XVI Musicforum - Proposte, ascolto e commento brani

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Marty Wilde

Outsider is better
Beh io sono di parte, ma commento lo stesso: questa canzone dei The Sun è davvero bella, mi dà la forza di affrontare i giorni difficili e tutti gli ostacoli per arrivare a ciò che sogno...
 
Il sole verrà

Secondo me non è una delle migliori canzoni venute fuori dallo zecchino d'oro. A me mette tristezza, forse perché, dirò una banalità, mi ricorda tempi passati che non torneranno più.
Il russo poi mi dà quella sensazione pravdiana che non ricordavo dai tempi di Cernienko - Reagan.

Bello però, riascoltarla.
 
Tom Waits - I never talk to strangers

Non è una canzone nelle mie corde. Non conosco l'inglese e dunque sono limitato nel dare un parere sul testo, ma per quanto riguarda melodia e voce mi ricorda vagamente Armstrong.
Non approfondirò la conoscenza musicale di Tom Waits
 
Ultima modifica:

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff

Siamo più deboli ogni giorno ed incapaci di vedere pacifisti non per scelta
e impauriti dal dolore,
nemici di noi stessi chiusi in casa ad aspettare
che fuori cambia il mondo
ma senza intervenire.

Non è la soluzione esatta di questo passo non cambieremo mai, non ci alzeremo mai,
se non muoviamo un passo verso il paradiso
non verrà da noi,
così mai certezze non ne hai e inutile apettare gli altri quando sai che tutto comincia se lo vuoi.

Non penso che il coraggio sia un valore del passato che ho voglia di cambiare assomiglia ad un reato.
Che questa indifferenza sia soltanto un modo più educato di mandare avanti tutto così come te l'ha dato.

Non è la soluzione esatta di questo passo non cambieremo mai non ci alzeremo mai,
se non muoviamo un passo verso il paradiso
non verrà da noi,
così mai certezze non ne hai e inutile apettare gli altri quando sai che tutto comincia se lo vuoi.

Solo se lo vuoi(x2)

Mai non ci alzeremo mai,
se non muoviamo un passo verso il paradiso
non verrà da noi,
così mai certezze non ne hai e inutile apettare gli altri quando sai che tutto comincia se lo vuoi.

Che tutto comincia se lo vuoi.(x2)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
L'alba che vuoi

Non è il mio genere, credo di essere troppo vecchia :mrgreen:
Il testo è semplice ma sincero.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Prossimo brano...per ora ho letto solo il testo ma mi sembra decisamente originale :)


Io dormivo.
Mia madre andava a lavorare presto.
Arrivava l'una ed ero ancora a letto.
Ricordo che mi alzavo, vestivo,
prendevo la borsa con dentro i libri del giorno prima
ed uscivo dalla finestra della mia stanza,
mentre mamma entrava dalla porta.

Mamma si fidava di me.
Una volta andò al ricevimento dei professori,
perchè era una fase politica intensa, assemblee, cose così.

Il docente di agraria era un omone vestito di nero
ultracinquantenne ed anche ultraconservatore.
Ti terrorizzava solo a guardarlo.
Lo avevamo ribattezzato, visto l'abito e lo stile,
'KAPPLER'.

«Suo figlio è una brutta persona - le disse -,
non studia niente, non viene mai a scuola
e quando viene fa casino,
sciopera, contesta, sobilla. Stanca.
La scuola a suo figlio non serve.
A suo figlio serve il militare
nella legione straniera.

Ma non pensi che io sia prevenuto,
ho dato quattro compiti in classe
è stato assente a tutti e quattro.
Mancavano tre giorni agli scrutini e gli ho detto:
"Va bene che la scuola borghese e gentiliana non le piace,
ma forse un due prima della maturità
non le piacerebbe neanche quello".

E allora io sono venuto a scuola il pomeriggio,
a 56 anni e quasi alla pensione,
per far fare un compito a suo figlio
che ne ha saltati 4 su 4 in un quadrimestre.
Ha preso otto.

Poi mi ha detto:
"Prof, in pagella mi dà otto?
La media è otto, no?"

Suo figlio, signora,
ha la faccia come il culo!»

Mia madre torna e fa:
«Ragazzo mio, hai qualcosa che non va».
«Kappler, mamma, mi ha dato otto?»

Kappler andò in pensione
tre anni dopo quella maturità.
Morì nel giro di qualche mese.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Non la so commentare...si commenta da sola, c'è già scritto tutto :mrgreen:
Però mi piace.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Nell'attesa di nuovi commenti passiamo all'ultima proposta :D


Traduzione

Stai andando alla Fiera di Scarborough?
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
ricordarmi alle persone che vivono là
lei un tempo era un vero amore per me
Dille di farmi una camicia di cambric
(sulla costa di una collina nel verde profondo della foresta)
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
(seguendo un passero sul suolo innevato)
senza giunture senza cuciture
(coperte e lenzuola di un bambino di montagna)
e lei sarà un vero amore per me
(dorme incurante della squillante chiamata)
Dille di cercarmi un acro di terra
(sulla costa di una collina, una spruzzata di foglie)
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
(lavate sul terreno con così tante lacrime)
tra l’acqua salata del mare e la sponda
(un soldato smonta e pulisce un fucile)
e lei sarà un vero amore per me.
Dille di raccoglierlo in un sacchetto di pelle
(grida di guerra, infiammano battaglioni scarlatti)
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
(i generali ordinano ai loro soldati di uccidere)
e di riunirlo in un mazzetto di erica
(e di combattere per una causa che hanno dimenticato da tempo)
e lei sarà un vero amore per me.
Stai andando alla Fiera di Scarborough?
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
ricordarmi alle persone che vivono là
lei un tempo era un vero amore per me.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Scarborough Fair di Simon & Garfunkel

Bellissima, un classico da ascoltare e riascoltare, non mi stanca mai, mi trascina in atmosfere oniriche e ovattate. Mi sono soffermata un po' sul testo, non sapevo di cosa parlasse e direi che contribuisce a creare l'effetto ipnotico.
 

isola74

Lonely member
Kappler

beh...sicuramente un testo fuori dal comune, ma la musica mi sembra una cantilena... diciamo che non mi piace per niente, non è il mio genere:mrgreen:
 
G

giovaneholden

Guest
Scarborough fair

Capolavoro del duo armonico giustamente più famoso degli anni sessanta. Valore aggiunto la presenza nella colonna sonora del Laureato,film semplicemente meraviglioso.
 
