Marty Wilde
Outsider is better
Beh io sono di parte, ma commento lo stesso: questa canzone dei The Sun è davvero bella, mi dà la forza di affrontare i giorni difficili e tutti gli ostacoli per arrivare a ciò che sogno...
La musica è minimalista, sembra quasi un ronzio di sottofondo, sembra, ma non lo è. Sottolinea il pathos e l'altezza del testo, la vera forza degli Offlaga.
Sensibile, disincantato, logico, divertente, grigio, triste.
Sensibile, come una madre che lavora dalla mattina alla sera per crescere da sola un figlio.
Disincantato, come Kappler che sta vedendo la scuola gentiliana e borghese scomparire e sa che non potrà far nulla per fermarne il declino. E "borghese e gentiliana" non è un insulto, è quella scuola in cui la maestra, magari nata durante la Grande Guerra che ti fa imparare a memoria Davanti San Guido e La spigolatrice di Sapri, che (purtroppo) ti riempie di retorica risorgimentale, di una maestra che dà ancora importanza alla grammatica, all'aritmetica, alla geografia, di una maestra che si preoccupa di insegnare e non di educare il bambino. Noi davamo del Voi alla maestra ed ai professori. Lei ci chiamava per cognome e con il grembiule blù, la coccarda viola, il colletto bianco e il distintivo, eravamo tutti uguali.
Logico, come quando il ragazzo prende 8 all'unico tema che completato e chiede con insistenza al professore di mettergli 8 in pagella, perché un sol compito equivale ad 8:1 = 8.
Divertente, perché "Suo figlio è una brutta persona - le disse -, non studia niente, non viene mai a scuola
e quando viene fa casino, sciopera, contesta, sobilla. Stanca. La scuola a suo figlio non serve. A suo figlio serve il militare nella legione straniera". "Suo figlio Signora, ha la faccia come il culo".
Grigio, come Kappler che con la sua barba grigia e con quel cappotto nero si aggirava tra la nebbia padana per andare a scuola, senza famiglia, ovvero, l'unica sua famiglia erano quegli studenti che alle sue spalle si facevano beffe di lui.
Triste, perché a Kappler tutto sommato quella scuola piaceva, era la sua vita e a "56 anni e quasi alla pensione,
per far fare un compito a suo figlio che ne ha saltati 4 su 4 in un quadrimestre". E appena andò in pensione, terminò anche la sua vita.
Poesia, poesia, poesia, poesia, poesia.
Ringrazio il mio amico che me li ha fatti scoprire, e ci vedremo sotto il palco degli Offlaga.