CAP 1 e 2 e inizio 3
Ho cercato in rete la data esatta della morte di John Smith,ho trovato che è stata il 12 maggio 1994,mentre Coe dice che è avvenuta ad inizio estate :??.
Comunque riferendosi a quegli anni,Maxwell dice che
Tutto sembrava possibile a quei tempi.Ma proprio tutto.Chissà se tornerà mai quella sensazione. Ha ragione!
Nel capitolo 1,Max si domanda se i suoi contatti FB si sarebbero accorti della sua mancanza in caso di un attacco di cuore improvviso.
Se fosse stato un utente del nostro forum noi senz'altro ci saremmo accorti della sua sparizione e avremmo indagato per scoprire cosa gli era successo.Vero,ele :wink:?
Altra somiglianza con il nostro...anche io sono figlia unica.
A differenza di lui però io non ho mai disdegnato i rapporti umani ed anche se adoro stare qui sul forum,mi piacerebbe anche incontrare faccia a faccia tutti voi (o quasi tutti) e faccio in modo di sentire al telefono il più spesso possibile alcuni di voi.
Anche il contatto con le persone in generale non mi dispiace,soprattutto negli ultimi mesi,avendo chiuso il negozio,non ho più tante possibilità per avere incontri ma cerco di crearle lo stesso.Sto facendo lunghe passeggiate che mi permettono di incontrare gente o di telefonare stando all'aria aperta.
L'attore di cui parla Coe è Alastair Sim
Alastair Sim - Wikipedia
Ho controllato il gemellaggio tra Watford e Pesaro (sono come San Tommaso
) ed è reale...a conferma che a Coe piace l'Italia,la cita spesso nei suoi romanzi.
Alla fine del 2° capitolo:
che sfiga!Un tizio appena conosciuto che gli muore accanto mentre lui sta parlando
aura:.Però Max pensa che le cose stanno migliorando...
Non arrivava mai a stritolarmi,naturalmente scendeva abbastanza vicino perchè lo sentissi,quel soffitto,che si abbassava sulla mia spina dorsale,togliendomi ogni libertà di movimento,paralizzandomi.Ogni volta che succedeva,per qualche tempo ero fisicamente incapace di alzarmi,o di fare qualcosa.
Succede spesso anche a me,ma per fortuna finora sono sempre (o quasi) riuscita a reagire e a muovermi,scrollandomi di dosso il senso di impotenza che mi pervade in quei momenti.