C'era una volta...

Roberto89

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C'era una volta una lampada magica che fu trovata da un genio della lampada in un mercatino. C'era una macchia, così strofinò sopra e ne uscì una geniessa molto carina piena di brillantini. Una volta libera chiese: "Dov'è il bagno? Mi devo sbrillentare." Il genio rispose: "Ti accompagno io, dammi la mano." Ma lei non aveva le mani, le aveva lasciate dentro la lampada perché era maldestra (ma anche malsinistra) e attaccava briga con quasi tutti quelli che esprimevano un'opinione diversa dalla sua, facendoli girare come la lancetta delle ore brillante al buio.
Il genio disse: "Non ti lascio." La prese in braccio diventando tutto rosso per lo sforzo di reprimere l'emozione. Lei comunque gli disse di darsi una mossa perché doveva ancora andare al bagno. Quindi il genio svuotò un portafiori del suo vicino, che però era bucato. Allora rimediò dietro ad un albero, ma poi vide che dall'albero pendeva una pargoletta mano che stringeva una pergamena con su scritto: Geniessa, se vuoi avermi fatti un bagno con bagnoschiuma Aquolina allo strepitoso gusto
 

Roberto89

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Vi va di fare un altro giro?

Non so se vi potrebbe piacere ma potremmo a turno scegliere dei punti da tenere per tutto il racconto. Ad esempio uno sceglie due personaggi (es. una bambina, un lupo), un altro uno o due luoghi in cui far svolgere la storia (es. un bosco, una casetta), un altro una o due battute che dovremo inserire da qualche parte nella storia (es. che occhi grandi hai!)

Che ne dite? Rispondete con like se vi piace, faccina arrabbiata se preferite il gioco come prima(y) :mad:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Allora io come luoghi propongo un museo e il mare.
Volevo dire libreria e biblioteca ma era troppo scontato 🙃.
 

Roberto89

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Mi ero scordato di dire che se volete proviamo senza limiti di parole, basta non dilungarsi troppo. Una frase ciascuno, o se vogliamo aggiungere un pizzico di imprevedibilità nel racconto, mezza frase lasciata a metà.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Possiamo lasciare massima libertà con il numero di parole, per esempio io rimango a tre ma ognuno può fare come vuole.
 
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