Intelligenza - Felicità.

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Bè, se consideriamo l'intelligenza come la capacità Razionale di percepire eventi facendone esperienza, bagaglio personale da riutilizzare in diversi contesti; capacità di rendere introspettivo qualsiasi argomentazione, direi di si.
Infatti, secondo me, la Fede è inversamente proporzionale al "disagio"; con questo non voglio dire che chiunque sia fedele a una religione sia un sociopatico eh!!! Sto contestualizzando, facendo riferimento all'utente medio che si affida alla fede.
Quando richiamiamo la fede in qualcosa ? quando abbiamo bisogno di un aiuto spirituale, psicologico per un qualcosa più grande di noi; un qualcosa di non concreto da risolvere.
Però guardando dall'altra faccia della medaglia, l'intelligenza può essere anche la capacità di rispondere ai più grandi interrogativi della vita, con la fede.

Sicuro che sia capacità di dare risposte -e non l'esatto contrario-, quando provengono dalla fede ?

:BLABLA
 

Reid

Member
La felicità non viene regalata. La felicità te la vai a cercare. La felicità te la devi sentire dentro. E ogni gesto compiuto, ogni pensiero espresso, ogni respiro fatto, rappresenta un passo in più verso la scoperta, che sia di noi stessi, degli altri, del mondo... e credo che non ci sia cosa più bella.
Per cui, la mia risposta a questo topic è: no.

e se la scoperta di portasse a un qualcosa che non ti piace affatto? saresti comunque felice?
Se l'intelligenza ti aprisse gli occhi su tematiche generali, che fino al giorno prima pensavi fossero diverse e perfette, su cui non puoi effettuare variazioni in alcun modo, saresti ugualemente felice o felicemente rassegnata ?
 

darida

Well-known member
Il carattere può essere il risultato della seguente equazione:? ?

Carattere = Intelligenza + Esperienza di vita

mhh, quindi una persona non intelligente (e ci sarebbe da definire qualche parametro) non ha carattere, ma siccome siamo buoni le lasciamo almeno l'esperienza di vita^? :mrgreen:
 

Reid

Member
mhh, quindi una persona non intelligente (e ci sarebbe da definire qualche parametro) non ha carattere, ma siccome siamo buoni le lasciamo almeno l'esperienza di vita^? :mrgreen:

Bè si :mrgreen::mrgreen::mrgreen: Io conosco parecchie persone senza personalità, di conseguenza senza carattere, che mi riporta a pensare a poca intelligenza... :mrgreen:

no? :wink:
 

darida

Well-known member
Bè si :mrgreen::mrgreen::mrgreen: Io conosco parecchie persone senza personalità, di conseguenza senza carattere, che mi riporta a pensare a poca intelligenza... :mrgreen:

no? :wink:


peut être (quanta intelligenza in google traduttore :mrgreen:)
io ne conosco di irascibili, spigolose e presuntuose fino alla nausea con una grande (?) intelligenza...cosa ne facciamo? :mrgreen: soprattutto se sono anche infelici...
 

Reid

Member
peut être (quanta intelligenza in google traduttore :mrgreen:)
io ne conosco di irascibili, spigolose e presuntuose fino alla nausea con una grande (?) intelligenza...cosa ne facciamo? :mrgreen: soprattutto se sono anche infelici...

mmmm se sono realmente irascibili, spigolose e presuntuose fino alla nausea; non sei dubbiosa che usano la loro intelligenze, modificando il comportamente per portere ai propri scopi? Quindi realmente non sono cosi, ma usano la loro intelligenza per modificarsi in modo camaleontico per i propri fini ?:wink::wink:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Bè si, direi entrambe, c'è l'intelligenza di porsi domande e l'intelligenza di rispondersi affidandosi alla fede. :wink:

Concordo 100% con la prima affermazione, anche se mi sento di aggiungere che porsi domande non sia esclusiva delle persone intelligenti.

Sulla seconda mai sarò d'accordo, in quanto in mancanza di risposte preferisco soffrire nel rodermi, che accettare quel tipo di spiegazione. E nota che sono del parere che certe risposte mai le avremo...
Tuttavia in questo non individuo mancanza di intelligenza, ma congenita limitatezza della natura umana.
Perciò potrei concludere che la felicità è proporzionale all'impegno di cercare e cercare e ancora cercare nel limite dei propri mezzi, e nella masochistica certezza che non arriverò mai alla risposta.
E godro' di questa sofferenza, felice però di questo grande impegno che darà per mia volontà senso ad un'esistenza insensata.

PS) ignorando quale sia la verità, non mi permetto di biasimare o dar torto a chi la butta sulla fede. Scelta rispettabile come altre.
Fermo restando che non la considero una soluzione.
 

darida

Well-known member
mmmm se sono realmente irascibili, spigolose e presuntuose fino alla nausea; non sei dubbiosa che usano la loro intelligenze, modificando il comportamente per portere ai propri scopi? Quindi realmente non sono cosi, ma usano la loro intelligenza per modificarsi in modo camaleontico per i propri fini ?:wink::wink:

quindi per ottenere un vantaggio?
ergo, una persona intelligente è anche un po' bastarda al bisogno? :mrgreen:
oppure infelice...è un bel match :wink:
 

Valentina Bellucci

La Collezionista di Sogni
e se la scoperta di portasse a un qualcosa che non ti piace affatto? saresti comunque felice?
Se l'intelligenza ti aprisse gli occhi su tematiche generali, che fino al giorno prima pensavi fossero diverse e perfette, su cui non puoi effettuare variazioni in alcun modo, saresti ugualemente felice o felicemente rassegnata ?

