"mi ricordo" quando mia madre, andando a stendere il bucato, portava in cortile la tinozza di ferro, ove con mio fratello si faceva il bagno mentre giocavamo.
"mi ricordo" il figlio della famiglia immigrata dal meridione, nella casa accanto alla nostra, che ci raggiungeva per giocare assieme; e spesso aveva in mano una zampa di gallina che rosicchiava avidamente ... E noi l'invidiavamo.
"mi ricordo" quando coi pantaloncini corti bucati, non ancora alle elementari, aiutai mio padre e mio fratello a traslocare nella casa nuova, spingendo tutti assieme per la città il carretto di legno con le grandi ruote, carico delle nostre poche povere cose.
"mi ricordo" quando (avevo sei anni) ci alzavamo la sera tardi per andare di nascosto ad origliare a turno dal corridoio buio attraverso la porta della cucina, per spiare da una piccola fessura del vetro rotto le magiche immagini della TV bianco-nero che babbo e mamma -appena acquistatala- guardavano religiosamente, composti sulle dure sedie del tavolo da pranzo.
"mi ricordo" quando seduti sul pavimento si ascoltava "Bandiera Gialla" dall'enorme radio a valvole.
"mi ricordo" quando la città era formata dal centro storico col tram che portava dalla stazione ferroviaria -col grande palazzo storico prospiciente- fino al monumento alla vittoria, proseguendo per le terme di Gries, e dalla città nuova dei lavoratori "italiani" della zona industriale, con le case popolari e le casette semirurali ... e la campagna occupava quasi tutta quella che ormai da decenni è la vera città.
Tutto intorno erano bellissime funivie panoramiche, e sull'altipiano del Renon si andava col trenino.
"mi ricordo" quando la linea ferroviaria per Merano attraversava la città (ora il suo tracciato è una pista ciclabile).
"mi ricordo" quando mio padre acquistò la 127, concedendo in specialissime occasioni a mio fratello maggiorenne neo-patentato l'onore e la responsabilità di guidarla per portare tutti a far merenda ai laghi di Monticolo.
"mi ricordo" quando appena iscritto al primo anno delle ITI, ci fu l'occupazione dell'istituto che si presidiò passando le notti a dormire sui materassi del salto in alto della palestra, proteggendosi dal freddo con l'eskimo e suonando le canzoni di Bob Dylan.
"mi ricordo" quando appena iscritto a ingegneria, mi ritrovai -smarrito- in una cameretta presso una famiglia povera dell'estrema periferia patavina, con due infanti che piangevano e strillavano di continuo, senza alle volte riuscire a raggiungere in bici la facoltà causa la fitta nebbia che tutto nascondeva
"mi ricordo" quando alle feste dell'unità parlavano quelli che -molti anni dopo- scoprimmo essere stati i fondatori della lotta armata; era per questo, compresi più tardi, che spesso i celerini irrompevano nelle mense universitarie impedendoci di mangiare per sfuggire ai loro manganelli ...
"mi ricordo" quando a natale 2006 telefonai ai miei per gli auguri, ed apprendendo che ero fuori corso di due esami mio padre mi ordinò di abbandonare "la bella vita" e cercarmi un lavoro.
"mi ricordo" la fuga in Austria e l'iscrizione all'uni di Innsbruck. I mille lavori per mantenermi. Le vere amicizie. L'apprezzamento dell'italiano spaghetti chitarra amore. I miei che vengono a recuperarmi -troncando una convivenza sul nascere- per riportarmi in Italia a fare il servizio militare "altimenti poi ti arrestano"
"mi ricordo" (amarcord) ...