questo per dire che generalizzare in questo tema è peccare di miopia esattamente come quella moltitudine di persone che segue e vota certi movimenti politici dagli elementi fondativi razzisti.
 
Cì'è anche gente che dal Minnesota va a tagliare legna nell'Ontario. Classificherei anche loro come emigranti, ma non mi verrebbe mai di dire che gli USA sono terra d'emigrazione.



"Il maggiore Du Coll aveva un suo sistema: quando entrava in un paese, rastrellava
un po' di citttadini sospetti, li faceva giustiziare; ne esponeva i cadaveri a imputridire
in piazza, poi convocava i possidenti: date ai miei bersaglieri quello che gli serve
(soldi, viveri, assistenza...). La titubanza era ritenuta complicità con i briganti e punita
di conseguenza. Ma alla sfilata del 2 giugno, oggi, quando passa la fanfara dei
bersaglieri, quelli che si commuovono di più sono gl'italiani del Sud. Perché non
sanno (o intimamente gioiscono di averla scampata, stavolta?)."

Diciamo che io mi sento un sopravvissuto e gioisco di averla scampata questa volta.

Generalizzare è un peccato di miopia, perché non essere d'accordo, ma chi sta generalizzando?
 
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