Per rispondere alla tua domanda: credo che la felicità la trovo nel momento in cui sto ancora cercando, e non quando ho già trovato. Per cui essa è indipendente dall'esito. Ammesso e concesso che il soggetto in questione non sia scontento, permaloso e ossessivamente paranoico. Ovvero: una scoperta insoddisfacente, una forte delusione... mi lascerebbero rattristata per un certo periodo di tempo, non per sempre. Ma un soggetto scontento di tutto, anche di fronte alla più bella cosa che possa esistere, resterebbe deluso. :)
E' l'approccio alla vita che conta. E se non conta come prima cosa in assoluto, è sicuramente abbastanza fondamentale da rendere una persona capace di fare di sè quello che vuole.
Egoisticamente parlando, posso dichiararmi felice se mi sento piena di vita, se ho ancora tanti scopi da raggiungere, tante cosa da fare, da provare. In pratica vivo nel momento stesso in cui mi rendo conto di vivere.
Non mi ritengo una persona felice. Mi ritengo una persona capace di esserlo.
 

SALLY

New member
...mi sembrava così facile il quesito...ma leggendo tutte le vostre opinioni non ne esco più...:mrgreen: :?
vi ricordate i nostri vecchi? dicevano "beata ignoranza", nel senso che una persona superficiale, non si fa domande, non scava ed è ignorantemente felice...naturalmente non sono d'accordo.
Credo che innanzi tutto, di base, conti il carattere e di pari passo l'intelligenza di armonizzare il tutto, l'equilibrio delle cose credo sia importante, cercare ognuno le nostre priorità, ciò che sappiamo ci fa stare bene con noi e con gli altri, penso bisogna guidare le cose a ciò che per noi è armonia, non felicità, quello è uno stato d'animo momentaneo,serenità, come ha detto qualcuno di voi.
Poi, vero, ci sono persone che sembrano intelligentissime, ma vivono male...quelli che vanno sulla luna ma non sanno stare sulla terra ( dico io...:mrgreen:)
Per rispondere alla domanda...non credo che intelligenza e felicità siano inversamente proporzionali, credo che l'intelligenza sia un mezzo per essere "felici".

@Ugly...prenditi una quarantina d'anni per vedere chi è il più felice tra te e le ragazze di cui parli!
 

chinasky

New member
sì, lo è.
le persone intelligenti raramente sono felici.
Mi basto io come esempio, ma non sono l'unico, penso.

aggiungo... le persone attratte dal sapere, dalla cultura, sono quelle meno felici.
Leggere, arricchirsi mentalmente, fa maturare, fa ragionare e fa capire l'essenza della realtà.
Ecco l'anticamera dell'infelicità.

quelli che invece vivono solo di smartphone, calcio, veline, vacanze ai caraibi, macchine sono quelli più felici. come mai? perchè non pensano, non riflettono.
non si fanno mai domande.
e non hanno quella sensibilità tipica delle persone intelligenti.

a volte sembrano dei luoghi comuni (tipo: bello/a= scemo; brutto/a= intelligente e sensibile) ma se ci sono un motivo c'è.
 

Reid

Member
sì, lo è.
le persone intelligenti raramente sono felici.
Mi basto io come esempio, ma non sono l'unico, penso.

aggiungo... le persone attratte dal sapere, dalla cultura, sono quelle meno felici.
Leggere, arricchirsi mentalmente, fa maturare, fa ragionare e fa capire l'essenza della realtà.
Ecco l'anticamera dell'infelicità.

quelli che invece vivono solo di smartphone, calcio, veline, vacanze ai caraibi, macchine sono quelli più felici. come mai? perchè non pensano, non riflettono.
non si fanno mai domande.
e non hanno quella sensibilità tipica delle persone intelligenti.

a volte sembrano dei luoghi comuni (tipo: bello/a= scemo; brutto/a= intelligente e sensibile) ma se ci sono un motivo c'è.

Quoto questo post.
 

Monsieur Poirot

New member
Intelligenza= Meno felicità? E meno intelligenza= felicità?
Secondo me è impossibile dare una risposta definitiva a questa interessante domanda.Insomma io penso sia relativo. Vi sono persone intelligentissime che vivono malissimo ma altre che proprio in virtù della loro intelligenza riescono a cogliere le vere gioie della vita. Così come vi sono persone stupide che vivono nella loro "Beata ignoranza" e altre che invece sono molto più tristi di quanto possano sembrare.
Bisognerebbe poi definire anche che cosa si intende precisamente per intelligenza e felicità. Qual è il vero valore e significato che ognuno di noi attribuisce a queste due comuni parole.E anche qui siamo appunto nel campo della relatività.
Certo si può vivere senza aver mai letto un libro, senza conoscere i pilastri della nostra civiltà, senza aver mai letto una terzina Dantesca o senza aver mai ascoltato il requiem di Mozart, si può vivere certo senza porsi domande sulla vita, sul mondo senza la brama di conoscenza e forse si vivrebbe anche meglio secondo alcuni ma mi chiedo..la qualità di questa vita, quale sarebbe?
 
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