Non concordo con te, penso che la distanza dell'uomo dalle altre speci sia talmente grande da superare quella tra il non vivente e il vivente.
Preciso ciò che intendo:
1) L'uomo non è superiore per una presunta anima, sulla quale io non so dire nulla nè posso dire nulla.
2) Ciononostante l'uomo è l'unico vivente ad essere in grado di esercitare sulla realtà un'operazione di comprensione a tutti i livelli ed è l'unico "organizzatore di senso" della stessa realtà; tale comprensione avviene grazie alla scienza, alla filosofia, all'arte e alla religione.
3) Ciò non esclude naturalmente che l'uomo possa essere divorato dai vermi, ma questo riguarda il singolo, non l'umanità, che è riuscita a spingere il proprio livello oltre ogni limite.
Anche se molti dissentono io penso che tale limite potrà spostarsi fino alla comprensione del mistero della morte e a superarla e soprattutto a scoprire quali altri inimmaginabili misteri stanno dietro alla materia e alla realtà... insomma a chi mi obietta che una volta sconfitta la morte l'uomo non avrebbe più obiettivi io dico che solo allora inizierebbero i grandi obiettivi, allo stato attuale assolutamente inimmaginabili...
Cari saluti e auguri
Ciao Dallolio, auguroni anche a te.
Al punto 1) hai detto che l'uomo non è superiore per una presunta anima. Di fatto non lo è, e concordo pienamente con te su questo punto.
E sai cos'è che mi fa arrabbiare più di tutte le altre cose? La considerazione della Chiesa che vede l'uomo in possesso di un'anima e gli animali no. Ma la Chiesa stessa sostiene che tutto il mondo e tutti gli esseri viventi (nessuno escluso) che lo abitano, sono creature di Dio. Per cui la Chiesa è molto contraddittoria. Ti pare che se un Dio esistesse lascerebbe alcune sue creature prive di anima? Suvvia! E' totalmente inaudito!
E concordo con te anche sul fatto che la distanza dell'uomo dalle altre creature sia enorme.
L'unica domanda che mi pongo è:
perchè? perchè proprio l'uomo si è evoluto? (e la mia domanda è anche molto inesatta, dunque dovrei dire: perchè proprio la scimmia si è evoluta?)
Domanda molto scomoda perchè ovunque si guardi e ovunque si studi o esplori non si ottiene risposta.
Per cui non definirei l'uomo superiore alle altre creature. Certo è riuscito a sviluppare capacità intellettuali in modo molto evidente, ma anche le altre creature si evolvono. Direi quindi che l'uomo ha saputo adattarsi meglio delle altre creature (ma non affermerei che è tutto merito suo), tutto qui. Chi ci assicura che un giorno un'altra creatura non raggiunga il nostro stesso livello? Può accadere, perchè no? Come è accaduto a noi, chissà cosa accadrà in un remoto futuro?
Per quanto riguarda la violenza, visto che questo è l'argomento principale, vorrei rispondere a:
Apart.
Il tuo ragionamento non fa una piega. Però ci sono persone che sanno fare entrambe le cose:
-amare con violenza.
-amare con amore.
Non si tratta di sesso e basta.
Prendi a esempio un fiore:
esso cresce da un seme, diventa pianta, bocciolo e poi fiore. La sua vita però finisce presto. Esso poi appassisce, muore. Questo miracolo di morte e rinascita della natura personalmente lo adoro, ma allo stesso tempo non lo sopporto. Amo la natura ma odio vedere un fiore appassire, così come amo il suo miracolo di morte. (non so se sono riuscita a spiegarmi)... ma il punto è che chiunque sa amare con dolcezza; quello però che la gente non sa fare (la maggior parte della gente, e con questo intendo l'umanità intera, compresa me per prima) è amare con odio verso se stessi per la passività con la quale viviamo l'amore.
Cantiamo inni di gloria. Gridiamo al mondo intero: viva la natura, viva il mondo, viva la vita! Ma questi inni a cosa sono dedicati? All'amore che ognuno di noi dedica alla natura o al prossimo? Non credo... lottiamo per vivere in un mondo più pulito ma vedo bene che si va peggiorando, per cui le cose son due:
-o l'essere umano è del tutto incompetente.
-o all'essere umano non importa niente del mondo in cui vive.
Credo siano valide entrambe le opzioni.
Quindi siamo arrivati al dunque di dire che l'uomo è un ipocrita.
Ma fa parte della sua specie essere ipocrita. Essere violento. Provare odio e amore. E' la natura umana. Poi il singolo si evolve secondo le sue idee e secondo i suoi principi. Ma il singolo è solo uno fra una massa che da secoli e millenni non ha cambiato una virgola del suo modo di vivere.