Kappler - Offlaga Disco Pax

La musica è minimalista, sembra quasi un ronzio di sottofondo, sembra, ma non lo è. Sottolinea il pathos e l'altezza del testo, la vera forza degli Offlaga.
Sensibile, disincantato, logico, divertente, grigio, triste.
Sensibile, come una madre che lavora dalla mattina alla sera per crescere da sola un figlio.
Disincantato, come Kappler che sta vedendo la scuola gentiliana e borghese scomparire e sa che non potrà far nulla per fermarne il declino. E "borghese e gentiliana" non è un insulto, è quella scuola in cui la maestra, magari nata durante la Grande Guerra che ti fa imparare a memoria Davanti San Guido e La spigolatrice di Sapri, che (purtroppo) ti riempie di retorica risorgimentale, di una maestra che dà ancora importanza alla grammatica, all'aritmetica, alla geografia, di una maestra che si preoccupa di insegnare e non di educare il bambino. Noi davamo del Voi alla maestra ed ai professori. Lei ci chiamava per cognome e con il grembiule blù, la coccarda viola, il colletto bianco e il distintivo, eravamo tutti uguali.
Logico, come quando il ragazzo prende 8 all'unico tema che completato e chiede con insistenza al professore di mettergli 8 in pagella, perché un sol compito equivale ad 8:1 = 8.
Divertente, perché "Suo figlio è una brutta persona - le disse -, non studia niente, non viene mai a scuola
e quando viene fa casino, sciopera, contesta, sobilla. Stanca. La scuola a suo figlio non serve. A suo figlio serve il militare nella legione straniera
". "Suo figlio Signora, ha la faccia come il culo".
Grigio, come Kappler che con la sua barba grigia e con quel cappotto nero si aggirava tra la nebbia padana per andare a scuola, senza famiglia, ovvero, l'unica sua famiglia erano quegli studenti che alle sue spalle si facevano beffe di lui.
Triste, perché a Kappler tutto sommato quella scuola piaceva, era la sua vita e a "56 anni e quasi alla pensione,
per far fare un compito a suo figlio che ne ha saltati 4 su 4 in un quadrimestre". E appena andò in pensione, terminò anche la sua vita.

Poesia, poesia, poesia, poesia, poesia.

Ringrazio il mio amico che me li ha fatti scoprire, e ci vedremo sotto il palco degli Offlaga.
 

DoppiaB

W I LIBRI !
La musica è minimalista, sembra quasi un ronzio di sottofondo, sembra, ma non lo è. Sottolinea il pathos e l'altezza del testo, la vera forza degli Offlaga.
Sensibile, disincantato, logico, divertente, grigio, triste.
Sensibile, come una madre che lavora dalla mattina alla sera per crescere da sola un figlio.
Disincantato, come Kappler che sta vedendo la scuola gentiliana e borghese scomparire e sa che non potrà far nulla per fermarne il declino. E "borghese e gentiliana" non è un insulto, è quella scuola in cui la maestra, magari nata durante la Grande Guerra che ti fa imparare a memoria Davanti San Guido e La spigolatrice di Sapri, che (purtroppo) ti riempie di retorica risorgimentale, di una maestra che dà ancora importanza alla grammatica, all'aritmetica, alla geografia, di una maestra che si preoccupa di insegnare e non di educare il bambino. Noi davamo del Voi alla maestra ed ai professori. Lei ci chiamava per cognome e con il grembiule blù, la coccarda viola, il colletto bianco e il distintivo, eravamo tutti uguali.
Logico, come quando il ragazzo prende 8 all'unico tema che completato e chiede con insistenza al professore di mettergli 8 in pagella, perché un sol compito equivale ad 8:1 = 8.
Divertente, perché "Suo figlio è una brutta persona - le disse -, non studia niente, non viene mai a scuola
e quando viene fa casino, sciopera, contesta, sobilla. Stanca. La scuola a suo figlio non serve. A suo figlio serve il militare nella legione straniera
". "Suo figlio Signora, ha la faccia come il culo".
Grigio, come Kappler che con la sua barba grigia e con quel cappotto nero si aggirava tra la nebbia padana per andare a scuola, senza famiglia, ovvero, l'unica sua famiglia erano quegli studenti che alle sue spalle si facevano beffe di lui.
Triste, perché a Kappler tutto sommato quella scuola piaceva, era la sua vita e a "56 anni e quasi alla pensione,
per far fare un compito a suo figlio che ne ha saltati 4 su 4 in un quadrimestre". E appena andò in pensione, terminò anche la sua vita.

Poesia, poesia, poesia, poesia, poesia.

Ringrazio il mio amico che me li ha fatti scoprire, e ci vedremo sotto il palco degli Offlaga.


Ma mi faccia il piacere, mi faccia!
Hai dei gusti musicali alquanto discutibili (...e anche il tuo amico) :??



Scherzo Balda, lo sai che ti voglio bene.
 
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